Dopo l’allarme lanciato il 22 settembre scorso da Giuseppe Iannello, presidente dell’ordine degli avvocati di Catanzaro, non si è fatta ancora chiarezza circa la strana vicenda relativa all’imminente insediamento per la Calabria della Direzione Regionale dell’Amministrazione Giudiziaria (DRAG).
Si tratta di un importantissimo ufficio, una sorta di ministero regionale, previsto dal decentramento del Ministero della Giustizia con decreto 240/06 e avente competenze su personale, formazione, risorse strumentali e patrimoniali, informatica. Il suddetto decreto stabilisce altresì, com’è normale che sia, che la sede sia il capoluogo di regione e che a capo della struttura venga nominato un Direttore Regionale. Fin qui tutto normale. L’anomalia nasce nel momento in cui si palesa un evidente boicottaggio della nostra città tendente a screditarla e perciò a delegittimarla quale sede del DRAG, e non solo. Infatti, dall’avvocato Iannello in poi, cominciano ad essere tante le voci e le prove che dimostrano quanto sia già concreto, se non addirittura in stato avanzato, il tentativo di screditare Catanzaro.
A questo punto vogliamo capire chi è che sta mettendo materialmente in atto tale deprecabile azione di delegittimare il capoluogo di regione rispetto alla vicenda DRAG. Vogliamo un nome ed un cognome. Pertanto, non avendo allo stato notizie certe su chi possa tramare così vergognosamente e meschinamente contro le funzioni e la dignità di Catanzaro, chiediamo lumi al dottor FILIPPO CARACCIOLO, Dirigente Amministrativo del CISIA e dunque – al momento – massima autorità regionale del settore che, proprio per l’incarico che ricopre, potrà farci comprendere come stiano le cose e fare chiarezza sull’ingombrante ombra che si è creata attorno alla questione DRAG ed al suo paventato trasferimento a Reggio. Sicuramente il dott. Caracciolo è la persona giusta per fornire informazioni esatte e dirci se siamo di fronte ad una bufala o, viceversa, se quanto si vocifera nelle ultime settimane sia un rischio reale o inventato. Insomma pretendiamo di abbandonare voci e sospetti e vogliamo sapere direttamente dal dott. Caracciolo se il DRAG sarà insediato a Catanzaro così com’è previsto dal decreto 240/06, così com’è previsto dalla logica delle cose, così com’è previsto dal ruolo istituzionale della nostra città, così com’è previsto dalle funzioni spettanti ad essa, così com’è previsto dal rispetto delle ordinarie condizioni di normalità vigenti in tutte le regioni italiane.
Siamo certi che il dott. Filippo Caracciolo metterà la parola “fine” a questa ridda di voci. In particolare gli chiediamo se sia in atto o meno un tentativo di delegittimare Catanzaro attraverso la creazione inutile ed antieconomica di un presidio del Cisia a Reggio; se tale presidio sia stato rinforzato spostando personale da Catanzaro-Lamezia; se dopo soli 6 mesi dalla nascita della sede di Lamezia tutte le sezioni (protocollo, segreteria amministrativa, ufficio contabile, area informatica) siano state di fatto trasferite nell’area più decentrata della regione, ovvero sullo Stretto; se, viceversa, Catanzaro-Lamezia sia rimasta pressoché scoperta come personale; se, fuori da ogni logica e funzionalità, i server “sorveglianza ed esecuzione” e quelli del giudice di pace siano stati localizzati a Reggio; se sia vero infine che – nel tentativo di delegittimare il capoluogo regionale – vengano fatti circolare dati e relazioni relativi agli immobili dell’amministrazione giudiziaria presenti sul territorio dove si evidenzierebbero i “vizi” di Catanzaro e le “virtù” di altre località. In conclusione vorremmo sapere dal dott. Filippo Caracciolo, in quanto Dirigente Amministrativo, se i supposti “vizi” di Catanzaro sopra menzionati siano reali o, piuttosto, se non vi sia qualcuno che li stia creando ad arte attraverso la denigrazione ed il prepotente depauperamento di uomini e mezzi col solo scopo di creare un alibi e giungere all’appuntamento della creazione del DRAG con una sede già bella e pronta da qualche altra parte e con un’ambita poltrona da Direttore Regionale.
Fabio Lagonia
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”