Daniele Rossi, 37 anni, è il nuovo Presidente degli Industriali della provincia di Catanzaro. Ad eleggerlo è stata l’assemblea generale dei soci di Confindustria, partecipata e rappresentativa, che ha sancito la sua elezione con una unanime percentuale di consenso. Daniele Rossi, rappresentante del Gruppo Guglielmo (Guglielmo spa, Movital Hotel Spa), storica ed importante realtà aziendale calabrese, vanta, nonostante la giovane età, una lunga ed intensa esperienza nel sistema associativo: attuale Vice Presidente di Confindustria Catanzaro e Presidente della Sezione Turismo, già Presidente provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori, membro del Comitato Centrale e, nel 2009, Delegato del Comitato Interregionale del Mezzogiorno G.I., Consigliere della Camera di Commercio di Catanzaro e Presidente del CdA Comalca.
Il neo Presidente Rossi, come prevedibile, non è riuscito a mascherare la sua felicità e la forte partecipazione emotiva, con un ricordo indelebile al nonno Guglielmo, per essere stato eletto nella Sala Convegni di Confindustria, gremita in ordine di posto e partecipata da tanti colleghi giovani e meno giovani, intitolata all’ indimenticato Guglielmo Papaleo, ricorrendo, peraltro, nei giorni precedenti il decennale dalla sua scomparsa.
“Un particolare saluto lo rivolgo, ha dichiarato Rossi, al neo eletto componente di Giunta di Confindustria Nazionale, Aldo Ferrara al quale mi legano sentimenti di profonda stima ed amicizia e che, sono certo, sarà sempre al nostro fianco nelle iniziative che porteremo avanti. Voglio un’Associazione unita e coesa, che discuta dei temi del giorno in agenda, che stia sui problemi dell’aziende, che non si faccia illudere e condizionare da annunci e proclami vuoti e fine a se stessi. Coloro che vogliono collaborare con noi devono porsi nella direzione del pragmatismo e con comportamenti orientati al risultato nei tempi brevi. Non saremo disposti a firmare cambiali in bianco. Non v’è dubbio che diverse ed impegnative saranno le problematiche che, nel corso di questo quadriennio, ci troveremo ad affrontare, saremmo ingenui se pensassimo di poterle risolvere da soli, saremmo colpevoli, però, se non le affrontassimo con impegno, responsabilità e tempestività”.
“Io, ha sottolineato Rossi durante l’assemblea, ci sarò in ogni battaglia, da uomo libero e senza condizionamenti, ma, nello stesso tempo, sono chiaro, pretenderò, al di là delle promesse e degli slogan, da tutti voi colleghi, lealtà e coerenza di impegno concreto sulle varie questioni. Ritengo, in premessa, molto significativo, ha evidenziato Rossi, ricordare, in questa, per me, meravigliosa giornata, tutti quegli imprenditori che nel corso degli ultimi due anni hanno perso la vita, suicidandosi, ritenendo, ingiustamente, di aver perso, insieme alla propria impresa, anche la dignità e l’onore. È inutile nascondere ciò che è evidente a tutti noi. Se la situazione economica nazionale è molto difficile, nel nostro territorio, ha continuato Rossi, è drammatica. Alle difficoltà comuni, aggiungiamo, purtroppo: contenuta capacità innovativa, difficoltà di creare ricchezza, ruolo preponderante della P.A., difficoltà del mercato del lavoro, deficit infrastrutturale, modesta internazionalizzazione, difficile rapporto con il mondo delle banche.
Nella piena e responsabile consapevolezza che soltanto marginalmente potremo incidere sulla crisi, come già ribadito dal Presidente Squinzi e con la certezza di non avere la bacchetta magica, credo necessario cercare, comunque, intervenire concentrando le azioni di Confindustria Catanzaro su poche priorità e puntando sulle cose positive del territorio, che sono molte, anche se in molti casi inespresse, ragionando finalmente in maniera sistematica, nell’esclusivo interesse dell’intera comunità. Pretenderemo, pertanto, ha sottolineato Rossi, dalla Pubblica Amministrazione efficienza, efficacia ed imparzialità. Non possiamo più accettare iter burocratici interminabili ed azioni dilatorie. Vogliamo risposte e semplificazioni, nel pieno rispetto della legge, e le vogliamo in tempi certi e brevi. Continueremo a dialogare con la politica, ma senza sconti e rendite di posizioni. Sono terminati tutti i crediti, il tempo è ormai scaduto.
È necessario intervenire sulle emergenze, ma è, altrettanto, inevitabile, pretendere una politica lungimirante che progetti per gli anni a venire. Che ci dia una visione strategica, una prospettiva, un futuro, una speranza. Non accetteremo più compromessi. È l’intera tenuta di un sistema produttivo ad essere a rischio. Il territorio si aspetta da noi fatti concreti. Sarebbe colpevole non rivendicare con forza il ruolo centrale del mondo dell’impresa, portando nelle sedi istituzionali il nostro consueto impegno e contributo di competenza con rinnovato vigore”.