L’armata
Un’autentica “armata brancaleone”. Con l’adesione dell’assessore Roberto Talarico al partito di Fini (candidato solo pochi mesi fa con il Partito Democratico, ma presente alla convention di Perugia di Futuro e Libertà), il sindaco Olivo galleggia ora con una giunta non solo senza maggioranza consiliare, ma che vede i comunisti di Rifondazione sedere accanto ai seguaci del “camerata” Fini. Cosa non si farebbe per conservare la poltrona !
Un’ammucchiata senza pudore, poggiata solo sulla conservazione del potere in questi pochi mesi che ci separano dal voto.
Tutto questo avviene mentre la città sta sprofondando in una crisi che non ha precedenti, con i problemi che scoppiano da tutte le parti, senza una bussola, in balia delle risse e delle divisioni in casa del Partito Democratico.
La giunta “destra-sinistra” capeggiata dal sindaco Olivo sta portando Catanzaro allo sbando: basti pensare ai rilievi fatti all’amministrazione comunale dalla Corte dei Conti ed agli esiti negativi dei ricorsi giudiziari, nonché alle società partecipate che sono sull’orlo del fallimento, alla spazzatura che invade i quartieri, alla raccolta differenziata che è a corrente alternata, non si fanno nemmeno le manutenzioni più urgenti. Non esiste un disegno di sviluppo e gli assessori navigano a vista.
La gente è stufa e forse avremmo fatto meglio a staccare la spina invece di consentire questo vivacchiare. Per fortuna tra pochi mesi i cittadini avranno la possibilità di mandare a casa i protagonisti di questa fallimentare esperienza che si sta consumando senza dignità alcuna.
Coordinamento Cittadino PdL
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Loiero: si, no, nì, ma a Catanzaro, ad oggi, l’unica trattativa è con Traversa.
Oggi entra, domani no, dopodomani nì. Sembra non arrivi mai a conclusione il telefilm che vede protagonista l’ex governatore della Calabria e l’MpA. Di fiction parliamo proprio perché da diverso tempo qualcuno utilizza con troppa semplicità e poco rispetto il nome del Movimento per le autonomie del Presidente Lombardo. In essere nessuna corte spietata, nessuna proposta shock. Le porte del partito, come è normale che sia, sono aperte a tutte le persone e a tutte le forze territoriali, soprattutto se gradite al Segretario Nazionale e ai referenti locali. Il punto fermo resta comunque uno, il leader esiste e si chiama Raffaele Lombardo, che è e rimarrà segretario del movimento per lungo tempo.
Le grandi operazioni, se cosi possiamo definirle , i grandi ingressi, non avvengono certamente con molta pubblicità e nella maggior parte dei casi si rendono di dominio pubblico solo a conclusione delle trattative. Oggi quello che accade è qualcosa di diverso, il sentore è quello di un uso spropositato dei media per motivazioni poco chiare, di certo non coincidenti con quelli esplicati nei vari passaggi pubblici. Troppo strano il susseguirsi di voci in maniera ravvicinata e soprattutto il contenuto delle stesse.
Nella città di Catanzaro, fulcro dell’attività politica regionale, i contatti con esponenti di altri schieramenti sono continui e amichevoli, non solo per l’MpA, ma ciò non vuol dire che un caffé preso in maniera appartata o una discussione riservata sia il preludio per un ingresso all’interno del Movimento. E’ giusto quindi dire che ad oggi questo fiume di parole non ha alcun fondamento.
Cambiando argomento, altra precisazione che ritengo doverosa fare riguarda le prossime amministrative nella città capoluogo di regione. Sottolineo come nessuno, e dico nessuno, all’interno della struttura locale ha avuto incontri con argomento “elezioni comunali”. Il sottoscritto, unico delegato ad oggi per tale scopo dalla classe dirigente del Movimento, conferma che vi è una sola trattativa in essere ed è quella con il candidato a Sindaco Traversa, perciò ogni notizia non confermata a mezzo comunicato stampa dal Movimento stesso, di incontri e riunioni su l’argomento già citato, è da ritenersi priva di fondamento.
