Il consiglere provinciale Sergio Costanzo, dopo la delusione sulle nomine degli assessori della Giunta Abramo esprime il suo parere positivo per la nomina di Colosimo alla Sacal, mentre definisce inopportune le nomine di Colace e Correggia fatte dal Sindaco Sergio Abramo. Soprattutto sul secondo si chiede: «Quali meriti sono ascrivibili a Marco Correggia, tanto da riportarlo praticamente in un ruolo dove non ha prodotto risultati ma solo danni?.
Il testo dell’intero comunicato.
“Se la nomina di Massimo Colosimo nel Cda della Sacal è certamente una scelta di qualità, vista l’esperienza imprenditoriale e umana di una persona che in questi anni ha fatto del lavoro onesto il principio portante della sua vita, le altre, ci si perdoni la franchezza, nulla hanno a che vedere con il tanto paventato tecnicismo che il sindaco Abramo ha voluto far credere di perseguire. Rispettiamo Rosario Colace come uomo e come medico,e lo diciamo con convinzione, ci chiediamo però quale competenza abbia maturato in questi anni, per ricoprire un ruolo così delicato che non è solo politico ma che presuppone quanto meno delle conoscenze non tanto rispetto al mondo dei trasporti, che pure non guasterebbero, quanto manageriali per gestire delle situazioni che, a detta del sindaco stesso, sono complicate e delicate visti gli sfasci delle precedenti amministrazioni. E da qui un’altra domanda sorge spontanea. Quali meriti sono ascrivibili a Marco Correggia, tanto da riportarlo praticamente in un ruolo dove non ha prodotto risultati ma solo danni?. Ci si perdoni la franchezza che mai ci è mancata in queste fasi del dopo voto e che abbiamo sostenuto con tesi sempre politiche e mai pregiudizievoli. Ma dov’è il cambio di mentalità? Prendiamo atto che alcuni consiglieri comunali, sono come i bambini capricciosi, a cui basta mettere il muso per veder soddisfatta una loro richiesta. Ognuno è libero di interpretare il proprio ruolo come crede. La nostra delusione continua e non sarà una poltrona per un incarico a farla passare. Sbaglierebbe chi pensasse ciò. La delusione deriva dalla consapevolezza che nessuna scelta, tranne lo ribadiamo quella di Massimo Colosimo, corrisponde a quella necessità di rigore che i tempi impongono e di qualità dei ruoli di cui la città ha bisogno”.