Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto al Sindaco Abramo con quale criterio, da quale Albo e da quale graduatoria si è attinti per la selezione dei giovani che in città stanno distribuendo il materiale per la raccolta differenziata.
Anche se si tratta di una ditta privata che però gestisce l’appalto più importante dell’amministrazione e visto che in qualità di consigliere comunale sono stato investito del problema da più cittadini, i quali, volevano avere lumi sulla selezione,penso sia dovere del Sindaco fare chiarezza per non lasciare ombre e dubbi su presunte pressioni politiche che la ditta avrebbe subito per le suddette assunzioni. Chiariamo subito che si parla di giovani iscritti a Garanzia Giovani e che si tratta di assunzioni a tempo determinato però chiarire i metodi ed i criteri che l’azienda ha usato sarebbe cosa buona e giusta anche per dimostrare la tanto decantata trasparenza comunale.
Mentre aspettiamo (le non dovute ma auspicabili risposte) segnaliamo ancora una volta l’inadeguatezza del servizio che sta offrendo la nuova ditta appaltatrice Appunto la Seico.
Da mesi segnaliamo il mancato diserbo di alcune importanti arterie come via dell’Agrifoglio, via Formia, contrada San Ruperto, viale Isonzo, viale De Fillippis ecc …eccc…Ma il fatto grave è che gli uffici del settore Igiene malgrado siano a conoscenza del mancato rispetto del capitolato da parte dell’azienda privata non applica le penali che dovrebbero essere applicate a garanzia dei cittadini.
Proprio ieri agli occhi dei residenti si è presentato uno spettacolo desolante nel quartiere Cava e nel quartiere Janò (via Casalicchio).
La spazzatura viene raccolta a giorni alterni e quando viene ritirata, metà rimane per terra causando gravi disagi ai cittadini, che regolarmente pagano le tasse come quelli dei quartieri principali e non capiscono il perché l’ amministrazione Abramo li tratti come cittadini di serie B.
Questi purtroppo non sono casi isolati ma in tutti i quartieri si registrano gravi lacune nel servizio molto peggiorato con l’avvento del nuovo appalto e dalla copertura “politica” che offre l’amministrazione.
Da amministratore, ma soprattutto da cittadino, rimango indignato da tale atteggiamento che hanno responsabilità ben precise con nome e cognome che purtroppo non può che essere quello del primo cittadino.