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Cosa ci portera’ la befana? Il Genoa cfc 1893

Un ritratto dei grifoni dai nostri collaboratori genovesi. In arrivo la storia del calcio Italiano, 9 scudetti e tanti tifosi in giro per il mondo.

Che dire sul Genoa capolista? Chi guida e chi ha costruito una squadra che vince e guarda dall’alto verso il basso tutte le altre squadre in prossimità del giro di boa del campionato di serie B ha ragione, nessuna scusante e nessuna polemica sulle ali del Grifo che vola verso la A dopo anni di patimenti. Una gloria del passato con 9 titoli Italiani ed uno, quello dell’ipotetica stella, “mai realmente giocato” a favore del Bologna. Insieme ai cugini “Doriani”, i genovesi in genere, rappresentano un parco tifosi tra i piu’ accesi ed attivo dell’intero panorama Europeo.
Genova con le due squadre maggiori e le miriadi di società minori che militano onorevolmente dalla CND in giù, puo’ ben definirsi la culla del caclio Italiano. Da qui sono partiti gli emigranti che hanno costituito il club piu’ titolato d’Argentina, il Boca Junior. I “zeneixe” giallo-blu erano chiamata “la squadra dei genovesi”; i suoi dirigenti fino a qualche tempo addietro potevano essere solo di origine genovese. Dal Boca sono stati sfornati tanti campioni tra cui Diego Armando Maradona.

Chi ha visto con continuità il Genoa nelle partite di quest’anno ha la consapevolezza di aver visto una squadra completa, ben amalgamata con alcuni giocatori in grado di cambiare il risultato in qualsiasi momento.
Del resto i quindici risultati utili consecutivi conseguiti dal Grifone sono una bella credenziale, senza considerare il fatto che elementi come Cozza , Lamouchi e Marco Rossi ( neo aggregato al gruppo ) non hanno ancora partecipato a questa cavalcata.
Una buona difesa con Scarpi in porta , Sottil ,Gargo, Stellini e Baldini centrali , Tosto e Lamacchi laterali pronti a spingere , un centrocampo che può vantare personaggi del calibro di Brevi, Zanini , Gemiti , Tedesco e Lazetic , oltre a quelli precedentemente citati , l’argentino Rimoldi e il giovane Nocerino (che sembra in partenza proprio per catanzaro), ancora poco impiegati. La ciliegina sulla torta e’ un attacco che vanta 39 gol in 18 partite formato da Caccia , Milito, Stellone e Makinwa. Questa armata ha le spalle coperte dal comandante Serse che la guida dall’inizio del campionato. Il segreto di questo Genoa forse e’ proprio l’uso delle fasce laterali ed un attacco micidiale che perdona poco gli errori delle difese avversarie. Mentre si registra qualche segno di lentezza nel reparto centrale difensivo, che forse e’ l’unico piccolo neo dell’organico ligure. Il “motivatore” Cosmi, plasma la squadra gara per gara facendola giocare come se fosse sempre l’ultima di campionato.
Un team che con la sua saggia guida e’ diventata più consapevole della propria forza ma che comunque ha ancora da lavorare per tornare nel firmamento della massima categoria. Da consolidare l’aspetto della continuita’ per tutti i 90 minuti, se cosi fosse, il Genoa avrebbe chiuso molte partite per tempo senza dover soffrire fino all’ultimo o addirittura perdere punti in piena fase di recupero ( vedi Perugia, Triestina e Cesena ).

Alla ripresa del campionato al Genoa mancherà lo squalificato Lazetic vera rivelazione di questa annata con le sue continue discese a supporto delle punte, mentre Tosto e Cozza saranno difficilmente recuperabili.
La squadra che scenderà in campo il giorno della befana al Ceravolo di Catanzaro dovrebbe essere la stessa che ha battuto il forte Empoli ad esclusione del citato Latezic. Non ci sono particolari trascorsi tra le due tifoserie negli ultimi anni, la trasferta dovrebbe essere all’insegna della sportività.

M. Pighetti & I. Chiarella

Autore

Davide Pane

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