Si è tenuta nei giorni scorso un’assemblea del Movimento Civico “Catanzaro nel Cuore”. Durante il partecipato incontro sono state ratificate le cariche del neo Presidente, Raffaele Fabiano e del suo vice, Adolfo Procopi. Il “forum” delle associazioni cittadine ha dibattuto, tra le altre cose, sui nuovi assetti del sodalizio, infatti, a seguito delle numerose richieste giunte dai soci, si è deciso di ampliare il direttivo di CNC. Maggiore partecipazione e impegno sono stati i motivi che hanno spinto vecchi e nuovi dirigenti a calendarizzare i prossimi incontri, nonché una serie di iniziative e il nuovo tesseramento. Nello specifico il nuovo direttivo è così composto: Fabio Lagonia, Fabio Albi, Pierpaolo Voci, Gregorio Buccolieri, Amedeo Chiarella, Aldo Ventrici, Rocco Mazza, Claudio Pileggi, Antonio Capellupo, Giuseppe Scozzafava ed Edoardo Papatola. Si è deciso, inoltre, di nominare nella prossima riunione il collegio dei probiviri che verranno scelti tra le persone più “anziane” del Movimento giallorosso. Dopo aver ridisegnato l’assetto associativo, si è stilato un programma di iniziative con la cittadinanza relative a diverse problematiche che riguardano il Capoluogo di Regione. Così com’è avvenuto dalla nascita di “Catanzaro Nel Cuore” saranno diversi i temi che verranno portati a conoscenza dei Catanzaresi, sui quali verranno aperte delle discussioni finalizzate alla crescita della città. Per quanto riguarda il nuovo tesseramento, bisognerà attendere qualche giorno prima di poter sottoscrivere l’adesione a “Catanzaro Nel Cuore”, tuttavia, appena saranno disponibili le nuove tessere ne sarà data comunicazione sulla stampa, sul portale ufficiale www.catanzaronelcuore.it e sulla pagina facebook. <
—————–
Ulixses: Calabria : infiltrazione mafiosa al 27%. Serve un piano di azione sistematico.
Il dato, emerso nella relazione del Procuratore Capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, sull’infiltrazione del fenomeno mafioso nella popolazione che in Calabria toccherebbe un pauroso 27%, il più alto in Italia, è l’ennesima conferma della condizione di completa illegalità nella quale viviamo, da potenziale guerra civile.
Sapere che in Calabria un 27% della popolazione vive a vario titolo di economia e regole mafiose senza per questo che sussista una vera e propria guerra dichiarata e condotta dalla popolazione e dallo Stato è, quanto meno, preoccupante. Se questa guerra democratica non parte, se lo Stato continua a guardare immobile e passivo, è legittimo pensare che tale percentuale possa aumentare perchè il mare di soldi e di mezzi della criminalità può creare crescente consenso e aggregazione.
Il problema vero, crediamo, non è solo arrestare i latitanti. La questione vera è offrire a forze dell’ordine e giudici i mezzi massicci ed adeguati per sostenere la lotta permanente contro il fenomeno mafioso. Economici, politici, legislativi. Ed a questi aggiungere un lavoro costante per un credibile progetto di sviluppo economico per l’intera regione, tale da offrire occasioni di crescita duratura, razionale e sostenibile.
Solo queste due azioni, perseguite attraverso un disegno sistematico e caparbio, possono testimoniare l’impegno di una politica nuova, di un Governo, di uno Stato serio ed impegnato.
Solo queste due azioni sono in grado di restituire alle famiglie, ai giovani, ai disoccupati con un piede dentro la fossa dell’economia mafiosa, la speranza e la voglia necessarie per uscire dal tunnel o per non entrarci proprio, rendendo l’ingresso nel circuito mafioso “sconveniente” e “troppo pericoloso”, per usare le parole del magistrato Nicola Gratteri.
Il resto è chiacchiericcio, sterile pubblicità. L’arresto di singoli latitanti è sì importante, ma, al cospetto di un fenomeno cosi prepotente e complesso, rischia di divenire un evento isolato e quasi inutile se non inserito nell’ambito di un percorso che contempla le azioni già menzionate.
Se non inserito in un sistema per il ripristino dello Stato di diritto.
