“QUESTA AMMINISTRAZIONE HA VARATO LA PIU’ AMBIZIOSA PROGRAMMAZIONE INFRASTRUTTURALE DEGLI ULTIMI ANNI”
IL PIANO TRIENNALE CONTIENE SOLO INTERVENTI PRIORITARI CHE GODONO DELLA COPERTURA FINANZIARIA, NON E’ PIU’ SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE A FINI ELETTORALI”
IL PIANO TRIENNALE CONTIENE SOLO INTERVENTI PRIORITARI CHE GODONO DELLA COPERTURA FINANZIARIA, NON E’ PIU’ SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE A FINI ELETTORALI”
Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Antonio Tassoni ha diffuso una replica ad una nota dell’ex assessore Luigi Silipo sul Piano triennale varato recentemente dalla Giunta.
“Ho sempre pensato che il compito di un amministratore pubblico sia quello di rendere seriamente un servizio alla collettività, senza proclami e, soprattutto, senza gettare fumo negli occhi dei cittadini. L’ennesima sortita dell’ex assessore ai lavori pubblici Silipo non meriterebbe risposta, poiché traspare evidente tutta l’acredine di chi è ormai fuori dall’agone politico e amministrativo e soffre di acuta nostalgia per i tempi trascorsi.
Ma, allo scopo di evitare che le uscite in libertà di un assessore che non ha lasciato traccia (basterebbe ricordare il suo risultato elettorale per sottolineare il grado di consenso raggiunto nella sua lunga azione amministrativa) disorientino l’opinione pubblico, ritengo sia indispensabile fare alcune doverose precisazioni.
La prima riguarda l’accusa rivolta all’Amministrazione Olivo di non avere saputo reperire finanziamenti da destinare alle infrastrutture.
L’ex assessore Silipo fa finta di non sapere che questa Amministrazione ha varato la più importante e ambiziosa progettazione infrastrutturale degli ultimi decenni che ha già ricevuto la necessaria copertura finanziaria dalla Regione Calabria e dall’Unione Europea: la realizzazione di un moderno e rivoluzionario sistema dei trasporti metropolitano che, una volta realizzato, trasformerà il volto di Catanzaro, intervenendo appunto su uno dei più delicati problemi, quello della mobilità.
Il progetto del “Pendolo”, che comporterà un investimento di 60 milioni di euro, è un’intuizione della Giunta Olivo ed ha già ottenuto l’autorevole parere favorevole del Commissario europeo Hubner, nella sua recente visita in Calabria.
Il “pendolo” collegherà Germaneto a Santa Maria e, quindi, al centro storico, dotando Catanzaro di un sistema di trasporti moderno e innovativo. L’ambizioso progetto del “pendolo” sarà completato, nei prossimi mesi, dal sistema delle scale mobili, che comporterà un investimento, già disponibile, di altri 8 milioni di euro. Il prossimo 15 dicembre scadrà il termine del bando per la progettazione definitiva delle quattro scale mobili e si presume che entro la primavera i progetti saranno approvati e le opere potranno essere appaltate.
L’elenco delle grandi opere infrastrutturali avviate dall’Amministrazione Olivo potrebbe continuare a lungo e testimonia un’attività senza precedenti nel reperimento di risorse finanziarie extra-comunali, in una fase che vede, per scelte del governo nazionale, una contrazione generale degli investimenti nella pubblica amministrazione.
Quanto alle accuse dell’ex assessore Silipo sulle modalità di redazione del Piano Triennale, rivendico con forza l’inversione di tendenza rispetto alle precedenti stesure del documento di programmazione.
Il Piano Triennale era una specie di libro dei sogni, dove ogni consigliere pretendeva di inserire semplici “titoli” senza alcuna copertura finanziaria.
Era uno specchietto per le allodole, visto che ogni quartiere poteva vantare sulla carta decine e decine di interventi, poi puntualmente disattesi per mancanza di risorse.
Io ho voluto cambiare questa filosofia, inserendo nel Piano solo gli interventi prioritari per i quali sono disponibili le risorse, ovviamente nel rispetto delle indicazioni che sono scaturite dalla commissione consiliare ai lavori pubblici. Ritengo sia stato un atto di rispetto verso i cittadini. Non opere “sognate” o virtuali, ma interventi reali, seri, che possono essere realizzate nei tempi previsti proprio per il requisito di potere contare sulla copertura finanziaria.
