MAREA GIALLOROSSA
Nella nostra rubrica dedicata al calcio giocato e a tutto ciò che ruota attorno a una partita, non possiamo non menzionare i tifosi del Catanzaro. È impossibile fornire un numero preciso delle presenze, ma possiamo affermare che il settore ospiti del Rigamonti, che ha una capienza di mille posti, è completamente stracolmo. Inoltre, almeno metà della gradinata è colorata di giallo e rosso, tanto che, al termine della partita, dopo i festeggiamenti sotto la curva ospiti, la squadra si reca a ringraziare anche i tifosi delle Aquile in quel settore.
Alcuni sostenitori, temendo le previsioni meteo, si sistemano in tribuna, dove svettano gli stendardi di tifosi provenienti dalla vicina Svizzera e di altri appassionati di fede giallorossa. Il gemellaggio consolidato tra le due tifoserie si ripete come accade da anni: Catanzaro e Brescia dallo scorso torneo si sono ritrovate a fronteggiarsi dopo un lungo periodo. La festa che caratterizza Catanzaro prima della partita si ripete anche a Brescia. Durante l’incontro, gli striscioni e i cori reciproci ricordano lo storico gemellaggio, accompagnati da cori di rispetto e incoraggiamento che risuonano da entrambe le curve.
LE TANTE ASSENZE, MA NON TE NE ACCORGI
Le assenze nelle fila della squadra di Caserta sono significative. In pratica per ogni reparto al Catanzaro manca qualcuno. Scognamillo, Situm, Pompetti, Compagnon, D’Alessandro e Seck. Il tecnico delle Aquile prepara la sfida adeguandosi a ciò che può attingere dalla rosa, ed è bravo a non stravolgere la concezione tattica che ha contraddistinto il Catanzaro in questo campionato, anche se il Brescia non si presenta con lo schieramento che lo aveva caratterizzato nelle ultime giornate. La rete subita dopo pochi minuti, che ha portato in vantaggio le rondinelle, non ha scalfito l’atteggiamento e il gioco del Catanzaro.
LA PERSONALITÀ DEL CATANZARO
I dati del possesso palla dei calciatori in maglia giallorossa sono significativi per fare capire che la partita l’ha fatta il Catanzaro. Un possesso finalizzato a fare correre gli avversari per ogni zona del campo, con i giocatori delle Aquile che hanno raramente sbagliato nella fase di trasmissione del pallone. E poi i ribaltamenti di fronte quando veniva saltata la prima pressione degli avversari, che spesso e volentieri hanno impensierito il Brescia. Sono stati due errori le marcature del Brescia, ma ciò non scalfisce affatto anche la prestazione di un’attenta retroguardia giallorossa.
LA QUALITÀ DEL GIOCO
Sulle corsie laterali, la differenza di qualità degli interpreti in maglia giallorossa è stata evidente. Dal suo lato di competenza Cassando ha fatto il suo dovere (guadagnandosi anche un rigore), pur palesando qualche difficoltà quando c’era da affrontare Nuamah, autore della rete dell’iniziale vantaggio, che ha rappresentato una vera spina nel fianco per la retroguardia giallorossa. La parte opposta, dove agiva Quagliata, ha visto un Catanzaro solido sia nella fase di possesso, sia in quella di non possesso. In quella porzione di campo il Catanzaro ha dominato con il suo nuovo esterno, supportato benissimo da Pontisso. I tre assist di Quagliata, tutti su azione da punizione, hanno “solo” messo in evidenza la capacità di creare tante occasioni da parte della squadra.
NON SI MOLLA DI UN CENTIMETRO
Il Catanzaro, pur con assenze pesanti, ha ancora una volta dimostrato di avere carattere e determinazione, continuando a lottare per i propri obiettivi in un campionato impegnativo. Il non mollare mai e il crederci sempre sono ormai una prerogativa consolidata dal gruppo plasmato da Caserta. Di capitan Iemmello, che potrà anche essere a volte croce, ma sempre delizia per chi mastica calcio, ne parleremo a parte in un altro pezzo. Per adesso teniamoci gli undici centri messi a segno e la sua corsa dalla panchina per abbracciare Bonini dopo la rete del 3 a 2.
Redazione 24
Foto uscatanzaro.net
Mi dicono che dalle 16,55 di ieri l’Annunziata di CS è andata in tilt causa eccessivi ricoveri per ictus.