Il resto ricorda molto le tante opere pubbliche isolate, celebrate dai LaQualunque di turno che, non integrate in un progetto complessivo di sviluppo del territorio, sono a solo beneficio dei pochi imprenditori che si beccano le prebende e degli amministratori che ne fanno motivo di stupido vanto elettorale.
Associazione Universitaria Calabrese Ulixes
—————–
Traversa VIII^ Crotone una via delle favelas.
Dopo via Carlo Cattaneo su cui ci siamo soffermati negli scorsi giorni, per le problematiche legate alla raccolta delle acque piovane ed alla mancata bitumazione continua l’excursus nelle realtà degradate di Catanzaro Marina ora è la volta di Traversa VIII^ Crotone (parte alta). Così l’apertura della nota di Massimo Gualtieri del Movimento Civico Catanzaro Marina. La strada continua Gualtieri, assomiglia ed è simile ad una via delle famose favelas, le baraccopoli brasiliane (vedi foto), ma tranquillamente potremmo associarla anche ad una strada afgana. Ma qui siamo nella civilissima Italia, culla di santi e navigatori, di poeti e di uomini di cultura e soprattutto figlia del grande Impero Romano che in quanto a strade e viabilità ha lasciato una grande insegnamento all’intero globo. Qualcuno spesso lo dimentica. Siamo stati contattati da uno dei residenti il Dott. Pierpaolo Ianni Palarchio il quale ci ha fornito anche delle foto, scattate nel mese di febbraio 2009 ed inviate con relativa richiesta di intervento al Comune di Catanzaro, che documentano in che condizioni era all’epoca la via. Ad oggi e dopo le piogge degli scorsi giorni, la realtà è ancora peggiore. Quotidianamente i residenti, sono costretti a fare i conti con pietrisco e buche che lentamente danneggiano le loro autovetture (assi e semiassi, gomme sospensioni, ecc. ecc.) nonché la salute dei cittadini che vi abitano, messa in serio pericolo per possibili gravi cadute affrontandola a piedi, con conseguenze impensabili. Naturalmente oltre alla mancata bitumazione della via, non si ha contezza di altre opere di urbanizzazione quali ad esempio la raccolta e la canalizzazione delle acque piovane. In molti sono ormai rassegnati alle dimenticanze del comune per le periferie, che non hanno ricevuto adeguata attenzione in tutti questi anni da parte di nessuno, con la realizzazione di quelle opere primarie che sono la base fondamentale ed uno dei requisiti primari affinchè una città possa dichiarasi civile. E’ sempre il solito refrain continua Gualtieri ed è ora che l’amministrazione comunale in considerazione dei soldi che intasca per oneri concessori di urbanizzazione a fronte delle concessioni edilizie e/o permessi a costruire rilasciati, si impegni a fornire i servizi necessari agli abitanti e se qualora ciò devono essere realizzati dagli imprenditori – costruttori in relazione a eventuali piani di lottizzazioni, il comune di Catanzaro ha il sacrosanto dovere con i suoi tecnici di controllare che in corso di opera nonchè successivamente alla consegna degli immobili, le opere previste vengano realizzate, costringendo con i mezzi legali chi ha il compito di effettuarle e magari vorrebbe sottrarsi a tale obbligo, di ottemperare agli impegni scritti. E questo discorso anche di carattere generale vale per tutto il territorio catanzarese. Anche da tale emergenza per interi quartieri, dovrà ripartire la nuova amministrazione comunale. Prima un lavoro di profonda conoscenza delle varie zone e delle priorità e delle esigenze primarie da realizzare e successivamente la programmazione adeguata dei lavori da effettuare per restituire ai cittadini fiducia nelle istituzioni locali, dignità ai residenti ed alla stessa città di Catanzaro. In tale ottica come sempre, il Movimento Civico Catanzaro Marina sarà in prima fila, vicino alla gente.
