“Il disappunto manifestato da alcune società calcistiche dilettantistiche nei confronti del sindaco Olivo, a mio parere troppo ingenerosamente, lo assumo in prima persona, in quanto delegato alle politiche dello sport, e perciò alle stesse intendo rispondere subito.
Intanto precisiamo che non sono stati regalati soldi a nessuno, tantomeno per le cifre (300.000€) indicate nel comunicato. Il Sindaco del Comune Capoluogo, con l’intento preciso di non fare sparire il calcio professionistico dalla città, che avrebbe significato pesanti ricadute in termini di aggregazione sociale, immagine pubblica e cultura sportiva, ha chiamato a raccolta tutte le forze disponibili, incluse ovviamente le istituzioni pubbliche, affinché una storia pluridecennale non venisse chiusa per sempre. Il raggiungimento di questo risultato riteniamo che vada oltre noi stessi, interessando tutta la Provincia, che in Catanzaro vede ancora un punto di riferimento, ma ricordo anche la grande unità e coralità che per un momento si è realizzata in una città sempre divisa da polemiche e piccole contrade, e non solo in senso geografico.
In quella occasione il Comune ha incrementato una sponsorizzazione consolidata da anni, non a caso riservata alle compagini più rappresentative dei diversi sport principali, ma in passato ben maggiore di quella attuale, e per le quali non ricordiamo analogo disappunto, con una dotazione aggiuntiva di 50.000€. Le altre erano somme dovute (e già spese dall’FC) per la manutenzione ordinaria dello stadio Ceravolo, di cui non si è fatto altro che accelerare la procedura di rimborso.
Tuttavia, fatte questa prima precisazione, non sfugge la sostanza del ragionamento. E allora aggiungo: le strutture sportive di cui sicuramente la città è carente non nascono dall’oggi al domani, sono il frutto di iniziative che nel corso del tempo vengono programmate, realizzate, gestite, manutentate. E quindi è bene dire che cosa ha trovato l’Amministrazione Olivo in questo campo e che cosa lascerà alla città tra un anno e mezzo.
Cominciamo ancora una volta dallo Stadio Ceravolo, per ricordare che il Comune ha speso 500.000€ di fondi propri e reperito altri 2.000.000 tramite mutuo regionale, per la messa a norma dell’impianto. Il più grande intervento mai realizzato in materia, necessario ed atteso da anni, cui si dovranno aggiungere altri 500.000 non previsti in progetto, e dovuti per l’adeguamento alle recenti norme antisismiche.
Un solo campo di calcio (il Curto di Cz Lido), non a norma e per questo motivo interdetto al pubblico, interessato dapprima al rifacimento del manto erboso (500.000€), ed ora da altri lavori di adeguamento per oltre 200.000€, per poterne consentire un uso adeguato. Il tutto a prezzi ridicolmente bassi e contenuti, ovvero un terzo o un quarto di quelli richiesti dai privati, proprio in virtù del disagio sostenuto dalle società in questi ultimi anni, parzialmente temperato dai contributi concessi alle stesse dall’Assessorato allo Sport negli ultimi 2 anni.
Una struttura incompiuta, lasciata all’abbandono e al degrado (Stadio Verdoliva), nella quale a giorni verrà finalmente aperto il cantiere che entro 3 mesi lo restituirà all’uso pubblico.
Per non parlare di Aranceto, un sterrato per il quale sono stati recuperati 130.000€ che andranno a rendere accessibile un campo finora virtuale, o del Polivalente di Siano, nell’aria da forse 30 anni e che nel 2010 vedrà finalmente la luce. Altre iniziative per il calcio sono in fase di perfezionamento con soggetti privati, in diversi quartieri della città, e quindi, seguendo la linea che mi sono dato in questi 3 anni, ne parlerò soltanto dopo che le pratiche saranno state perfezionate, senza alcun annuncio preventivo.
Invece si può ancora citare la messa a norma del PalaGallo nel quartiere Corvo (500.000€), la nascita di un secondo palazzetto che andrà a soddisfare le esigenze del calcetto, ed altre strutture ancora che fanno parte di un Piano per lo Sport che andremo a presentare da qui a breve. In sintesi: zero strutture agibili (dicasi: zero!!!), da noi ristrutturate o in fase di messa a norma, e altre di nuova costruzione e progettazione.
Questo è il bilancio che pensiamo di presentare e sul quale chiederemo di essere giudicati alla fine. Certo, avessimo avuto noi a disposizione le cifre che altri hanno avuto negli anni passati, potremmo fare ragionamenti completamente diversi. Fermo restando che nella città di Catanzaro insistono strutture e impianti che fanno riferimento anche ad altri enti e istituzioni, che fanno parte a pieno titolo del panorama cittadino.
Non sarà certo la prima amministrazione di centrosinistra di Catanzaro, quella guidata dal Sindaco Rosario Olivo, a sottovalutare l’importanza sociale e civile della pratica sportiva di base, che è fondamentale da qualunque punto la si voglia vedere. Di questo le società sportive firmatarie del comunicato possono stare sicure”.
