Ieri, lunedì 15 febbraio, all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro, il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, ha consegnato a 10 giovani detenuti gli attestati formativi di frequenza ai Corsi propedeutici per pizzaiolo realizzati all’interno della struttura penitenziaria a partire dal mese di gennaio ultimo scorso.
I corsi, finanziati ancora una volta dalla Camera di Commercio, sono stati svolti in collaborazione con il presidente della CICAS di Catanzaro Giorgio Ventura e coordinati dal maestro pizzaiolo Salvatore Megna, presenti alla manifestazione assieme al Presidente del Tribunale per i Minorenni, Dott. Luciano Trovato, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro Dott. Beniamino Calabrese, al Dirigente del Centro di Giustizia Minorile, Dott. Angelo Meli e al Dott. Domenico Blasco, Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro.
I percorsi formativi, fortemente sostenuti e portati avanti all’interno della struttura penitenziaria di Via Paglia dal Presidente Abramo e dall’ente camerale fin dal 2007, hanno consentito ad altri giovani detenuti di acquisire abilità professionali nello specifico settore, che saranno successivamente potenziate attraverso appositi stages di perfezionamento, grazie alle quali potrà essere favorito il loro reinserimento socio-lavorativo, come già accaduto per quei giovani che negli anni trascorsi, durante il periodo di detenzione, avevano avuto l’opportunità di frequentare analoghe iniziative.
La sinergia tra Ente camerale e struttura penitenziaria minorile prosegue pertanto in direzione di quel solidale atto di sensibilità esercitato dal direttore dell’Istituto, Dott. Francesco Pellegrino, a favore di una fascia socialmente disagiata composta da minori detenuti.
Un’attività promozionale che consiste in un’offerta formativa concreta e che ha come scopo finale il conseguimento di qualifiche professionali molto ricercate sul mercato del lavoro: un metodo, questo, di affrontare correttamente e in modo compiuto, attraverso un valido sistema di rete, il sempre più delicato tema del disagio e della delinquenza minorile.