Pierpaolo Ianni Palarchio – Massimo Gualtieri Movimento Civico Catanzaro Marina
———————
Assessore del comune di Miglierina Colacino Francesco e coordinatore PDL- delinea la gravità di una eventuale possibile soppressione della Guardia Medica a Miglierina- un grave danno per la popolazione
“Desideriamo esprimere vivo apprezzamento per l’opera sin ora svolta dal Governatore della Calabria nonché nostro coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti. Un ringraziamento doveroso per l’azione intrapresa nel risolvere le criticità di una regione debole come la Calabria e che rappresenta un’opportunità non derogabile per porre le basi di uno sviluppo competitivo. Un lavoro intenso e serio che ha visto in primo luogo un impegno costante del presidente Scopelliti in persona per risolvere definitivamente l’aggravio storico e sociale posto in essere dalla cattiva gestione della sanità calabrese degli ultimi decenni. Entrando nel merito del risanamento della sanità calabrese ci preme intervenire per meglio comprendere le ragioni che, nel piano di riordino potrebbero provocare la definitiva chiusura dell’assistenza medica continuativa (guardia medica) in molti piccoli centri tra cui Miglierina”. Con queste parole i coordinatori del Pdl di Miglierina Assessore Francesco Colacino e vice coordinatore DPL Pompeo Torchia sono intervenuti per meglio comprendere le ragioni che potrebbero vedere la definitiva chiusura della continuità assistenziale nel territorio di Miglierina. “Nel particolare -continuano i due coordinatori- il servizio di continuità assistenziale rimarrebbe attivo solo ed esclusivamente nel territorio vicino e cioè nel comune di Tiriolo, dove i cittadini di Miglierina e dei paesi vicini dovrebbero recarsi per eventuali prestazioni mediche di primo soccorso.
E’ chiaro che questa scelta provocherebbe un enorme danno per i cittadini per una serie di ovvie ragioni, logistiche innanzitutto, per la considerevole distanza fra i centri abitati con un crescente disagio per la popolazione anziana per raggiungere o richiedere un servizio di continuità assistenziale d’urgenza”.
“La Pubblica Amministrazione -rimarcano Colacino e Torchia- ha come vincolo etico, politico e sociale l’ascolto attento dei bisogni dei cittadini e l’impegno a garantirne i livelli minimi di efficienza, qualità e garanzia, soprattutto nel settore sanitario”.
“Chiudere definitivamente la guardia medica a Miglierina significherebbe privare una grossa fetta di popolazione anziana di un servizio di primo soccorso in un’area, densamente popolosa che rimarrebbe isolata. Un serio disagio con serie ricadute non solo per la popolazione di Miglierina ma per tutti quei cittadini delle zone limitrofe che hanno finora usufruito del servizio di assistenza continuativa nella sede di Miglierina”
I due coordinatori del Pdl miglierinese tendono ad asserire che la chiusura non servirebbe a garantire e a rispettare i doverosi vincoli del bilancio sanitario calabrese poiché paradossalmente, tali chiusure, potrebbero incidere invece con un aumento esponenziale di richieste di assistenza ai pronto soccorso dei vicini nosocomi di Catanzaro e Lamezia, con ricadute negative sui tempi d’attesa degli stessi pronto soccorso, e aggravi di spesa per gli utenti-degenti, che dovranno recarsi presso tali strutture, anche per semplici prestazioni sanitarie.
“Racchiudere il servizio nel solo territorio di Tiriolo rappresenterebbe una scelta miope incurante dei bisogni dei cittadini ed in prospettiva un definitivo colpo ad un centro come quello di Miglierina che negli ultimi anni ha cercato in ogni modo di svincolarsi e alienare questo suo isolamento dai centri più grandi, sia attraverso opere infrastrutturali -nell’ottica di uno sviluppo urbano e turistico- ma anche, attraverso una migliore viabilità con progetti di nuovo collegamento stradale in corso d’opera”.
“Comprendiamo i bisogni e le necessità del Presidente Scopelliti di garantire attraverso le sue scelte una Sanità migliore per l’intera regione Calabria che rispetti i vincoli della finanza pubblica, ma vorremmo poter festeggiare con lui una sanità che rispetti ancor prima i bisogni e le speranze della parte più debole della società, gli anziani e i bambini, ed in genere di tutti i cittadini di Miglierina e dell’area circostante”.
“Siamo e saremo sempre al fianco del Presidente Scopelliti per il buon governo della Calabria – concludono i due coordinatori del pdl miglierinese- ma abbiamo il dovere politico e innanzitutto morale di difendere gli interessi e i bisogni dei nostri cittadini e siamo certi che il nostro Governatore saprà garantirli nell’ottica di una rivoluzione sociale per la Calabria e la sua Sanità”.
Ass Francesco Colacino
Segreteria Politica Popolo Delle Libertà
piazza della Costituzione Miglierina