Intanto precisiamo che non sono stati regalati soldi a nessuno, tantomeno per le cifre (300.000€) indicate nel comunicato. Il Sindaco del Comune Capoluogo, con l’intento preciso di non fare sparire il calcio professionistico dalla città, che avrebbe significato pesanti ricadute in termini di aggregazione sociale, immagine pubblica e cultura sportiva, ha chiamato a raccolta tutte le forze disponibili, incluse ovviamente le istituzioni pubbliche, affinché una storia pluridecennale non venisse chiusa per sempre. Il raggiungimento di questo risultato riteniamo che vada oltre noi stessi, interessando tutta la Provincia, che in Catanzaro vede ancora un punto di riferimento, ma ricordo anche la grande unità e coralità che per un momento si è realizzata in una città sempre divisa da polemiche e piccole contrade, e non solo in senso geografico.
In quella occasione il Comune ha incrementato una sponsorizzazione consolidata da anni, non a caso riservata alle compagini più rappresentative dei diversi sport principali, ma in passato ben maggiore di quella attuale, e per le quali non ricordiamo analogo disappunto, con una dotazione aggiuntiva di 50.000€. Le altre erano somme dovute (e già spese dall’FC) per la manutenzione ordinaria dello stadio Ceravolo, di cui non si è fatto altro che accelerare la procedura di rimborso.
Tuttavia, fatte questa prima precisazione, non sfugge la sostanza del ragionamento. E allora aggiungo: le strutture sportive di cui sicuramente la città è carente non nascono dall’oggi al domani, sono il frutto di iniziative che nel corso del tempo vengono programmate, realizzate, gestite, manutentate. E quindi è bene dire che cosa ha trovato l’Amministrazione Olivo in questo campo e che cosa lascerà alla città tra un anno e mezzo.
Cominciamo ancora una volta dallo Stadio Ceravolo, per ricordare che il Comune ha speso 500.000€ di fondi propri e reperito altri 2.000.000 tramite mutuo regionale, per la messa a norma dell’impianto. Il più grande intervento mai realizzato in materia, necessario ed atteso da anni, cui si dovranno aggiungere altri 500.000 non previsti in progetto, e dovuti per l’adeguamento alle recenti norme antisismiche.
Un solo campo di calcio (il Curto di Cz Lido), non a norma e per questo motivo interdetto al pubblico, interessato dapprima al rifacimento del manto erboso (500.000€), ed ora da altri lavori di adeguamento per oltre 200.000€, per poterne consentire un uso adeguato. Il tutto a prezzi ridicolmente bassi e contenuti, ovvero un terzo o un quarto di quelli richiesti dai privati, proprio in virtù del disagio sostenuto dalle società in questi ultimi anni, parzialmente temperato dai contributi concessi alle stesse dall’Assessorato allo Sport negli ultimi 2 anni.
Una struttura incompiuta, lasciata all’abbandono e al degrado (Stadio Verdoliva), nella quale a giorni verrà finalmente aperto il cantiere che entro 3 mesi lo restituirà all’uso pubblico.
Per non parlare di Aranceto, un sterrato per il quale sono stati recuperati 130.000€ che andranno a rendere accessibile un campo finora virtuale, o del Polivalente di Siano, nell’aria da forse 30 anni e che nel 2010 vedrà finalmente la luce. Altre iniziative per il calcio sono in fase di perfezionamento con soggetti privati, in diversi quartieri della città, e quindi, seguendo la linea che mi sono dato in questi 3 anni, ne parlerò soltanto dopo che le pratiche saranno state perfezionate, senza alcun annuncio preventivo.
Invece si può ancora citare la messa a norma del PalaGallo nel quartiere Corvo (500.000€), la nascita di un secondo palazzetto che andrà a soddisfare le esigenze del calcetto, ed altre strutture ancora che fanno parte di un Piano per lo Sport che andremo a presentare da qui a breve. In sintesi: zero strutture agibili (dicasi: zero!!!), da noi ristrutturate o in fase di messa a norma, e altre di nuova costruzione e progettazione.
Questo è il bilancio che pensiamo di presentare e sul quale chiederemo di essere giudicati alla fine. Certo, avessimo avuto noi a disposizione le cifre che altri hanno avuto negli anni passati, potremmo fare ragionamenti completamente diversi. Fermo restando che nella città di Catanzaro insistono strutture e impianti che fanno riferimento anche ad altri enti e istituzioni, che fanno parte a pieno titolo del panorama cittadino.
Non sarà certo la prima amministrazione di centrosinistra di Catanzaro, quella guidata dal Sindaco Rosario Olivo, a sottovalutare l’importanza sociale e civile della pratica sportiva di base, che è fondamentale da qualunque punto la si voglia vedere. Di questo le società sportive firmatarie del comunicato possono stare sicure”.