E’ il tema di un convegno organizzato dall’Associazione Provveditori Economi della Calabria, con il patrocinio della presidenza della Regione Calabria, dell’assessorato alla salute, della Provincia di Catanzaro, del Comune di Catanzaro, dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria , dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, dell’Università Magna Grascia di Catanzaro e della Camera di Commercio di Catanzaro. Per tre giorni, dall’11 al 13 giugno prossimi, esperti, studiosi, provveditori economi della Calabria e di altre regioni d’Italia si ritroveranno nell’Hotel Villaggio Guglielmo di Copanello, di alcuni aspetti legati, appunto, alla gestione del sistema sanitario. Anche perché spiega Aldo Corea, presidente Apec, già dirigente dell’Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciacco, “negli ultimi anni abbiamo assistito ad una notevole produzione legislativa e regolamentare nazionale e regionale sia in materia di organizzazione nell’ambito sanitario sia in materia di appalti. Ciò – spiega Corea – ha comportato a livello regionale sistemi sanitari diversi in base alle varie esigenze e necessità territoriali, dando corpo ad un sistema federale della sanità, che non poteva non incidere su molti processi operativi e sul ruolo delle varie figure professionali attive nel mondo sanitario. Si pensi al Codice De Lise ed alle sue innovazioni nei processi di approvvigionamenti e forniture (accordo quadro, dialogo competitivo, RUP ecc), alla centralizzazione degli acquisti ed alle varie forme di aggregazione della domanda, ed infine alle gare on line”. Al convegno prenderanno parte esperti, tecnici della materia ed il presidente emerito dalla Corte Costituzionale, Annibali Marini, che terra una lettura magistrale sul tema “etica e medicina”. Ecco perché spiega ancora Corea, “diventa importante, in questo contesto, l’approccio al cambiamento, dal momento che per le persone il cambiamento può rappresentare una opportunità o un pericolo. E’ diverso – aggiunge – l’atteggiamento, perché nel primo caso la persona lo considera come una occasione per migliorare, per generare nuovi rapporti e lo vive con passione, quasi come una sfida, nel secondo caso il cambiamento è visto come un pericolo, come qualcosa di negativo da evitare. Peraltro nessun dirigente sia amministrativo, sia sanitario o tecnico può pensare di aggredire il presente ed il futuro con gli strumenti del passato”. A giudizio del presidente dell’Apec “diventa necessario ed indispensabile dare risposte concrete ai vari problemi e criticità che tali innovazioni comportano sul piano pratico ed operativo, coinvolgendo tutte le figure professionali (provveditore, medico, farmacista) che intervengono nella programmazione degli acquisti e nelle relative procedure amministrative, avendo presente l’obiettivo fondamentale che è quello di qualificare l’acquisizione di beni e servizi per migliorare la qualità dell’assistenza e razionalizzare la spesa. Altro tema attuale e importante che comporta cambiamenti gestionali “è quello della sicurezza e della qualità delle prestazioni sanitarie”, aggiunge Corea sottolineando che “si cerca un equilibrio possibile tra la domanda dei cittadini – consumatori, sempre più esigenti, e dinamiche economico – finanziarie non affrontabili con misure miopi quali il trasferimento dei rischi o il mero contenimento della spesa pubblica”. In questo contesto, commenta Corea, “si inserisce il tema del Risk Management che prevede un intervento organizzato e consapevole, sistemico e continuo, che combini attività e decisioni di natura strategica, ad una fase di gestione operativa, nonché azioni, strumenti e metodologie, il tutto finalizzato alla riduzione della tipologia dei rischi che comportano conseguenze negative all’organizzazione sanitaria”. Infine per Corea “la formazione, l’informazione, l’aggiornamento ed il dibattito costituiscono un concreto contributo ad un approccio consapevole del cambiamento nel sistema sanitario e negli appalti ed alla soluzione del problema della qualificazione e razionalizzazione della spesa sanitaria utilizzando i nuovi strumenti innovativi e garantire, nel contempo, la qualità e la sicurezza delle prestazioni sanitarie”.