Di seguito una dichiarazione dell’on. Michele Traversa: “Non posso che condividere quanto affermato dal sindaco Sergio Abramo nelle sue dichiarazioni programmatiche:un’analisi che, descrivendo un Comune ad un passo dal tracollo finanziario, ricalca pressoché fedelmente la gravissima situazione che ho rilevato nel corso del mio mandato, tanto da convincermi a lasciare la guida dell’amministrazione, cedendo il passo a chi avrebbe potuto affrontare la crisi in un contesto di maggiore consapevolezza da parte della cittadinanza.
Trovo però necessario precisare, per dovere di chiarezza, che quando dichiarai che il Comune ‘ha certamente i conti in ordine ed ha sempre rispettato il patto di stabilità’, mi riferivo all’aspetto meramente cartolare, non certo a quello sostanziale, essendo da subito evidente l’impossibilità di mantenere i parametri del patto. Infatti già nel mese di giugno, al mio insediamento, il patto di stabilità era stato sforato di sei milioni di euro, per i pagamenti effettuati a favore delle imprese che avevano eseguito lavori sotto la gestione della precedente Giunta Olivo. Inoltre erano già evidentissime le criticità legate alla quantificazione dei debiti fuori bilancio, alle spese per i risarcimento dei danni, alla cronica incapacità della macchina comunale di riscuotere i tributi, senza contare le ripercussioni sul bilancio dell’ente della situazione di grave crisi delle società partecipate. Sforato già a giugno dello scorso anno il patto di stabilità, la nuova amministrazione si è subito trovata di fronte ad una scelta per certiversi drammatica: chiudere le società partecipate, e lasciare senza lavoro centinaia di padri di famiglia, oppure tenerle in vita procedendo alla ricapitalizzazione.
Il Consiglio comunale ha quindi deciso di salvare le società partecipate, e con esse il reddito di molte famiglie di lavoratori catanzaresi, oltre che di immettere nuovi capitali nella Fondazione Politeama per consentire lo svolgimento di una dignitosa stagione teatrale. Con questa decisione lo sforamento del patto di stabilità è passato da 6 milioni a 10 milioni di euro, che sarebbero poi diventati 12 milioni per la necessità dipagare fornitori e imprese ormai con l’acqua alla gola (senza contare che al 31 dicembre ulteriori 10 milioni erano accreditati da imprese e fornitori).
Ero talmente consapevole che il patto di stabilità non poteva essere rispettato, che ho deciso alla fine dell’anno di contrarre diversi mutui per lasciare alla nuova amministrazione, le risorse necessarie ad intervenire sulla viabilità, sulle scuole, sulla manutenzione delle strutture comunali, alle quali non avrebbe potuto più accedere per le sanzioni legate allo sforamento del patto. Lo sforamento del patto di stabilità costringe l’amministrazione ad operare con un bilancio ingessato, obbligandola a ridimensionare fortemente i servizi offerti ai cittadini. Sono certo però che Sergio Abramo saprà superare il momento di difficoltà e dare vita ad un nuovo corso dell’Amministrazione, che eviti gli errori del passato, trovando soprattutto collaborazione da parte dei cittadini e maggiore senso di responsabilità da parte delle forze politiche, perché è evidente che non potrà più verificarsi che, di fronte al disastro delle partecipate, consiglieri di maggioranza e di opposizione arrivino a chiedere lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi tenuti in campagna elettorale, per procedere ad ulteriori assunzioni”.