Carmine Gallippi – Commissario Provinciale MPA
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Nasce a Catanzaro il circolo dei giovani “finiani” Generazione Giovani.
L’entusiasmo che è palpabile attorno al movimento di Gianfranco Fini, Futuro e Libertà per l’Italia, tra l’altro fortemente aumentato dopo la convention nazionale di Perugia, si diffonde anche a Catanzaro dove continua la strutturazione del nuovo soggetto politico. Infatti dopo la costituzione di numerosi circoli e la costituzione anche del gruppo consiliare al Comune, sotto l’attenta guida di Aldo Costa, ha visto la luce a Catanzaro anche il circolo che raggruppa il movimento giovanile di Futuro e Libertà, che è stato battezzato con il nome di Generazione Giovani, e che sarà guidato provvisoriamente, fino al congresso organizzativo di metà gennaio a Milano, da Marika Cosentino.
“Generazione Giovani – dice Marika Cosentino – vuole rappresentare un polo politico culturale aggregante per i ragazzi over 30, che vogliono riscoprire l’entusiasmo di mettersi in gioco attraverso una comunità giovanile di riferimento, una comunità che guarda oltre i vecchi e insensati schematismi ideologici del secolo scorso. Generazione Giovani – continua Marika Cosentino – vuole ridare futuro e speranza ai ragazzi che vogliono impegnarsi in politica per riscoprire il gusto di sognare una società migliore e di impegnarsi liberamente per la risoluzione dei problemi reali del territorio e non, come capita ormai in tutti i movimenti giovanili dei partiti tradizionali, diventare uno strumento carrieristico e privo di ogni slancio ideale e passionale. I giovani finiani catanzaresi – conclude Marika Cosentino – lavoreranno a livello locale per ridurre la distanza che si è frapposta tra le nuove generazioni e la politica sempre più incapace di dare voce ma soprattutto ascolto ai ragazzi che sono i veri portatori delle istanze per il futuro del nostro Paese. Ringrazio i giovani che mi hanno manifestato piena fiducia nonché l’onorevole Angela Napoli che, nelle diverse occasioni cui ho avuto modo di incontrarla, mi ha incoraggiato a impegnarmi in politica con disinteressato impegno.”
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Testo integrale della dichiarazione diramata dal responsabile politiche sindacali di palazzo de Nobili , Vittorio Todaro
“Rileggendo, per vecchia mia deformazione, la lectio magistralis svolta dal Governatore Mario Draghi venerdì 5 novembre all’Università di Ancona, lezione che per il momento in cui cade rappresenta una vera e propria piattaforma di Governo, ho colto delle affermazioni che danno ad alcune scelte fatte dall’Amministrazione Olivo un significato di prospettiva e un valore di strategia.
Il ragionamento del Governatore è molto semplice e lineare: alla crisi stiamo resistendo attraverso la ricchezza accumulata nel passato; la ricchezza accumulata è frutto di azioni e decisioni passate; il PIL legato alla produttività (cioè la crescita possibile futura) è frutto di azioni e decisioni prese guardando al futuro. Come si può avere “crescita” nel prossimo futuro se i fattori che fanno il futuro: giovani, scuola competitiva, ricerca scientifica sono completamente abbandonati e disinvestiti? Ma dice di più: andiamo verso un modello sociale fondato sulla precarietà, nella illusione che la precarietà garantisca flessibilità e produttività. Questa è una scelta di decadenza. Il suo pensiero è chiaro: “Senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari s’indebolisce l’accumulazione di capitale umano specifico, con effetti alla lunga negativi su produttività esistente e profittabilità.