Sarebbe molto facile per me mettere sotto accusa la precedente gestione dei lavori pubblici: basterebbe ricordare che è toccato a noi sbloccare l’eterno cantiere di corso Mazzini e correggere i gravi errori nella costruzione dell’ascensore di Bellavista. Ma non è nel mio stile. L’ex assessore Silipo, così come ogni cittadino, può liberamente esprimere le sue critiche e il suo punto di vista, ma non può distorcere la realtà.
La nostalgia per il suo ruolo passato rischia di annebbiargli la vista e rende assai poco credibili le sue argomentazioni”.
“Ho sempre pensato che il compito di un amministratore pubblico sia quello di rendere seriamente un servizio alla collettività, senza proclami e, soprattutto, senza gettare fumo negli occhi dei cittadini. L’ennesima sortita dell’ex assessore ai lavori pubblici Silipo non meriterebbe risposta, poiché traspare evidente tutta l’acredine di chi è ormai fuori dall’agone politico e amministrativo e soffre di acuta nostalgia per i tempi trascorsi.
Ma, allo scopo di evitare che le uscite in libertà di un assessore che non ha lasciato traccia (basterebbe ricordare il suo risultato elettorale per sottolineare il grado di consenso raggiunto nella sua lunga azione amministrativa) disorientino l’opinione pubblico, ritengo sia indispensabile fare alcune doverose precisazioni.
La prima riguarda l’accusa rivolta all’Amministrazione Olivo di non avere saputo reperire finanziamenti da destinare alle infrastrutture.
L’ex assessore Silipo fa finta di non sapere che questa Amministrazione ha varato la più importante e ambiziosa progettazione infrastrutturale degli ultimi decenni che ha già ricevuto la necessaria copertura finanziaria dalla Regione Calabria e dall’Unione Europea: la realizzazione di un moderno e rivoluzionario sistema dei trasporti metropolitano che, una volta realizzato, trasformerà il volto di Catanzaro, intervenendo appunto su uno dei più delicati problemi, quello della mobilità.
Il progetto del “Pendolo”, che comporterà un investimento di 60 milioni di euro, è un’intuizione della Giunta Olivo ed ha già ottenuto l’autorevole parere favorevole del Commissario europeo Hubner, nella sua recente visita in Calabria.
Il “pendolo” collegherà Germaneto a Santa Maria e, quindi, al centro storico, dotando Catanzaro di un sistema di trasporti moderno e innovativo. L’ambizioso progetto del “pendolo” sarà completato, nei prossimi mesi, dal sistema delle scale mobili, che comporterà un investimento, già disponibile, di altri 8 milioni di euro. Il prossimo 15 dicembre scadrà il termine del bando per la progettazione definitiva delle quattro scale mobili e si presume che entro la primavera i progetti saranno approvati e le opere potranno essere appaltate.
L’elenco delle grandi opere infrastrutturali avviate dall’Amministrazione Olivo potrebbe continuare a lungo e testimonia un’attività senza precedenti nel reperimento di risorse finanziarie extra-comunali, in una fase che vede, per scelte del governo nazionale, una contrazione generale degli investimenti nella pubblica amministrazione.
Quanto alle accuse dell’ex assessore Silipo sulle modalità di redazione del Piano Triennale, rivendico con forza l’inversione di tendenza rispetto alle precedenti stesure del documento di programmazione.
Il Piano Triennale era una specie di libro dei sogni, dove ogni consigliere pretendeva di inserire semplici “titoli” senza alcuna copertura finanziaria.
Era uno specchietto per le allodole, visto che ogni quartiere poteva vantare sulla carta decine e decine di interventi, poi puntualmente disattesi per mancanza di risorse.
Io ho voluto cambiare questa filosofia, inserendo nel Piano solo gli interventi prioritari per i quali sono disponibili le risorse, ovviamente nel rispetto delle indicazioni che sono scaturite dalla commissione consiliare ai lavori pubblici. Ritengo sia stato un atto di rispetto verso i cittadini. Non opere “sognate” o virtuali, ma interventi reali, seri, che possono essere realizzate nei tempi previsti proprio per il requisito di potere contare sulla copertura finanziaria.
Sarebbe molto facile per me mettere sotto accusa la precedente gestione dei lavori pubblici: basterebbe ricordare che è toccato a noi sbloccare l’eterno cantiere di corso Mazzini e correggere i gravi errori nella costruzione dell’ascensore di Bellavista. Ma non è nel mio stile. L’ex assessore Silipo, così come ogni cittadino, può liberamente esprimere le sue critiche e il suo punto di vista, ma non può distorcere la realtà.
La nostalgia per il suo ruolo passato rischia di annebbiargli la vista e rende assai poco credibili le sue argomentazioni”.