Anche in Calabria cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. A illustrare i dati del 2004 il procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi, che ha fatto rilevare come nel 2004 ci siano state pochissime denunce di danni erariali da parte dei soggetti tenuti per legge, denunce in ritardo e quindi a rischio prescrizione, denunce anonime ed apertura di vertenze in seguito a notizie riportate dalla stampa locale.
”Nel 2004 – ha detto il procuratore – per quanto riguarda la regione Calabria sono state aperte 327 vertenze per il riconoscimento di debito, un numero particolarmente elevato, in gran parte proveniente da Comuni e da Aziende sanitarie locali, e che tra l’altro mette in luce una diffusa patologia contabile della amministrazioni locali. C’è anche da tenere presente il gran numero di ricorsi all’autorità giudiziaria da parte di privati cittadini creditori di enti locali o che hanno subito un danno – ha aggiunto – Una patologia che dà luogo a ulteriori inevitabili oneri a carico delle amministrazioni coinvolte, che si concretano in esborso di ulteriori somme sotto forma di interessi, rivalutazione monetaria e spese di giustizia che vengono a costituire un indubbio danno erariale a carico delle amministrazioni locali”.
La De Zorzi ha quindi reso noto che nello scorso anno sono state comunicate tutte le sentenze di condanna alle amministrazioni interessate e sono stati sollecitati gli enti alla loro esecuzione. ”E’ stato anche avviato un monitoraggio – ha precisato ancora- grazie al quale è stato possibbile delineare un quadro sufficientemente aggiornato della situazione dei recuperi, dal quale, peraltro, sono emerse la lentezza e la scarsa cura delle amministrazioni nell’attività di recupero e, conseguentemente, la modesta entità degli importi recuperati”.
”Nel 2004 – ha aggiunto il procuratore della Corte dei Conti della Calabria – è stato dato grande impulso all’attività di recupero, specie se si considera che negli anni precedenti non si era mai provveduto alla notifica delle sentenze di condanna. Inoltre, grazie al monitoraggio, in breve tempo sarà possibile recuperare gli importi dovuti all’erario danneggiato, oppure agire contro tutti i soggetti responsabili della mancata esecuzione”.
Per quanto riguarda l’attività giurisdizionale svolta dalla Corte dei Conti della Calabria nel 2004, il procuratore ha detto che si è registrato un calo. I giudizi in materia di responsabilità amministrativo-contabile non definiti sono 117, in crescita quindi rispetto al 2003. Le sentenze emesse sono state 50 ed i provvedimenti istruttori 63. Le condanne sono state pronunciate per ritardati pagamenti, acquisti di beni e servizi a prezzi superiori al dovuto, illecite correspensioni di emolumenti a medici di base per assistiti deceduti, illegittimi inquadramenti di personale, illegittima percezione di anticipazioni per spese di missione, per omesso versamento di proventi del Lotto. Il totale degli importi di condanna ammonta a 1.397.870,83 euro.
”Nel 2004 – ha rilevato il procuratore De Zorzi – non può non rimarcarsi l’elevato numero di sentenze assolutorie pronunciate, superiore alla media nazionale, nonché la non elevata entità degli importi di condanna”. (CNN 29.01.2005)
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