Sulla scia di Hubner e Riganò. Giorgio Corona è il capocannoniere assoluto della serie C1 dopo dieci giornate di campionato.
La sua media gol è impressionante: 10 reti in altrettante gare. Il Catanzaro, dunque, grazie alla sua vena realizzativa, parte ogni domenica dallâ 1- 0. E inseguire la Viterbese capolista, ad un solo punto dopo il successo nel posticipo di lunedì contro il Giulianova, così diventa più facile.
«Ma noi viviamo alla giornata – spiega il 29enne attaccante palermitano â siamo partiti con lâobiettivo salvezza, restiamo con i piedi per terra. Le squadre da battere sono la Viterbese, la più quadrata, ed il Crotone, che ha un grande potenziale. à stato un avvio di stagione magico per me e per la squadra. Conosco un solo modo per prolungarlo: lavorare. Il lavoro paga sempre» .
Lui ha faticato tanto per arrivare sul trono dei marcatori di C. Ha girato il Sud in lungo ed in largo.
«Ho giocato solo al Meridione, forse perchè amo il calore di questa gente. Sono juventino, ma il mio idolo in gioventù era Van Basten».
Ispirandosi allâolandese Corona comincia nel Cinisi, tra i dilettanti, nel 1992- 93, per poi trasferirsi al Milazzo nella stagione 1997- 98 segnando 19 reti, che gli valgono il trasferimento al Messina, tra i professionisti. Ma in serie C2 con i giallorossi siciliani resta solo una stagione, segnando tre reti. La fermata successiva è Tricase, ancora in C2. Le reti diventano 10, ma a fine anno fa di nuovo le valige: destinazione Campobasso. Segna 15 gol, poi, dopo un solo mese, inutilizzato, al Pescara ( C1), finisce al Giugliano, ancora in C2. Segna 13 gol e cambia di nuovo squadra: diventa il bomber del Brindisi. In Puglia, lâanno scorso, segna 20 gol e finalmente approda in C1 con lâambizioso Catanzaro.
Cambia la categoria, ma non perde il vizio di segnare. E non si ferma più. «Ho realizzato persino quattro gol di testa, non proprio la mia specialità nonostante la stazza imponente ( 190 cm per 83 kg ndr). Ma non si finisce mai di imparare, anche alla mia età » .
Câè un esempio da seguire: quello di Dario Hubner, capocannoniere del girone B di C1 alla 10 ª giornata con il Fano, nel 1991- 92, ma approdato in serie A a 30 anni, subito con grandi risultati. Non è mai troppo tardi per esibirsi sul grande palcoscenico… «Non so cosa potrei combinare in serie A o B. In serie C ho sempre fatto gol, mi piacerebbe misurarmi con questa nuova sfida. Veder comparare la mia media realizzativa con Hubner o Protti, attaccanti che hanno conquistato la classifica cannonieri nella massima serie mi lusinga, ma vado avanti per la mia strada con umiltà . Forse ci sta di più il paragone con Riganò, capocannoniere alla 10 ª giornata di C con il Taranto due anni fa, che adesso si sta prendendo grandi soddisfazioni con la Fiorentina» . E sogno per sogno è bello immaginarsi con la maglia rosanero del Palermo. « Sono stato tre mesi in prova con i rosanero, poi non se nâè fatto nulla. Mi auguro che conquistino la A» .
Intanto insegue il trono dei cannonieri: «Dovrò guardarmi da Molino, del Benevento, e dal giovane Vantaggiato, del Crotone.
Continuare a segnare con questo ritmo sarà difficile, ma proverò a battere il mio record di 20 reti» .
Lâultimo gol, quello segnato nel posticipo, lâha celebrato in modo inedito. «Ho messo il pallone sotto la maglia allâaltezza della pancia. Mia moglie Rita è incinta, volevo dedicare questa realizzazione a Giacomo, il mio secondogenito, che nascerà a fine febbraio».
A Catanzaro il gol ha il fiocco blu.
Riccardo Pratesi
CANNONIERI / DE FALCO RECORD CON 13 RETI
I cannonieri di C1 dopo la 10 ª giornata.
13 RETI
De Falco con la Triestina nel 1982- 83.
12 RETI
Bizzarri con la Spal nel 1994- 95.
11 RETI
Fiorini con il Piacenza nel 1979- 80, Protti con il Carpi nel 1993- 94, Eddy Baggio con lâAscoli nel 1999- 2000.
10 RETI
Corona con il Catanzaro nel 2003- 2004.
9 RETI
Cornacchini (Piacenza) nel 1990- 91, Di Nicola ( LâAquila) nel 2000- 01, Riganò (Taranto) 2001- 02, Myrtaj (Cesena) e Molino (Avellino) nel 2002- 03.