Apprendiamo con estrema soddisfazione che le nostre segnalazioni e richieste di sistemazione definitiva del Muraglione del San Giovanni, non sono cadute nel vuoto ma finalmente sono state prese in considerazione da qualcuno che “governa” . Immediatamente dopo la notte piccante abbiamo evidenziato il degrado dell’area non ottenendo alcuna risposta, successivamente il 18 febbraio scorso abbiamo riacceso i riflettori sulla problematica prendendo spunto anche dalle numerosissime richieste raccolte tra la gente e dalle adesioni ai gruppi nati ad hoc sui vari social-network, ed anche qui nessun esito. Siamo rimasti particolarmente sorpresi dal fatto che la stessa opera di sistemazione (ricostruzione completa o riqualificazione dell’area) non sia stata inclusa nei Pisu e la domanda che ci si pone spontaneamente è la seguente: perchè tecnici e avvocati menzionati dal consigliere Riccio per la risoluzione dalla questione, non sono stati interpellati preventivamente al fine di inserire l’opera nei Fondi Pisu? Siamo coscienti che la competenza in merito all’opera spetti alla Sovrintendenza ai Beni Culturali che ha sede a Cosenza, ma siamo ugualmente certi che si sarebbe potuto fare di più per incentivare l’intervento sull’area. Ci auguriamo che l’intervento da noi più volte richiesto sia ad una svolta. Come Movimento per le autonomie continueremo a spronare i nostri amministratori affinché le promesse non cadano nel dimenticatoio. Il capoluogo di regione ha bisogno di una rinascita, e se tale rinascita può partire dal vanto monumentale o dal ripristino meramente estetico di luoghi che rappresentano il biglietto da visita principale, bisogna darsi una mossa in quanto si è perso già troppo tempo.
Armando Conforto
Commissario cittadino giovanile MpA