Il gap causato dai marcati dualismi tra precari e stabili, e, dal sistema delle imprese caratterizzato da dimensioni troppo ridotte che non consente la necessaria innovazione del prodotto. Insomma più stabilità di lavoro, più uguaglianza, più coesione sociale porta più produttività. Occorre un’idea di società solidale per avere un sistema più competitivo. In questo quadro la scelta dell’Amministrazione Olivo di stabilizzare i precari, tutti i precari (più di 150) non è assistenzialismo, né ha solo un valore sociale, un semplice contributo alla tenuta della coesione sociale, ma acquista un valore di prospettiva, di contributo alla crescita della collettività del sistema pubblico e dei servizi, valore di cui tutti i soggetti che interagiscono dovrebbero rendersi conto, al fine di coordinare gli sforzi, e valorizzare le professionalità, i contributi specifici, in direzione di un miglioramento dei servizi erogati”
(cn)
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Cn 2 – CIMINO “ SALVARE IL CATANZARO CALCIO ED EVITARE UMILIAZIONI ALLA CITTA’
Testo della dichiarazione diramata dal consigliere comunale, Franco Cimino
“Ora basta. E’ troppo. La crisi societaria e quella tecnica si sopportano. Non è la fine del mondo se una squadra cade nell’inferno. Si può rinascere. E crescere. Ma quanto sta avvenendo intorno alla Fc Catanzaro arreca danno all’immagine della Città, di cui il calcio ha sempre rappresentato un simbolo positivo. Il Comune ha fatto molto per salvarla. Talvolta anche sbagliando, quando si è fatto condizionare dagli impulsi “tifosistici” di qualcuno al suo interno. E’ però si è dato alla causa del Catanzaro, sopportando anche economicamente il peso dell’indifferenza di politici e imprenditori, a cui la Città ha dato invece tanto. Il Comune ha speso tempo, fatica e denaro. Tanto denaro. Se per i primi due nulla si può rivendicare, per i soldi spesi qualcosa si ha da pretendere. Questi non sono stati buttati nella spazzatura. Servivano per assestare una società nella sua fase di passaggio. Che fine hanno fatto ? Che fine ha fatto la società di scopo Tribuna Gianna ? Senza più soldi come può sopportare quel suo essere il quarantasei per cento del capitale sociale ? Vorrebbe uscirsene e sciogliersi, ma come può farlo in assenza di una definitiva soluzione del problema societario ? E’ evidente che bisogna ripristinare gli ambiti di autonomia tra politica e calcio professionistico; tra enti locali e società per azioni. Più evidente è che debba concludersi la fase di assistenza al mondo delle società di calcio da parte degli enti pubblici. E che mai più un euro debba andare a quel settore, che deve invece sostenersi con il capitale privato, la vendita dei biglietti, la pubblicità e il marketing. Ma oggi l’Amministrazione comunale deve completare l’opera di eccezionale intervento sulla crisi della gloriosa società sportiva. Per impedire che un fallimento, forse anche pilotato, costituisca un’onta per il Capoluogo di Regione, che potrebbe vedere definitivamente sparire dal suo perimetro urbano il calcio professionistico. Fa rabbia per noi stessi, mentre procura piacere al nostro cuore di calabresi, vedere che la Vigor Lamezia, la Vibonese, il Cosenza, il Crotone, la gloriosa Reggina, vadano a gonfie vele, avendo superato crisi ben più pesanti di quelle del Catanzaro. Fa rabbia che il Catanzaro lo si lasci in una lenta dolorosa agonia. Tutto ciò non è giustificabile. Tanto disimpegno e distrazione non sono tollerabili. Tutti sono spariti e nessuno più si fa vivo. Duole che si cerchi altrove il socio-garibaldino che non si trova in quella parte di Città che di certo non soffre miseria. Viene il dubbio che si voglia lasciare il Capoluogo di Regione nella più totale sofferenza, per giochini politici consumati sotterraneamente da quanti ritengono di accrescere le proprie e più varie fortune sulle rovine e sulle sfortune di tutta la Città. Il peggio, è anticamente risaputo, costruisce nuovi eroi. Se poi c’è chi pensa che una società, che si sarebbe potuta salvare e ricostruire partendo dalla Prima divisione, la si possa ricevere in regalo o a quattro lire, si compie un errore grossolano e una piccola vigliaccata. C’è uno spirito anti-catanzarese che si sta sottilmente diffondendo in alcuni ambiti sociali, che pure altrove e in altro modo, hanno saputo dispiegare il proprio ingegno e la propria capacità salvifica. Capisco l’amarezza del Sindaco, lasciato completamente solo anche da Provincia e Regione che avevano assicurato contributi finora non arrivati. Ma tocca ancora al Primo cittadino, e in questo senso lo sollecito, e a tutti noi, riprendere in mano la situazione per cercare nuove vie alla salvezza. Non soltanto di una squadra di calcio, ma di un patrimonio sportivo e sociale, di cui la Città davvero non può fare a meno.”
