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Cosa ci ha detto la gara con la Cremonese

Scritto da Redazione

Adesso trovare la quadratura del cerchio è indispensabile: il Catanzaro ha bisogno di punti

La situazione attuale

Riprenderanno domani gli allenamenti che prepareranno i giallorossi alla sfida di domenica prossima contro la Salernitana all’Arechi. La beffa subita all’ultimo minuto contro la Cremonese, con la rete di Barbieri, ha sollevato diversi interrogativi sullo stato del Catanzaro, soprattutto dopo i risultati della sesta giornata, che hanno virtualmente inserito le Aquile nella scomoda posizione dello spareggio playout (attualmente con la Sampdoria). È necessario trovare soluzioni per cambiare rotta ed evitare di rimanere nei bassifondi della classifica.

Il bottino attuale di sei punti è davvero striminzito, specialmente se si considera che su sei partite ben quattro sono state giocate in quello che dovrebbe essere il fortino del Nicola Ceravolo. L’unica vittoria con la Carrarese di Calabro, attuale fanalino di coda con il Frosinone di Vivarini, e il pareggio interno alla prima giornata con il Sassuolo sono state le sole prestazioni significative della compagine di mister Caserta. Gli altri due punti conquistati in casa con la Juve Stabia e in trasferta a Cittadella, hanno sì mosso la classifica, ma non sono stati sufficienti per dare una svolta al campionato dei giallorossi, sia dal punto di vista dell’autostima, sia da quello tecnico-tattico.

Se contro il Sassuolo il pareggio conquistato è stato accolto in modo positivo grazie a una prestazione gagliarda, sia per l’esordio in campionato davanti al proprio pubblico, sia perché la squadra ha giocato dando il massimo sforzo contro un avversario retrocesso dalla massima serie e composto da calciatori di categoria superiore (cosa che ha stimolato i nostri a superare l’ostacolo), è sulle altre prestazioni che bisogna discutere.

Come si è arrivati a questo punto

È fondamentale affrontare la situazione con serenità, senza accusare nessuno, e cercando di individuare i migliori correttivi possibili, tenendo conto di alcune problematiche che sono emerse recentemente e che sembravano facilmente preventivabili. È importante considerare anche il caldo mese di luglio, che ha di fatto ritardato la costruzione della squadra. La rosa è stata completata dal direttore sportivo, in accordo con il tecnico, solo a fine agosto, anche con l’arrivo di calciatori all’ultimo istante, molti dei quali si trovavano in condizioni fisiche precarie e che necessitano ancora oggi di arrivare alla migliore forma.

A prescindere da tutto ciò, ci sono due aspetti principali che stanno influenzando il percorso del Catanzaro in questo torneo e che sono oggetto di discussione nell’ambiente del calcio catanzarese. L’approccio alle partite è un tema che mister Caserta sottolinea spesso nelle conferenze post-gara, mentre il modulo e lo schieramento iniziale sono le questioni che desideriamo evidenziare, soprattutto alla luce dell’andamento generale delle partite giocate.

Cosa dobbiamo evidenziare del 4-2-3-1

Per quanto si è visto finora, il 4-2-3-1, che diventa 4-4-2 in fase di non possesso, impostato con due ali e due centrocampisti offensivi, non ha dato i frutti sperati a causa di una serie di circostanze. Principalmente, ciò che non convince è la “solitudine” dei due centrocampisti sulla mediana, che dovrebbero agire sia nella fase di costruzione, sia in quella d’interdizione, ma non trovano il corretto supporto da parte degli esterni. Escluso Compagnon – rientrato alla quinta giornata dopo l’infortunio in ritiro – che ha dato segnali importanti, gli altri esterni in rosa non hanno fornito una performance positiva: Buso, D’Alessandro e Seck (con Brignola e Volpe fuori dalle scelte del tecnico) finora non hanno dimostrato il loro potenziale, soprattutto a causa di una condizione fisica non ancora al top.

