Intervistiamo

Costanzo: Convenzione Asp -Bambin Gesù risorsa o spreco?

Gli interrogativi posti al Governatore Scopelliti

Il consigliere provinciale e comunale del Pdl, Sergio Costanzo, chiede chiarimenti sulla convenzione del Pugliese Ciaccio con il Bambin Gesù di Roma: “Pugliese-Ciaccio e Ospedale Bambin Gesù risorsa o  consumo di risorse? E’ ciò che vorremmo sapere soprattutto perché in questo difficile momento per la sanità calabrese non è assolutamente oculato andare a  spendere somme ingenti per avere piccole contropartite.
Con decreto numero 32 del del 28 marzo 2012 viene firmata una convenzione tra  la Regione Calabria e l’Ospedale Pediatrico del Bambin Gesù di Roma, che  prevede di collocare, all’interno dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio,  personale specialistico del Bambin Gesù che utilizzerà i locali e le dotazioni  impiantistiche e strumentali dell’ospedale di Catanzaro per fare prestazioni  sanitarie di I e II livello, il tutto alla modica cifra di € 1.860.000 annui.  Sin qui potrebbe essere tutto normale. Ma cosa si è fatto fino ad oggi? Il qualificato intervento dei professionisti dell’ospedale Bambin Gesù ha  prodotto circa 150 visite specialistiche, pochi interventi chirurgici ed è  continuata la fuga dei pazienti verso Roma. Da segnalare che alcuni  “professionisti romani” pagati per effettuare interventi all’interno dell’ Ospedale Pugliese-Ciccio, non disdegnano di portare i piccoli pazienti per  operarli in alcune strutture private di Catanzaro. E la cosa comincia a non  essere più normale. Ricapitolando, la convenzione firmata dal presidente Scopelliti, dal direttore  generale Elga Rizzo e dal presidente del Bambin Gesù, Profiti, prevedeva come  primo step, entro il 31 maggio 2012, l’avvio di un Centro delle Chirurgie  Pediatriche; come secondo step l’avvio di un Centro di Patologia Neonatale  entro il 30 settembre 2012, e come terzo step l’avvio di un Centro di  Oncoematologia Pediatrica entro il 31 dicembre 2012. Infine, come quarto step l’ avvio di una rete di Pediatrica della Regione Calabria per gestire i flussi dei  pazienti verso il Bambin Gesù di Roma.
Presidente Scopelliti, era proprio necessario spendere quasi due milioni di euro per “avviare” dei centri già funzionanti da decenni che hanno visto  illustri medici catanzaresi, dare anima e corpo per poter fornire il massimo  della qualità ai piccoli pazienti, non solo per prestazioni di I e II livello,  ma anche casi complicati di III livello? Cosa potrà dare in più il Bambin Gesù?  Ce lo spieghi e lo spieghi ai calabresi che sono ormai costretti  quotidianamente a subire dismissioni continue di servizi sanitari e ticket  ormai diventati insostenibili anche dal ceto medio.
Verifichi tutto ciò, caro presidente, e comunichi i risultati alla  cittadinanza calabrese, non trascurando i dati di abbattimento delle fughe dei  piccoli pazienti fuori Calabria. Le assicuriamo che troverà tante sorprese!

Autore

Salvatore Ferragina

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