COSENZA â Tutto in ventiquattr’ore. Forse, anche meno. L’arbitrato, la C1, la decisione del Tdl chiamato nuovamente a pronunciarsi sulla posizione del patron Paolo Fabiano Pagliuso. Senza tregua, dall’alba al tramonto. Roba sconsigliata ai deboli di cuore. Segnatevi la data: 27 agosto 2003. Oggi si farà la storia del Cosenza calcio 1914. Nel bene o nel male questo giorno rimarrà in eterno nella memoria della città del pallone (e non solo quella).
L’arbitrato â L’appuntamento è per le 15.30, al Foro Italico, a Roma, nella sala udienze della Camera arbitrale del Coni. Il legale del Cosenza calcio 1914, l’avvocato Mattia Grassani illustrerà le ragioni del club di via Bendicenti all’unico arbitro, Pietro Ronzani (che, guarda caso, è lo stesso che ha deciso positivamente sui ricorsi proposti da L’Aquila e Paternò), nominato dai vertici del governo dello Sport nazionale per fare luce sul caso. Ragioni del club che sono state poste alla base dell’istanza presentata contro l’esclusione dal campionato di C1. Un verdetto nefasto deliberato dal Consiglio federale il 31 luglio scorso. Cosenza in C1 (e, di conseguenza in B): è la richiesta che oggi rinnoverà il legale chiamato a tutelare gl’interessi della società rossoblù. Ma non sarà facile. Almeno, le premesse tecniche non sono certo incoraggianti. Ieri sera, intorno alle 19, la Covisoc non aveva ancora risposto all’avvocato Grassani che sollecitava l’acquisizione delle motivazioni della Commissione di vigilanza delle società di calcio sulle quali è stata sentenziata l’esclusione del Cosenza calcio 1914. E il legale s’è lasciato andare ad un commento a denti stretti: «Vorrei solo che il giudizio si svolgesse ad armi pari». Poi, niente più, il silenzio, in attesa del giudizio.
Santelli ottimista â Possibilista. Anzi: ottimista, il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli. «Sono ottimista per natura e penso che nelle ultime ore si stia aprendo uno spiraglio per il Cosenza calcio. So che un gruppo d’imprenditori cosentini sono interessati ad aiutare il club rossoblù. E sono convinta che, alla fine, la giustizia prevarrà ».
I tifosi â Il âfrate ultrà â chiama a raccolta la città . L’appuntamento è per le 15, al âsolito postoâ: lo svincolo di Cosenza sud dell’A3. Motivazioni affidate ad una nota. Questo è l’appello di padre Fedele Bisceglia: «In nome di due gloriose bandiere: Bergamini e Catena, invito le due curve e tutti i tifosi ad un grande raduno presso la clinica della âMadonninaâ. In cinquemila!! Sempre, comunque e dovunque!! Insieme vinceremo, divisi saremo destinati a perdere. Bandiamo ogni forma di polemica e tutti: politici, cittadini, tifosi, con bandiere, sciarpe e tanto amore conquisteremo la vittoria. Dopo le due maratone di Roma, voglio manifestare con tutta la città e la provincia. Lo sento come un dovere missionario e sacerdotale. Io voglio celebrare matrimoni e battesimi, non funerali… Alè Cosenza!».
Giovanni Pastore