La conferenza dei servizi fissata per mercoledì 9 presso la sala giunta della casa comunale di Catanzaro è un importantissimo segnale che palesa la perentorietà con cui il governo cittadino intende definire la vicenda delle cosiddette lottizzazioni di Giovino.
Poco meno di un mese fa il TAR Calabria ha di fatto espresso una sentenza che si allinea con la storica decisione del civico consesso attraverso la quale quelle lottizzazioni (approvate sul finire della precedente amministrazione comunale) furono bocciate perché non considerate – a ragione – portatrici di interesse collettivo e sociale pur insistendo sull’ultimo tratto di spiaggia rimasto a disposizione di una città di mare, qual è Catanzaro, che però del mare non ha ancora sfruttato le potenzialità. In quest’ottica va vista indubbiamente la scelta politica, assai lungimirante, del sindaco Olivo e di chi questa battaglia l’ha appassionatamente intrapresa e portata avanti senza cedere a pressioni. L’ultimo tratto di spiaggia su cui la città poteva costruire il proprio futuro turistico rischiava di essere devastato dalla costruzione di circa 700 villette, la cui parte maggiore non risultava essere a servizio della città per quanto attiene alla sua vocazione turistica. Da qui sono nate le legittime prese di posizione. E da qui è partita la battaglia per difendere il territorio e puntare sulla sua valorizzazione piena e vera.
E’ condivisibile l’idea lanciata da chi sogna, su questo versante litoraneo, di costruire ex novo un quartiere turistico moderno e sostenibile con il bellissimo ambiente. Il mare ed un’ampia spiaggia assieme alla pineta e ad un comprensorio tuttora vergine non possono che essere “sfruttati” con responsabilità. In quest’ottica occorre essere severi e il Comune ha fatto bene ad esercitare le sue prerogative di massima autorità in termini di governo del territorio.
Poco meno di un mese fa il TAR Calabria ha di fatto espresso una sentenza che si allinea con la storica decisione del civico consesso attraverso la quale quelle lottizzazioni (approvate sul finire della precedente amministrazione comunale) furono bocciate perché non considerate – a ragione – portatrici di interesse collettivo e sociale pur insistendo sull’ultimo tratto di spiaggia rimasto a disposizione di una città di mare, qual è Catanzaro, che però del mare non ha ancora sfruttato le potenzialità. In quest’ottica va vista indubbiamente la scelta politica, assai lungimirante, del sindaco Olivo e di chi questa battaglia l’ha appassionatamente intrapresa e portata avanti senza cedere a pressioni. L’ultimo tratto di spiaggia su cui la città poteva costruire il proprio futuro turistico rischiava di essere devastato dalla costruzione di circa 700 villette, la cui parte maggiore non risultava essere a servizio della città per quanto attiene alla sua vocazione turistica. Da qui sono nate le legittime prese di posizione. E da qui è partita la battaglia per difendere il territorio e puntare sulla sua valorizzazione piena e vera.
E’ condivisibile l’idea lanciata da chi sogna, su questo versante litoraneo, di costruire ex novo un quartiere turistico moderno e sostenibile con il bellissimo ambiente. Il mare ed un’ampia spiaggia assieme alla pineta e ad un comprensorio tuttora vergine non possono che essere “sfruttati” con responsabilità. In quest’ottica occorre essere severi e il Comune ha fatto bene ad esercitare le sue prerogative di massima autorità in termini di governo del territorio.
La conferenza dei servizi convocata nei prossimi giorni è un punto importante di questa vicenda in quanto, dopo la storica bocciatura delle lottizzazioni in consiglio comunale e dopo la giusta sentenza del TAR Calabria, l’amministrazione comunale deve urgentemente predisporre tutto quanto occorra per addivenire in tempi brevi alla proposizione di un’idea-progetto sostenibile. Noi auspichiamo innanzitutto e sopra ogni cosa che venga realizzata una strada immediatamente a monte della pineta e che tale strada sia concepita secondo criteri moderni, cioè che sia ampia, che sia alberata, che sia elegante, che sia dritta e che giunga fino all’Alli in modo tale da poter delimitare fisicamente il “concetto” urbanistico che si vuole perseguire. Ciò facendo, sarà data immediata visibilità della entità dell’intervento previsto e l’esecutivo Olivo potrà dare un altro importante segnale sull’intera vicenda. Progettata tale strada, va da sé che a monte di questa dovranno essere previsti alberghi, e tutto quanto servirà per parlare concretamente di turismo. Infine, sembra condivisibile il timore di chi pensa che realizzare villaggi turistici possa compromettere l’integrazione col resto della città, per la natura stessa dei villaggi che si rappresentano quasi sempre come entità chiuse a sé stesse. Speriamo che la conferenza dei servizi dipani questi dubbi e predisponga l’indirizzo urbanistico-turistico più idoneo.
Associazione Culturale “NuovaMente”
