Sono state eseguite alcune perquisizioni questa mattina nel campo rom di contrada Scordovillo, a Lamezia Terme. Nei giorni scorsi durante una sparatoria e’ rimasta ferita la piccola Maria Antonietta di nove anni. I carabinieri, coordinati dalla Procura lametina, sono alla ricerca di elementi utili alle indagini. Si sta lavorando per ricostruire la causa dei contrasti che hanno portato alla sparatoria.
”Niente, non parlano”. Cosi’ il procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, commenta l’esito dell’audizione di due ragazzine rom che questo pomeriggio sono state portate negli uffici giudiziari per essere sentite come testimoni in merito alla sparatoria in cui e’ rimasta ferita una bambina di nove anni. Non si riesce ancora ad abbattere il muro di omerta’ che sta avvolgendo quanto accaduto nel campo nomadi di contrada Scordovillo.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini le due bambine si trovavano insieme alla piccola Maria Antonietta al momento della sparatoria, ma non hanno voluto confermare ne’ smentire nemmeno questa circostanza davanti agli inquirenti. ”Comunque andiamo avanti”, ha concluso fiducioso il procuratore Vitello.
La bambina di 9 anni ferita nei giorni scorsi con due colpi di pistola, si e’ risvegliata dal coma nell’ospedale Cannizzaro di Catania dove e’ ricoverata. La piccola che si trova nel reparto di rianimazione, e’ assistita dai medici che hanno notato ”miglioramenti clinici”. La prognosi rimane comunque riservata.