Nel ricordo dell’andata
Una giornata autunnale, ma non fredda, ha accolto al Ceravolo 8.514 spettatori, pronti a seguire il match tra Catanzaro e Cesena. Tra loro, 228 tifosi cesenati si sono sistemati nel settore ospiti. Quando le due squadre sono entrate in campo con le stesse divise indossate nell’andata al Manuzzi, i tifosi delle Aquile non hanno potuto fare a meno di pensare a quella partita di fine agosto, in cui i giallorossi non erano riusciti a scendere in campo, scatenando un vespaio di polemiche attorno alla squadra e al suo allenatore. Oggi, invece, è un’altra storia: le polemiche sono state messe da parte e il tecnico, saldamente sulla panchina, sta dimostrando che nel calcio affrettare i giudizi e mancare di pazienza è sempre un errore.
La rosa profonda
Rispetto alla gara di Brescia, mister Caserta propone tre cambiamenti. Antonini va a riposo precauzionale a causa di un affaticamento muscolare (entrerà in campo con Situm nei minuti finali), Pagano gioca in luogo di Coulibaly (anche lui entrerà dopo), mentre La Mantia torna a fare coppia con Iemmello, con Pittarello e Biasci che si accomodano in panchina ed entreranno a ripresa inoltrata.
Non sono disponibili Pompetti e Buso, quest’ultimo fermo per un’indisposizione dell’ultimo minuto, mentre Compagnon avrà ancora bisogno di qualche settimana per recuperare. Come già detto, Antonini e Situm non sono al top della forma e partiranno dalla panchina.
Il Catanzaro, però, si presenta come una squadra competitiva e, sin dai primi minuti, approccia la partita in modo impeccabile. Dopo aver sfiorato la rete con Iemmello, segna con Bonini di testa. È importante sottolineare che il gol del difensore è il risultato delle azioni su palla inattiva (corner e calci piazzati), in cui il Catanzaro si sta distinguendo grazie al lavoro svolto da Caserta e dal suo staff durante la preparazione settimanale.
Superiorità dei giallorossi con un Cesena che non demorde
La superiorità dei giallorossi in campo è evidente. La manovra è fluida e, contro una squadra che come il Catanzaro gioca con il 3-5-2, i giallorossi sciorinano diverse soluzioni per arrivare alla finalizzazione. Da destra, Cassandro e Brighenti sono protagonisti con i loro cross, che portano alle reti di Pieraccini (nella sua porta) e di Iemmello, che di testa batte Klinsmann.
Dall’altro lato, Quagliata propone incursioni interessanti, tra cui quella decisiva per la rete del poker catanzarese di Cassandro, un classico passaggio da quinto a quinto. Anche Pagano si distingue per delle importanti verticalizzazioni e per la capacità di proporsi pericolosamente al tiro, con Klinsmann che gli nega due volte la gioia del gol.
Il Cesena, però, non ha mai mollato. Grazie ad alcune decisioni discutibili dell’arbitro, che non ci ha convinto, ha prima colpito un palo in un’azione viziata da un fallo su Scognamillo e poi ha accorciato le distanze con un’autorete sempre di Scognamillo, frutto di una ripartenza generata da un netto fallo da dietro su La Mantia, non sanzionato. La rete della ripresa, invece, è “pulita” e fortunosa, poiché la deviazione di Quagliata è stata decisiva per Antonucci, che con un perfetto inserimento ha freddato Pigliacelli con un potente destro da dentro l’area.
La fiducia, l’autostima e la personalità del Catanzaro
Oltre alla classifica che ci sorride e alle vittorie, stanno arrivando anche prestazioni eccellenti, ed è giusto riconoscere i meriti di questa squadra che, nonostante le mille difficoltà, è riuscita a isolarsi dalle pesanti polemiche dell’inizio di questa stagione, fatte senza considerare le difficoltà di partire con un nuovo progetto tecnico. Caserta e il gruppo squadra hanno risposto sul campo, e ora l’obiettivo di una salvezza tranquilla è a portata di mano: ciò che verrà in seguito sarà solo un guadagno.
Ritornando all’autostima e alla personalità che questa squadra sta dimostrando, non è un caso che, nella ripresa di ieri, abbia abbassato il proprio baricentro e, in modalità di controllo, sia riuscita a portare a casa il risultato senza particolari sofferenze.
Tutto questo potrà continuare se, anche nei momenti di difficoltà, ognuno farà la propria parte, come evidenziato dal capitano in conferenza stampa (vedi Iemmello: “Abbiamo dimostrato di volere questa vittoria” [Video]). È sempre bene ricordare che, per vincere e fare bene, serve quell’unione d’intenti che deve esserci non solo nei momenti favorevoli, ma sempre e soprattutto in quelli difficili.
Sabato si viaggia verso Frosinone. Giocare contro squadre assetate di punti, e in una posizione complicata di classifica, non è mai facile. È certo che i giallorossi saranno accompagnati, come sempre, da un grande seguito di tifosi che faranno la loro parte. Siamo convinti che, con la consapevolezza che questa squadra ha maturato, nessuna impresa sia impossibile. L’importante è che ognuno faccia il proprio dovere: squadra e mister in campo, pubblico sugli spalti, anche nei momenti meno belli, e alla fine i conti torneranno. Nel frattempo godiamoci la classifica, il quinto posto, sapendo che questa sera nessuno potrà superarci.
Redazione 24
Ripeto ciò che ho scritto in precedenza. Sembra che Caserta abbia imparato dai suoi errori trovando la quadra della squadra sia come modulo, che come giocatori, non facendo più giocare i vari Ceresoli, Seck, ecc..non stravolge ogni domenica moduli e giocatori fuori ruolo. Quagliata è ciò che ci mancava a sinistra.
Non ha mai stravolto modulo. Ha provato inizialmente il 4-2-3-1 per poi passare al 3-5-2, quando ha capito che era più funzionale.
Nessun stravolgimento.