A tali anomalie si deve aggiungere il fatto che, con questo tipo di schieramento, il Catanzaro perde i due bomber Iemmello e Biasci, costretti a sacrificarsi in un lavoro che non fa parte delle loro caratteristiche.

Il lavoro delle punte

Iemmello, sebbene sia un calciatore in grado di agire anche da sottopunta o trequartista, non ha l’indole per pressare con continuità il primo portatore di palla avversario o i costruttori di gioco della mediana. Un esempio emblematico è la partita contro la Cremonese, in cui Vasquez e Castagnetti hanno potuto operare indisturbati, senza alcuna opposizione, distribuendo una miriade di palloni ai loro compagni. Biasci ha svolto il lavoro sporco, ma è evidente che sfiancandosi perde lucidità sotto porta. Di fatto, la punta in zona gol è assente: il risultato è di avere una perdita significativa di risorse in attacco.

Ciò su cui bisogna convincersi è che forse soltanto quando il Catanzaro avrà recuperato pienamente al 100% gli esterni, permettendo ai due centrocampisti centrali di riuscire a svolgere al meglio il compito nelle due fasi, si potrà pensare di giocare con il modulo che il tecnico predilige.

Cosa si può fare

Bisogna anche prendere atto che le due punte (Iemmello in particolare) nelle passate stagioni avevano spesso e volentieri la possibilità di scarico vicino grazie a chi svolgeva il compito di trequartista: prima con Sounas, e ora con Pontisso (calciatore comunque diverso dal greco), la cui assenza nelle ultime due gare si è fatta sentire. Senza contare che sulla mediana agivano calciatori come Ghion e Verna, adatti a gestire entrambe le fasi in un sistema oliato che prevedeva anche il supporto di un falso esterno come Sounas, al punto da riuscire in poco tempo a inserire in quel contesto anche Petriccione che, pur con caratteristiche diverse, è riuscito a integrarsi facilmente in un meccanismo già funzionante.

Non sarà sicuramente la ricetta vincente, perché nel calcio conta solo il risultato, a prescindere dallo schieramento, ma se il Catanzaro ha mostrato il suo meglio nella ripresa con un assetto diverso (3-5-2) contro il Sassuolo, contro la Juve Stabia nella seconda frazione, nei 90 minuti con la Carrarese e nel secondo tempo dell’ultima partita giocata al Ceravolo, un motivo ci sarà.

Trovare il modulo giusto spetta a Caserta, che non deve preoccuparsi troppo di dare un bel gioco al Catanzaro per confrontarsi con il recente passato, ma deve soprattutto cercare una quadratura del cerchio. I punti cominciano a pesare, e presto la classifica assumerà una fisionomia più stabile.

Comprendiamo le difficoltà tecniche, ma in certi momenti è doveroso intervenire per apportare i giusti correttivi: intestardirsi su certe convinzioni può rivelarsi deleterio. Sappiamo che la rosa del Catanzaro è stata costruita per un certo modulo e con molti esterni offensivi, ma è evidente che in alcune circostanze è necessario adattarsi.

C’è bisogno di certezze

Attualmente, l’importante è accumulare punti senza continuare con esperimenti, come il Buso fuori forma a Cittadella, poi relegato in panchina per D’Alessandro, a cui contro la Cremonese è stato chiesto un lavoro “alla Sounas”, che attualmente non sembra poter sostenere; Seck che subentra come seconda punta con la Cremonese o Pittarello che entra solo nella ripresa e lavora insieme a compagni già stanchi. Solo quando si troverà una stabilità si potranno testare ulteriori strategie.

In prospettiva, l’ultima considerazione da fare è che, se nel mercato sono arrivati molti giocatori non utili o in sovrannumero per quanto riguarda i ruoli, c’è sempre la possibilità di intervenire nel mercato di gennaio, sia per snellire la rosa, sia per renderla più efficace. E a questo compito dovrà pensare chi ha operato questa estate, ovvero il DS Polito.