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CATANZARO JAZZ FESTXIV edizione CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA’ convocata per domani martedì 9 novembre alle ore 11 presso il Museo MARCA,via Turco, 63 – Catanzar, la conferenza stampa di presentazione della XIV edizionedel Catanzaro Jazz Fest.Interverranno:Wanda Ferro, presidente dell’Amministrazione Provinciale di CatanzaroRosario Olivo, sindaco di CatanzaroTonino Argirò, vicesindaco e Assessore alla CulturaDanilo Gatto, assessore alla Pubblica IstruzioneFrancesco Panaro, direttore artistico CJFRoberta Giuditta, legale rappresentante Cooperativa Atlantide
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Incontro pubblico:
“Prima Colazione e i Prodotti Tipici Calabresi”
Interventi programmati di: Nuccio Caffo, Andrea Abramo, Fortunato Amarelli, Pierluigi Balzano, Paolo Falzea, Mario Romano, Rocco Colacchio, Santo Frascati, Domenico Monardo, Pino Orrico, Gianfranco Scarfone, Piero Tassone, Massimo Tigani Sava.
Conclude l’on. Antonio Caridi, Assessore regionale alle Attività Produttive
Nell’ambito della Fiera denominata Mediterranea Food & Beverage, che si svolge a Catanzaro Lido da sabato 6 a domenica 14 novembre, il progetto culturale “Consuma e Spendi Calabrese” dell’Associazione Jonici, che ha dato il proprio patrocinio all’intera manifestazione, prevede tre distinte occasioni di confronto pubblico. La prima è fissata per Mercoledì 10 novembre, alle ore 18.30. Tema: “Prima Colazione e Prodotti Tipici Calabresi”. Tale iniziativa mira a sensibilizzare il mondo della ricettività alberghiera regionale, e non solo, all’uso dei prodotti tipici calabresi per la prima colazione, anche come potente attrattore turistico. Pensiamo ai prodotti da forno, alle marmellate, al miele (la Calabria ne vanta tra i migliori al mondo), ai succhi e alle bibite, all’acqua minerale e al latte fresco alta qualità, ai formaggi, ai salumi, ma anche ad alcune specialità molto innovative. Un’occasione straordinaria, rispetto alla quale partiranno iniziative specifiche, per creare rapidamente economia in modo concreto ed efficace, ma anche per contribuire a costruire un’offerta turistica sempre più unica e qualificata sul piano culturale.
La puntuale valorizzazione del rapporto esistente tra patrimonio enogastronomico e agroalimentare da un lato, e offerta turistica fortemente radicata alla storia e alle culture del territorio dall’altro, rappresentano una leva di sviluppo formidabile.
Sono previsti gli interventi, molto qualificati, di: Nuccio Caffo, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Calabria; Andrea Abramo, presidente Giovani Imprenditori Catanzaro; Fortunato Amarelli, presidente Giovani Imprenditori Cosenza; Pierluigi Imbalzano, presidente Giovani Imprenditori Crotone; Paolo Falzea, presidente Giovani Imprenditori Reggio Calabria; Mario Romano, presidente Giovani Imprenditori di Vibo Valentia; Rocco Colacchio, responsabile settore agroalimentare Confindustria Calabria; Santo Frascati, direttore Agenzia di comunicazione Progetto 5; Domenico Monardo, imprenditore settore dolciario di Soriano Calabro; Pino Orrico, presidente Arac, principale Op del miele in Calabria; Gianfranco Scarfone, tecnico e specialista in sicurezza degli alimenti; Piero Tassone, Vice Presidente Nazionale Assipan, presidente Confcommercio Catanzaro; Massimo Tigani Sava, giornalista e portavoce di Jonici. Concluderà i lavori l’on. Antonio Caridi, Assessore regionale alle Attività Produttive.
