La prima vittoria esterna ha confermato i progressi della squadra guidata da mister Caserta e fa ben sperare il futuro
Nella nostra rubrica dedicata all’analisi delle statistiche di Onefootball.com, abbiamo esaminato il match, evidenziando le diverse situazioni che si sono create durante i novanta minuti più recupero della partita.
Ora cerchiamo di approfondire quanto accaduto in campo, analizzando le dinamiche che hanno caratterizzato la sfida tra Palermo e Catanzaro.
CATANZARO VERSATILE
Il Catanzaro si è presentato al Renzo Barbera con alcune importanti defezioni. Oltre agli assenti di lungo corso, come Antonini e Situm, entrati ieri nella ripresa, si è aggiunta la squalifica di Brighenti. Quest’ultimo, insieme a Scognamillo e Bonini, aveva formato il trio difensivo titolare nell’ultimo periodo di campionato.
Mister Caserta, durante la settimana di preparazione, ha saputo adattare la squadra a diverse soluzioni tattiche, consapevole che l’assetto di gioco potesse variare in base all’andamento della partita.
Cassandro è stata la scelta dal tecnico per sostituire Brighenti. Questa decisione è stata presa indipendentemente dai dubbi su come Dionisi avrebbe schierato la sua squadra. Infatti, il mister palermitano ha schierato i rosanero in un 4-4-2 ibrido e inedito, con Henry e Le Douaron al centro dell’attacco, supportati dagli esterni Di Francesco e Di Mariano.
PARTENZA FORTE DEI GIALLOROSSI
Nel primo tempo, il Catanzaro ha difeso bene, anche se sul lato sinistro, dove operava Ceresoli, la superiorità numerica dei rosanero ha creato qualche difficoltà. Bonini e Pontisso hanno dovuto scalare le posizioni per supportare il giovane Ceresoli contro un avversario in forma e di qualità come Di Mariano. Cassandro, autore di un’ottima prestazione insieme a Scognamillo e Bonini, si è ben disimpegnato sia nel ruolo di difensore sia nel supporto a Compagnon, quando era necessario raddoppiare su Di Francesco. Oltretutto, è stato lui a fornire l’assist a Biasci per la prima rete del Catanzaro.
Non si può definire passiva la difesa della squadra giallorossa, che ha invece dimostrato una notevole personalità nel gestire il possesso della palla. Ogni volta che superava la prima linea di sbarramento dei rosaneri, si avvertiva la sensazione che potesse colpire con rapidi ribaltamenti di fronte e cambi di gioco improvvisi, grazie alle iniziative degli ottimi Pompetti, Petriccione, Pontisso e Iemmello, che si sono mossi su tutto il fronte offensivo e con il capitano che arrivava sino alla linea mediana quando era necessario dare il via all’azione.
Un’altra nota positiva, che ha richiamato alla mente il Catanzaro che ha fatto innamorare i propri tifosi nelle recenti stagioni, è stata la padronanza dei suoi giocatori nel difendersi e ripartire, costruendo il gioco dal basso, con Pigliacelli spesso chiamato a svolgere il ruolo di ultimo uomo nella partenza dell’azione.
RIPRESA GIOCATA A SPECCHIO
Con il Palermo costretto a cercare la vittoria, Caserta ha deciso di passare alla difesa a quattro dopo soli sette minuti, schierando Antonini che tornava in campo dopo un lungo infortunio, in luogo di Ceresoli gravato anche da un’ammonizione. Questa scelta tattica mirava a dare maggiore solidità alla squadra, soprattutto nelle situazioni di gioco aereo, considerando che fosse prevedibile sia l’ingresso di calciatori come Brunori e Insigne, in grado di modificare le caratteristiche offensive dei rosanero rispetto ai due attaccanti inizialmente schierati, sia l’avanzamento dei centrocampisti rosanero per sfruttare i cross che sarebbero arrivati.
L’arretramento del baricentro dei giallorossi, dovuto anche alla necessità di gestire le forze in un terreno che diventava sempre più pesante con il passare dei minuti, non ha comportato grandi rischi. Il Catanzaro ha difeso con ordine, affrontando le molteplici situazioni di gioco che si presentavano durante la partita. Infine, ha colpito nel momento decisivo con una splendida rete di Pompetti, che ha riscattato l’espulsione subita contro la Sampdoria, che era stata cruciale per il pareggio inaspettato dei blucerchiati.
IL GRUPPO C’È
Oltre al risultato positivo, la squadra torna da Palermo con la certezza che di avere un gruppo che non si tira indietro quando è necessario stringere i denti. Ogni giocatore desidera ripagare la fiducia del tecnico, dimostrando impegno e attaccamento. Abbiamo già menzionato Cassandro, ma è importante sottolineare anche il contributo, seppur limitato a pochi minuti, di Buso e Pittarello, che hanno dato tutto ciò che avevano nei delicatissimi minuti finali.
CHIUDERE L’ANNO IN BELLEZZA
Alla fine del 2024 mancano ancora tre partite, con nove punti in palio. È inutile fare calcoli, ma questo Catanzaro merita la massima fiducia. La possibilità di accumulare maggiori punti è concreta, dato che undici risultati utili consecutivi in un torneo equilibrato e difficile come quello attuale non possono essere sottovalutati.
1.398