Considerato che al neo presidente Ivan Cardamone, al quale faccio i miei più sinceri auguri, cosa che avevo fatto privatamente non avendo bisogno della ribalta mediatica per dimostrare la mia signorilità, piacciono i riferimenti mitologici e visto che parlando di me in mia assenza ma pubblicamente mi aveva definito Icaro, invitandomi a volare basso io rilancio sempre sulla mitologia. Ricordo al presidente Cardamone che Icaro era figlio di Dedalo. Dedalo fu quello che costruirì il famoso labirinto e poi diede in dotazione al figlio le ali per volare. Sempre secondo la mitologia lo stesso Dedalo poi costruì un tempio proprio in onore del figlio. Catanzaro non è terra di mitologia ma a volte di miti, molto spesso falsi. Quindi se per un mito, che Cardamone si è costruito nella sua testa, non è stato abbastanza chiaro che i miei ragionamenti siano stati di carattere politico e mai personale, il problema è solo suo. Come suo è il problema di accettare di essere un presidente del consiglio votato attraverso un voto controllato che ha sì eliminato il pericolo dei franchi tiratori ma con esso anche il concetto di democrazia in base al quale tutti siamo stati votati. E allora, per tornare al tema tanto caro al presidente, quello della mitologia, oggi dico che è meglio essere un ICaro che ci prova a volare alto, con il rischio di bruciarsi le ali, che non rimanere prigionieri di un labirinto, anche se a costruirlo è stato il proprio padre. E senza voler scomodare la mitologia, ma richiamando la saggezza dei vecchi detti, chi mi conosce sa che ho sempre preferito vivere un giorno da leone piuttosto che cento da pecora.
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