Anche gli uomini della squadra mobile della questura di Catanzaro si occuperanno della bomba ritrovata ieri mattina davanti al Comune di Gizzeria. Lo ha deciso il questore Matteo Cinque. Una indagine parallela a quella avviata dai Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme subito dopo il rinvenimento dell’ordigno. La bomba inesplosa era stata rinvenuta in seguito ad una telefonata pervenuta alle 11,45 circa ai carabinieri della Stazione di Gizzeria Lido.
Un comune con un âsufficienteâ indice criminale, ma con una presenza mafiosa di spessore quella degli Argento che la Dia considera vicino ai Pagliuso (alleati dei Iannazzo) di Lamezia e in stretta alleanza con i Mancuso di Limbadi. Una famiglia che per la Direzione Investigativa Antimafia âimpone la sua supremazia in una ristretta area della fascia costiera tirrenica all’interno della quale controlla il racket delle estorsioniâ.
E la famiglia Argento entra prepotentemente negli atti della Commissione parlamentare antimafia del 20 settembre del 2002 per quanto riguarda i lavori di ammodernamento dell’A3: âtutto il materiale di risulta dei lavori autostradali – si legge negli atti della Commissione Parlamentare – veniva confluito in una discarica della ditta Argento – e forse è ancora così – notoriamente una delle famiglie esponenti di spicco della mafia dellâagro lamentinoâ. Una famiglia ben rappresentata all’interno dellâaula consiliare del Comune di Gizzeria. Nelle ultime amministrative del 26 maggio del 2002 è stato eletto un parente della famiglia.
Al centro degli inquirenti restano le scelte che questo Comune, governato da una amministrazione di centro destra, ha fatto per quanto lo sviluppo urbanistico. Per alcuni le scelte operate sono una forzature per privilegiare gli interessi di alcuni che avrebbero acquistato numerosi territori a ridosso della linea ferrata, proprio in quella zone dove Sviluppo Italia prevede di realizzare grossi insediamenti turistici.
Oggi, intanto, alle ore 11,30 è stato convocato un Consiglio comunale straordinario. Il sindaco Michele Rosato (Udc), ospite ieri del Tg Calabria della Rai, si è detto preoccupato âper il pesante clima di intimidazioneâ che sarebbe stato instaurato nel suo centro.
(CNN 06.01.2004)