“Senza retorica, posso attestare la piena consapevolezza del ministro e di tutto il Viminale della generosità e dell’importanza del vostro lavoro. Per i Poliziotti la ‘partita doppia’ non esiste, voi conoscete solo la voce del ‘dare’, e sappiate che da parte dello Stato c’è gratitudine e grande rispetto”. E’ quanto ha detto Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato all’Interno, nell’ambito del Convegno nazionale del Coisp, Sindacato indipendente di Polizia.
“In ventiquattro ore – ha detto il Sottosegretario – abbiamo registrato eventi particolarmente positivi che riguardano la ‘ndrangheta e la sicurezza. Ieri il Consiglio dei ministri a Reggio, poi, la due giorni del Consiglio nazionale del Coisp, ed anche Confindustria che ha rilanciato l’obbligo di denuncia dell’illegalità che soffoca ogni sviluppo. E’ una cosa bella e positiva. Mi pare che testimoni quale attenzione ci sia per questo territorio e per queste tematiche. Lo dico perché anche le questioni che interessano i Corpi di polizia vanno inquadrate nel contesto dello sforzo che si sta facendo nella lotta alla criminalità. Tale lotta è come la difesa di un condominio, la cosa più pericolosa è il marcio che sta nei piani interrati, quello che tratta gli affari, gli appalti, l’economia, quello che si inserisce nelle fondamenta e provoca lo sbriciolamento di quell’edificio”. “Da parte del Governo – ha aggiunto Mantovano – l’azione di contrasto alla criminalità si è concretizzata nell’adozione di tutta una serie di misure, di cui vorrei citare quella che consente l’aggressione ai patrimoni della criminalità attraverso sequestri e confische”. Il sottosegretario ha ricordato i 7 miliardi e mezzo di beni sequestrati ed i 2 miliardi di beni confiscati in un anno, evidenziando che “dalle risorse immediatamente monetizzabili, è nato il ‘Fondo unico giustizia’ (ultima stima 1 miliardo e 600 mila euro). Sono risorse – ha spiegato – che permettono, sia pure in parte, di colmare i ritardi che si sono registrati per via della crisi. Ieri a Reggio Calabria sono state assunte delle decisioni importanti, quella immediatamente operativa è l’istituzione dell’‘Agenzia internazionale per i beni sequestrati’, che servirà ad evitare il deterioramento e la dispersione dei beni e la loro immediata utilizzazione, poiché la norma prevede l’immediata fruizione dei beni fungibili sequestrati”. Passando poi ai tre grandi temi in discussione, citati in precedenza dal Segretario Generale del Coisp Franco Maccari, Mantovano ha iniziato dal rinnovo contrattuale, ammettendo che “è vero che c’è ritardo, ma in qualche misura esso è stato concordato, perché vi è stato un discorso responsabilmente accettato tra ministro e sindacati di attendere le risorse necessarie per andare oltre i 47 euro di aumento già disponibili. Lo sforzo è in atto – ha garantito il Sottosegretario -, ed è nella direzione di cercare di superare la difficoltà del reperimento delle risorse. Dal 2010 comunque riprende il turn over, e tenteremo di rimetterci in pari con l’annualità in corso, prima di affrontare il problema del pregresso”.
Quanto alla questione della razionalizzazione dei presidi, Mantovano ha dimostrato di condividerne la necessità, ma ha ricordato con grande forza che “non è affatto facile come qualcuno potrebbe pensare, perché ogni volta che si mette mano ai presidi esistenti si scatenano le resistenze e le reazioni di chi vive su quel territorio”.
Ultimo, ma non meno importante, il Sottosegretario ha trattato la questione del riordino: “La difficoltà maggiore – ha detto Mantovano – è che c’è un unico comparto Sicurezza-Difesa. Sono due realtà ciascuna con esigenze proprie, e dunque delle due l’una: o immaginiamo una separazione dei due comparti – ha spiegato scatenando l’applauso della sala -, oppure, volendo arrivare a un riordino in tempi accettabili e con i mezzi che abbiamo, dobbiamo prendere atto che questo non è il riordino della Polizia di Stato, ma di tutte le Forze di Polizia. E quindi è inevitabile che qualcuno ceda qualcosa”.
“Tutte queste – ha concluso – sono voci impegnative, nelle quali il confronto ed il rispetto sono indispensabili, e che non ci devono vedere parti contrapposte di un tavolo, ma parti di uno stesso esercito che punti a raggiungere il risultato nella maniera migliore”.