L’immediata riapertura della tangenziale ovest è stata sollecitata ai tecnici dell’Anas e dell’Azienda ospedaliera dal consigliere regionale Domenico Tallini che, in mattinata, ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata allo smottamento per rendersi conto personalmente della situazione.
Dal confronto avuto con le strutture tecniche, è emerso che non esisterebbero più le condizioni di pericolo che hanno determinato la chiusura del tratto di tangenziale.
Tallini ha sottolineato il grave stato disagio che la chiusura della via di scorrimento ha determinato nel sistema della viabilità della zona nord della città e, particolarmente, su via Ettore Vitale e viale Pio X, arterie che hanno dovuto sopportare tutto il peso del traffico proveniente dai quartieri Piterà, S. Elia, Siano e di tutto l’hinterland presilano. Tutta l’area ospedaliera è stata coinvolta nel caos provocato dalla chiusura della tangenziale e le stesse autoambulanze hanno avuto forti difficoltà a raggiungere i reparti del “Pugliese” e del “De Lellis-Ciaccio”.
L’esponente politico ha fortemente criticato i ritardi che si sono registrati negli interventi, anche in considerazione del fatto che le prime avvisaglie dello smottamento si erano avute addirittura a metà gennaio.
Dal confronto avuto con le strutture tecniche, è emerso che non esisterebbero più le condizioni di pericolo che hanno determinato la chiusura del tratto di tangenziale.
Tallini ha sottolineato il grave stato disagio che la chiusura della via di scorrimento ha determinato nel sistema della viabilità della zona nord della città e, particolarmente, su via Ettore Vitale e viale Pio X, arterie che hanno dovuto sopportare tutto il peso del traffico proveniente dai quartieri Piterà, S. Elia, Siano e di tutto l’hinterland presilano. Tutta l’area ospedaliera è stata coinvolta nel caos provocato dalla chiusura della tangenziale e le stesse autoambulanze hanno avuto forti difficoltà a raggiungere i reparti del “Pugliese” e del “De Lellis-Ciaccio”.
L’esponente politico ha fortemente criticato i ritardi che si sono registrati negli interventi, anche in considerazione del fatto che le prime avvisaglie dello smottamento si erano avute addirittura a metà gennaio.
“E’ mancato soprattutto – ha osservato Tallini – il necessario coordinamento tra Anas, Azienda ospedaliera e Comune. Si è atteso l’aggravamento della situazione con l’alluvione del 27 gennaio per chiudere la strada, senza nemmeno l’emissione di un’ordinanza da parte del Comune, e avviare i primi lavori. Pur comprendendo le esigenze di prudenza, soprattutto dopo i recenti avvenimenti luttuosi, non si capisce come abbia riaperto prima la Salerno-Reggio Calabria che non la tangenziale ovest. Tutti gli automobilisti si saranno resi conto in questi giorni dell’importanza della tangenziale per il buon funzionamento della viabilità cittadina. Sarebbe stato opportuno istituire una task force e concentrare gli sforzi di tutti per riaprire al più presto un’arteria stradale di fondamentale importanza per la città. Invece, è prevalsa l’indifferenza e uno strano gioco a scaricabarile che ha solo avuto l’effetto di fare dilatare i tempi”.