Redazione 24

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7 Commenti

  • Petriccione che fa il regista basso alla Pirlo che non serve a un cazzo, e di Pirlo ce n’è stato uno solo.
    A centrocampo il vuoto totale, con Iemmello che è costretto ad abbassarsi e fare il regista
    Pittarello che viene inserito alla disperata, con la speranza dei lanci lunghi e poveraccio prende calci e gomitate tutto il resto della partita, nella speranza di difendere qualche pallone.
    Iemmello fuori ruolo, che vaga per il campo e Biasci ne risente
    Difensori inesperti che all’88esimo non buttano la palla in tribuna o non si buttano a terra per guadagnare qualche minuto
    Pompetti che è l’unico che corre, con un sinistro che mette la palla dove vuole e puntualmente viene sostituito

    Palla lunga e pedalare??? Non lo facevo io quando giocavo in prima categoria a Tiriolo
    Ma per favore

    Perdere malamente a Salerno, così se ne va..

    • Pittarello, è un attaccante d’area, più o meno alla Pietro Cianci, per cui andrebbe servito a dovere soprattutto dagli esterni, anche perché un attaccante che gioca costantemente con le spalle alla porta e fa a sportellate con il difensore produce davvero poco, oltre a risultare spesso falloso.

  • Ecco, santa osservazione!

    Quindi, a prescindere dagli eventuali limiti dell’allenatore, siamo sicuri che il mercato fatto è stato all’altezza per ottenere quanto meno una tranquilla salvezza?

    Perché guardando attentamente giocare la squadra si ha l’impressione del contrario e chi dice che abbiamo una rosa che può fare meglio dello scorso campionato eventualmente col calcio ci ha poco a che fare!

    Speriamo anche nella provvidenza e anche in qualche colpo di…culo!

  • Si son presi una miriade di calciatori ali, mezz’ali sottopunte senza un nesso logico, si è peggiorata una difesa che già lo scorso torneo prendeva goal ad ogni partita con l’aggiunta di antonini che gioca a “forza” lo rimanderei subito a divertirsi in quel di taranto, si è lasciato sguarnito un centrocampo che non ha gli interpreti per giocare a due. Iemmello e Biasci che ci invidiano anche in serie A costretti a pessime figure. Vorrei chiedere a caserta che nell’intervista dopo la partita ha dichiarato che solo nel primo tempo si è sofferto un poco ( che stava vedendo il deby inter milan) Perchè nel secondo tempo ha snaturato il suo credo calcistico se ha cercato di rinforzare il centro campo. E poi perchè deve far ruotare tutti quei calciatori inutili presi per far pagare un sacco di stipendi alla società che faranno perdere tutto l’attivo guadagnato con le vendite. Purtroppo tutta questa pletora di giocatori inutili fuori forma li deve accontentare per non fare un torto a chi lo ha portato a Catanzaro, ma brignola non è meglio di tutti questi morti che dobbiamo vedere girovagare come anime perse sul terreno da gioco? Purtroppo nemmeno dopo la partita di salerno lo manderanno via perchè il suo mentore non vorrà ed intanto noi prenderemo una discesa vertiginosa verso la serie c. Caserta e polito out per cercare di salvare il salvabile considerando che sul mercato allenatori con la A maiuscola non c’è ne sono.

  • Bisogna mettere dei punti fermi altrimenti non si capisce nulla. Compagnon, Pittarello Biasci in avanti
    Koutsuopias Petriccione Pompetti Situm al centro, Scognamillo Antonini Bonini dietro .

    Poi entrano Iemmello e Buso avanti, Pontisso e Ceresoli al centro . A 10 minuti dalla fine se stai vincendo Seck o Pagano al posto del terzo attaccante non sostituito, se stai perdendo LaMantia . E darei una chance a Dini

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