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1460 GIORNI SU E GIU’ PER LA CALABRIA. IN 4 ANNI RIMBORSATI A BOVA PER SPESE DI CARBURANTE € 211.842, 42
ULIXES: Chiediamo a quanti usufruiscono di questi enormi rimborsi e ricoprono cariche elettive o pubbliche di devolverli in parti uguali a progetti di ricerca delle tre Università calabresi
In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere sul quotidiano “La Repubblica” un articolo della rubrica “Piccola Italia” di Antonello Caporale dal titolo “Bova, il politico a chilometri zero”.
Per la verità quanto scritto dal noto e competente giornalista sembrava essere un ritratto inventato ed ironico della nostra disastrosa politica nazionale e locale, un ritratto di uno dei tanti Cettolaqualunque. Ma no.
A conferma della assoluta veridicità di quando scritto troviamo allegata copia del Bur Calabria, Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, che oggi i cittadini possono leggere solo grazie all’impegno di un manipolo di associazioni, noi tra queste, e giovani che hanno promosso la campagna referendaria e d’opinione per la sua pubblicazione, dopo l’abolizione attuata dalla “casta”.
Ecco cosa compare nella determina n. 299 del 21 aprile 2010 a firma del dirigente Avv. Carlo Pietro Calabrò, pubblicata sul Burc del 16/06/2010:
“di liquidare e corrispondere all’on. Giuseppe Bova; Presidente del Consiglio regionale la somma complessiva di € 211.842, 42 a titolo di rimborso per le spese di trasporto sostenute per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni correlate al mandato nel periodo 10.07.2006-31.03.2010”.
Una bella cifra. Si badi bene, tutto secondo legge.
Un pieno di carburante da transatlantico più che da utilitaria anche perché, come ci fa notare il sagace Caporale, l’on. Bova ben cinque anni fa aveva rinunciato ad utilizzare l’auto blu (che forse ai contribuenti calabresi sarebbe costata di meno!).
Un consumo, il suo, costante, che avrebbe dovuto effettuare per 1460 giorni ininterrotti da ferragosto a Natale a Capodanno. In rete c’è già chi fa i conti sul chilometraggio da impresa di trasporti, divertendosi a tracciare rotte sulle stradicciole calabresi. Uno stakanovista che ha girato in lungo ed in largo per traverso ed in diagonale ogni centimetro della nostra amata Calabria.
Ci vorrebbero molti politici così, ma a tal proposito un dubbio nasce spontaneo. Esistono in Consiglio regionale, in questo o nei precedenti o in altre pubbliche amministrazione calabresi altri Stakanov? Non sarà mica solo l’on. Bova? Una domanda senza malizia. Per capire chi finanziamo con le nostre tasse, chi dobbiamo ringraziare per l’infaticabile impegno e per i tangibili risultati.
Fuori da intenti polemici o populismi vorremmo che i costi della politica fossero decisamente più bassi perché, se la crisi opprime ed umilia studenti e famiglie, certe situazioni fanno venire i brividi. Questa realtà sicuramente non aiuta a credere in chi dovrebbe guidare il cambiamento e alla solidità morale dei rappresentanti delle istituzioni.
Lanciamo una proposta all’on. Bova, ma anche a quanti occupano cariche elettive e pubbliche ed hanno diritto a rimborsi così enormi. Lo si faccia spontaneamente per propria autocoscienza. Si devolva, in questo periodo di enormi tagli alla formazione e alla cultura, tutto in parti uguali alle tre Università calabresi per finanziare progetti di ricerca che possano tirare la Calabria fuori dal suo baratro. La cultura e la formazione sono gli unici due fattori per la legalità, la democrazia e la crescita economica della Calabria.
Lo si faccia pubblicamente, lo si faccia senza timore di strumentalizzazioni.
Lo si faccia per ridare fiducia nella politica. Lo si faccia perché questa Italia non sia poi sempre e solo così piccola.
Lo si faccia, questa volta e sopratutto, per la Calabria e per i Calabresi.
ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA CALABRESE ULIXES