Avrebbero utilizzato falsi timbri di accettazione postale su modelli di pagamento di imposte, bollette e modelli F24. Questo il meccanismo della truffa scoperta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catanzaro e della sezione di polizia giudiziaria presso la procura della repubblica di Catanzaro, che oggi hanno notificato sette avvisi di garanzia e hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari nell’ambito delle indagini dirette a stroncare l’organizzazione, coordinate dal procuratore aggiunto della repubblica di Catanzaro Salvatore Murone e dirette dal sostituto procuratore Cristina Tettamanti-
Tra i sette, indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato e falso materiale, ci sono un tipografo, dipendenti delle poste e di societa’ di servizi operanti per l’amministrazione comunale di Catanzaro. Nel corso delle indagini gli uomini della fiamme gialle hanno accertato che erano stati falsamente attestati versamenti anche di cospicue somme relative al pagamento dei tributi previdenziali e delle oblazioni per le pratiche di condono edilizio dovute ad enti pubblici quali l’Inps e il comune di Catanzaro.
Secondo quanto hanno accertato gli uomini del nucleo di polizia tributaria il meccanismo truffaldino ruotava attorno all’ utilizzo dei timbri cosi abilmente falsificati, da sembrare del tutto identici, per forma e contenuto, a quelli legittimamente utilizzati dagli sportelli postali. Durante le perquisizioni e’ stato sottoposto sotto sequestro importante materiale probatorio attualmente al vaglio investigativo.
Tra i sette, indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato e falso materiale, ci sono un tipografo, dipendenti delle poste e di societa’ di servizi operanti per l’amministrazione comunale di Catanzaro. Nel corso delle indagini gli uomini della fiamme gialle hanno accertato che erano stati falsamente attestati versamenti anche di cospicue somme relative al pagamento dei tributi previdenziali e delle oblazioni per le pratiche di condono edilizio dovute ad enti pubblici quali l’Inps e il comune di Catanzaro.
Secondo quanto hanno accertato gli uomini del nucleo di polizia tributaria il meccanismo truffaldino ruotava attorno all’ utilizzo dei timbri cosi abilmente falsificati, da sembrare del tutto identici, per forma e contenuto, a quelli legittimamente utilizzati dagli sportelli postali. Durante le perquisizioni e’ stato sottoposto sotto sequestro importante materiale probatorio attualmente al vaglio investigativo.