Il settore Tributi del Comune di Catanzaro potrebbe andare presto in sofferenza per il risicato numero di dipendenti che operano nei suoi uffici. L’allarme lo lancia il consigliere comunale del gruppo misto Antonio Corsi, secondo il quale tra un paio di mesi, con il pensionamento di due lavoratori, sarà del tutto insufficiente il personale addetto a far vivere un settore determinante per l’Amministrazione.
“Non voglio né polemizzare e né cercare responsabilità – ha affermato Corsi – ma soltanto far riflettere sulla carenza di unità lavorative che riguarda quasi ogni settore di Palazzo De Nobili. Non solo la scarsità, nota, di vigili urbani, di geometri, di tecnici, ma anche questa relativa all’ufficio Tributi, quello che ha il compito di recuperare le somme dei contribuenti, garantendo i servizi essenziali per la cittadinanza e di contrastare, anche alla luce delle convenzioni stipulate con l’Agenzia delle entrate, gli evasori.
Una situazione – ha proseguito Corsi – che diverrà sempre più difficile da gestire, anche vedendo ciò che contempla l’ultima Finanziaria, la quale mette un freno al turn over nelle amministrazioni pubbliche. Allora sono due le possibilità per il futuro: chiudere i settori privi di personale o farli vivere in continua emergenza, con tutto quello che ciò potrebbe significare per i cittadini-utenti. E’ chiaro che occorre, sin da subito, trovare le giuste soluzioni con una razionalizzazione adeguata del personale, mettendo in campo – ha aggiunto – ogni iniziativa possibile per sopperire alle gravi mancanze che registriamo. Perché se è vero che il numero dei dipendenti comunali è esiguo, è anche vero che una ridistribuzione più logica degli stessi potrebbe garantire maggiore efficienza in quei compartimenti considerati cruciali per il buon funzionamento della macchina amministrativa. Che – ha concluso Corsi – non può certo incepparsi: già soffriamo la lentezza burocratica che la caratterizza, ma la paralisi totale sarebbe davvero ingiustificabile per un Comune che, è bene ricordarlo, è il capoluogo della Calabria”.