1) BINDI: Il primo tempo è praticamente spettatore non pagante, nella ripresa deve intervenire due volte, ma è solo ordinaria amministrazione. E’ proprio in partite come queste, quando si è poco impegnati, che bisogna tenere alta la concentrazione. VOTO 6.5
2) DAFFARA: Una gara senza infamia e senza lode. Poco impegnato dagli avversari sulla sua corsia, forse potrebbe dare di più in appoggio nelle azioni offensive, specie quando c’è la possibilità di attaccare gli spazi per creare superiorità numerica. VOTO 6
3) DI CHIARA: Il peggiore in assoluto dei giallorossi. Inizia male regalando la sfera ad Alessandro. Appare svogliato e poco concentrato, non azzecca un solo appoggio e per ben due volte, prima di sinistro nel primo tempo e poi di destro nella ripresa, spedisce il pallone nelle due curve. Alcune sue giocate fanno imbufalire i tifosi giallorossi. E’ un Di Chiara irriconoscibile rispetto al calciatore che abbiamo apprezzato nella passata stagione quando con estrema facilità arrivava sul fondo. VOTO 4,5
4) VACCA: E’ molto temuto dagli avversari, su di lui i calciatori cosentini pressano in prima battuta anche con le maniere forti. Le manovra del Catanzaro passa quasi sempre dai suoi piedi, ma il traffico nel mezzo lo penalizza molto. Poche volte riesce a dialogare con i suoi compagni che sono troppo lontani. VOTO 5.5
5) RIGIONE: Normale amministrazione per lo stopper giallorosso contro un Mosciaro che al momento sembra un ex calciatore. Rigione non va mai in difficoltà e controlla agevolmente ogni pallone che staziona nella sua zona di competenza. VOTO 6
6) FERRARO: La difesa del Catanzaro è poco impegnata. Il capitano è bravo nelle chiusure e nel guidare il fuorigioco, beffando gli avversari un paio di volte nella ripresa. Non si comprende perché il pacchetto arretrato, specie quando la squadra è in pressione offensiva, non giochi più alto per fornire appoggio alla manovra. Inutile limitarsi al lancio lungo su Silva Reis, se nessuno appoggia il brasiliano. VOTO 6
7) PAGANO: Gioca sulla corsia di destra e ogni tanto inverte la posizione. E’ costretto spesso a farsi trenta metri di campo perché nessuno, sia esso difensore o centrocampista, arriva a rimorchio. Prova la conclusione a rete, ma è sfortunato perché colpisce in pieno l’avversario. Leggermente impreciso nei cross, da lui si pretende molto di più. VOTO 5.5
8) MAIORANO: E’ il migliore del Catanzaro, corre e lotta come si conviene in una partita del genere. Peccato subisca un’altra ammonizione, ma in mezzo al campo a far legna c’è solo lui. Vista la stretta marcatura su Vacca nella ripresa cerca anche di smistare palloni utili per i compagni. Finisce la partita stremato. VOTO 7
9) SILVA REIS: Che non sia un falco dell’area di rigore lo dimostra nelle due occasioni capitate a palla inattiva. Prima calcia debolmente e il suo tiro è respinto sulla linea da un difensore; poi su azione d’angolo, di testa non inquadra la porta. Bello un suo colpo di testa nella ripresa su un cross di Pagano sul primo palo. Rigione e Ferraro lo cercano con lanci lunghi, ma le sue sponde sono per nessuno, perché i compagni spesso sono lontani dal suo raggio d’azione. Il suo movimento torna utile quando la squadra è corta e i tre a supporto accompagnano l’azione. Cala vistosamente nel finale. VOTO 5,5
10) RUSSOTTO: Parte spesso in velocità cercando di saltare l’avversario diretto. Le incursioni a sinistra sono un suo monologo perché Di Chiara si sovrappone raramente. Quando riesce a partire accentrandosi è pericoloso specie se non perde l’attimo nel cedere il pallone. Lo fa perfettamente quando serve Barraco. Sfiora il goal nella ripresa, dopo che aveva controllato in modo sublime un pallone datogli da Vacca. VOTO 6.5
11) KAMARA: Il voto è di stima perché le attenuanti ci sono tutte. E’ all’esordio, dopo aver giocato la sua ultima partita a metà maggio in Turchia. Il senegalese non è al top, ma è importante che ieri per un’ora abbia ritrovato la confidenza con il terreno di gioco. La classe e la superiorità tecnica nel muoversi è evidente, spetterà a lui e soprattutto a Moriero trovargli la giusta collocazione in campo, affinché Kamara possa essere l’arma in più del Catanzaro. VOTO 6
13) BARRACO: Entra in luogo di Kamara e prova il tiro da fuori un paio di volte, pericoloso un suo destro che fa la barba al palo. SENZA VOTO
MISTER MORIERO: Il Catanzaro forte della sua superiorità tecnica entra in campo voglioso di fare la partita. Con il passare dei minuti, la squadra cala il ritmo e la manovra è troppo prevedibile. Prova a cambiare più volte posizioni ai suoi attaccanti, per scardinare la difesa cosentina, ma il risultato è sempre un Catanzaro abulico e con poca fantasia. L’unico cambio effettuato è l’ingresso di Barraco per Kamara, il modulo rimane sempre lo stesso e non sapremo mai se in panchina c’era qualche calciatore pronto, per cambiare un assetto di squadra che al momento non è dei migliori. I reparti in alcune fasi della partita sono lunghi e la difesa si abbassa troppo al’indietro, fornendo così respiro e speranze anche ad avversari più deboli. Da due partite a questa parte il Catanzaro crea poche occasioni da goal. Bisognerà lavorare per trovare altre soluzioni che non siano solo i cambi di gioco per le due ali o la giocata del singolo, serve quella coralità di manovra vista alla prima giornata in casa. Da rivedere le azioni d’angolo, dove alcuni schemi appaiono troppo leziosi. Ogni tanto non farebbe male buttare il pallone nel cuore dell’area di rigore, specie se gli avversari e il portiere non sono eccelsi. Il campionato è comunque ancora lungo e c’è il tempo per rimediare e trovare brillantezza. VOTO 5,5
Salvatore Ferragina