“Agli applausi per un boss della ‘ndrangheta arrestato bisogna rispondere con l’invio dei carri armati
che tengano il territorio sotto lo stretto controllo militare che una certa mentalità merita”.
E’ durissimo il commento di Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, Sindacato
indipendente di Polizia, alla notizia proveniente da Reggio Calabria dove, fuori dalla Questura, si è
radunato un gruppo di “sostenitori” di Giovanni Tegano, 70 anni, boss condannato all’ergastolo e
latitante da anni, inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi, catturato dalla Polizia di Stato.
Quando il boss è uscito dall’edificio per essere condotto in carcere una donna ha gridato “Tegano
uomo di pace”, ed il gruppetto ha preso ad applaudire all’indirizzo dello ‘ndranghetista.
“Un tale fatto scatena la più violenta indignazione, non solo e non tanto perché profondamente
offensivo nei confronti di quei servitori dello Stato che dedicano l’intera esistenza al compito di
garantire la legalità e la sicurezza, ma soprattutto per quello che testimonia. Rappresenta infatti una
mentalità talmente distorta e sciagurata da far cadere le braccia”.
“L’intero popolo reggino ne esce devastato nella sua immagine – aggiunge Maccari -, per la gravità
del messaggio che ne deriva, che dipinge quel pezzo di Calabria come un luogo fuori dal mondo,
l’unico dove invece di applaudire le Forze dell’ordine si fa il tifo per i malavitosi. Un messaggio cui,
di rimando, viene da rispondere che l’unica soluzione sembra essere quella di far provare davvero a
certa gente cosa significhi vivere sotto assedio, l’assedio ‘buono’, quello dello Stato, ma sempre
assedio, dal momento che certa gente ha evidentemente bisogno di essere controllata in tutto e per
tutto”.
“Probabilmente – insiste ancor più provocatoriamente il leader del Coisp – l’insana idea del ministro
della Difesa Ignazio La Russa di inviare i soldati nelle città, che noi abbiamo sempre avversato in tutti
i modi, questa volta ci sta tutto per quanto riguarda il Reggino. Solo che i militari non bastano affatto,
servono cingolati e tutto quanto necessario a porre quel territorio sotto il più stretto e rigoroso
controllo, dato che a quanto pare da quelle parti si comprendono solo certi linguaggi”.
“Intanto – conclude Maccari – chi ha ancora un cervello che funziona, non ridotto in pappa dalla
squallida schiavitù che solo la criminalità organizzata sa imporre, si unirà certamente a noi ed a tutti
quanti gli altri stanno giustamente tributando il giusto riconoscimento ai colleghi che hanno ottenuto il
grande risultato di assicurare quel criminale senza scrupoli che Tegano è alla giustizia”.
CRONACA: Applausi al boss Tegano, nota stampa del COISP
In Calabria c’è un problema che non è più di polizia ma di mentalità. Il territorio merita di essere militarizzato con tanto di carri armati