Ventuno assoluzioni e una sola condanna. Si chiude così “Contrattopoli”, la spinosa vicenda giudiziaria successiva al fallimento del Football Club Catanzaro al termine della stagione sportiva 2010/2011.
Non ha retto il quadro accusatorio della Procura davanti al verdetto deI tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto da Alessandro Bravin.
Solo l’ex dirigente della società Antonio Aiello è stato condannato a 2 anni di reclusione, con pena sospesa e due anni di interdizione dall’attività imprenditoriale e risarcimento spese alla curatela(il pm ha chiesto 7 anni di reclusione).
Assolti perché il fatto non sussiste il procuratore speciale Filippo Catalano (il pm ha chiesto 7 anni di reclusione ), l’amministratore unico Pasquale Bove, (il pm 6 anni di reclusione), l’ex procuratore speciale Giuseppe Soluri, oggi presidente dell’Ordine dei giornalisti (il pm ha invocato 4 anni di reclusione). Scagionati da tutte le accuse gli ex giocatori giallorossi Francesco Corapi (il pm ha chiesto4 anni), Ivano Ciano (il pm ha chiesto 4 anni), Alessandro Bruno (il pm ha chiesto 4 anni), Ciro De Franco (il pm ha chiesto 4 anni), Giuseppe Benincasa (il pm ha chiesto 4 anni), Antonio Montella (il pm ha chiesto 4 anni), Manolo Mosciaro (il pm ha chiesto 4 anni), Roberto Mancinelli (il pm ha chiesto 4 anni), Alessandro Vono (il pm ha chiesto 4 anni), Davide Lodi (il pm ha chiesto 4 anni), Roberto Di Maio (il pm ha chiesto 4 anni), Stefano Di Cuonzo (il pm ha chiesto 4 anni), Giovan Giuseppe Di Meglio (il pm ha chiesto 4 anni).
Assolti, inoltre, l’ ex mister Marcelo Josè Ferriera (il pm ha chiesto 4 anni), noto come Ze Maria, l’ex vice allenatore Vito Filippo Di Pierro ( il pm ha chiesto 4 anni), Izia Mabundu Ngadrira (il pm ha chiesto 4 anni), per Juan Josè Martinez (il pm ha chiesto 4 anni) l’ex direttore sportivo Claudio Mpasinkatu Kemalandu, conosciuto come Malù, attuale opinionista, (il pm ha chiesto 4 anni).
Per tutti l’accusa a vario titolo è di bancarotta fraudolenta in concorso.