“Donne, politica e istituzioni”: si è chiusa la seconda edizione del corso di formazione allâUniversità di Catanzaro
La componente femminile è la componente più dinamica del mercato del lavoro: negli ultimi anni è cresciuto il tasso di occupazione delle donne, è cresciuto lâinserimento delle donne nelle professioni più qualificate, tuttavia ancora gli incrementi e i progressi fatti al Centro-Nord sono di gran lunga superiori rispetto a quelle del Mezzogiorno.
Questo è quanto emerso durante la giornata conclusiva del Corso “Donne Politica e Istituzioni – Percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica”, che si è chiuso questo pomeriggio all’Università di Catanzaro. Il corso, promosso dallâAteneo catanzarese con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità , è giunto, quest’anno, alla sua seconda edizione.
Durante la giornata conclusiva è intervenuta la professoressa Rita Palidda, docente di Sociologia economica presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Catania e componente del Comitato per xml:namespace prefix = st1 ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags” / la Pari Opportunità dell’Ateneo catanese, che ha esposto una relazione su “Vincoli e risorse del lavoro femminile nel Mezzogiorno d’Italia”, trattando i diversi aspetti del lavoro al femminile. Hanno partecipato allâincontro anche la professoressa Milena Rizzo, delegata del Rettore per le Pari Opportunità , e il professor Antonio Viscomi, direttore del Dipartimento di Diritto dell’Organizzazione Pubblica, Economia e Società , componenti del comitato scientifico del corso di formazione.
âLâoccupazione del Mezzogiorno è cresciuta molto poco rispetto al Centro Nord; â ha detto la professoressa Palidda – in particolare dal 1993 ad oggi â ha proseguito la Palidda – abbiamo assistito ad un forte periodo di crisi, poi ad una ripresa di tutta lâoccupazione anche di quella maschile. Tuttavia questa ripresa è stata molto forte dove lâoccupazione femminile partiva già da livelli elevati; il vero problema è che è stata molto modesta nel Mezzogiorno. Sarebbe per questo importante poter legare le tematiche delle pari opportunità con adeguate politiche di sviluppo. Le pari opportunità â ha sottolineato la professoressa Palidda – non vanno considerate un fatto marginale, al contrario lo strumento attraverso cui si può puntare allâinnovazione, alla competitività . Del resto LâUnione Europea indica nella crescita dellâoccupazione femminile proprio lo strumento attraverso cui si può innalzare il livello di occupazione globale dei paesi.Le prospettive del Sud sono legate alla capacità di agganciare le politiche territoriali di sviluppo alla valorizzazione delle risorse in campo, soprattutto le risorse femminili, in termini di lavoro qualificato. â
A conclusione dellâincontro è stato consegnato lâattestato di partecipazione a tutte le allieve che hanno compiuto lâintero percorso formativo. Hanno partecipato al corso, infatti, 86 allieve, che hanno seguito un intenso programma didattico su grandi aree tematiche riguardanti l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni parlamentari e governative italiane ed europee, le autonomie degli enti territoriali, il sistema dei partiti in Italia, la comunicazione politica.
Durante la giornata sono state premiate anche le due migliori corsiste: Luana Colacione e Anna Polito, che, a partire dal mese di gennaio 2006, verranno convocate a Roma per seguire la fase più avanzata del percorso formativo direttamente al Ministero per le Pari Opportunità .
âLâobiettivo del corso â ha evidenziato la professoressa Milena Rizzo – è proprio quello di proporre nuove strategie formative che possano fornire un nuovo modello culturale ai partiti, storicamente poco inclini ad accogliere e soprattutto promuovere le donne alla partecipazione politica. Il Comitato scientifico del corso dellâAteneo – ha proseguito la professoressa Rizzo â ha lavorato intensamente per realizzare un percorso in grado di fornire alle donne le conoscenze necessarie per entrare nelle istituzioni e partecipare alla vita politica del Paese con consapevolezza e strumenti adeguati. La formazione e la capacità di fare rete rappresentano, infatti, degli strumenti indispensabili per promuovere la partecipazione politica al femminile. Lâattenta frequenza al corso delle allieve partecipanti â ha concluso la professoressa Rizzo – è già segnale positivo dellâinteresse delle donne ad arricchire la propria preparazione e formazione per prendere parte attiva alla vita politica delle istituzioniâ.