COMUNE – Approvato piano Strategico

SI DELL’AULA ANCHE AL REGOLAMENTO  PER LA DISCIPLINA DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE

“Catanzaro, con l’approvazione del Piano Strategico, si pone all’avanguardia in Calabria e nel Mezzogiorno. Nel Piano approvato dal Consiglio comunale sono state definite le strategie di promozione del territorio, la mobilità e il marketing territoriale, vale a dire gli aspetti fondamentali dello sviluppo di un territorio. E’ una risposta programmatica seria all’esigenza di costruire un forte Capoluogo di Regione all’interno di una forte Area centrale della Calabria che dovrà recuperare la dimensione ampia della vecchia provincia di Catanzaro, comprendendo quindi anche il Crotonese e il Vibonese”.
Così il sindaco Rosario Olivo ha commentato l’approvazione, avvenuta a tarda notte, del Piano Strategico della Città di Catanzaro e della sua Area vasta.
Il primo cittadino ha ringraziato il Consiglio comunale per il contributo offerto, sottolineando lo sforzo propositivo e costruttivo venuto dai vari gruppi compresi quelli di opposizione.
L’approvazione (con i ventidue voti favorevoli della maggioranza e con le astensioni di Cimino, Tallini, Esposito, Romano e Barberio), è avvenuta al termine di un serrato dibattito, aperto dalla relazione dell’assessore all’urbanistica e programmi urbani complessi, Domenico Iaconantonio.
Il sindaco, nel suo lungo intervento, ha ripercorso l’iter procedurale che ha portato alla definizione del Piano Strategico.
“Il Comune di Catanzaro  – ha evidenziato – tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, in applicazione della delibera Cipe 20/2004, ha dato avvio alle fasi di definizione della Piattaforma Strategica preliminare alla redazione di tre strumenti integrati di pianificazione e sviluppo della città e della sua area vasta di riferimento: il Piano Strategico Territoriale, il Piano di Marketing Strategico ed il Piano Urbano della Mobilità.
Lo svolgimento partecipato e condiviso delle attività previste dal gruppo di lavoro incaricato di predisporre la Piattaforma Strategica ha consentito di giungere alla raccolta e all’analisi delle informazioni, degli strumenti e delle attività di pianificazione territoriale disponibili. Non solo. Il gruppo di lavoro ha anche identificato le criticità emergenti e redatto un programma dettagliato di attività, comprendente, tra l’altro, la definizione di ipotesi di evoluzione della domanda di mobilità, la definizione di politiche di governo in pianificazione territoriale, mobilità e marketing, la formulazione e la valutazione di scenari di intervento e la proposta di bando di gara ad evidenza pubblica per la redazione del Piano Strategico, del piano di mobilità e del piano di marketing strategico.
Il processo avviato, le modalità di svolgimento, gli atti predisposti e quelli in definizione, rappresentano inoltre un’interessante innovazione nelle metodologie di governo delle trasformazioni territoriali nel panorama nazionale, ma non solo, rispetto alle quali sarà opportuno svolgere attente riflessioni.
Con il presente documento, predisposto a seguito degli esiti derivanti dalla predetta fase preliminare, l’Amministrazione di Catanzaro, come soggetto promotore, insieme ai principali soggetti istituzionali pubblici e privati della Calabria e dell’area, avvia il primo processo di pianificazione strategica della città finalizzato all’individuazione di obiettivi e progetti da realizzarsi nell’arco del decennio 2008-2018. 
Il Piano è integrato da due documenti ad esso complementari:
il piano urbano della mobilità, denominato PUM, contenente le linee guida, gli obiettivi e le azioni orientate verso il potenziamento, la riorganizzazione, e l’armonizzazione dei sistemi infrastrutturali di mobilità pubblica e privata, accompagnata da elevati profili di accessibilità e sostenibilità, per facilitare gli spostamenti interni, esterni e di attraversamento che vanno ad assegnare a Catanzaro il ruolo di cerniera dell’asse Tirreno-Jonio.  
il piano di marketing strategico denominato PMS contenente le linee guida, gli obiettivi e le azioni orientate verso la valorizzazione, la promozione e la diffusione della conoscenza della città, aumentandone a livello nazionale la notorietà, migliorandone la percezione, diffondendone  il concept ed i valori e consolidandone l’identità.
Inoltre, il Piano è sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, processo introdotto dalla Direttiva 42/01/CE che prevede la valutazione ambientale di tutti i piani e programmi che possono avere effetti rilevanti sull’ambiente. La VAS è stata sviluppata secondo quanto disposto dall’art. 13 del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”. I risultati della valutazione sono riportati nel documento denominato “Rapporto Ambientale”.
Il Piano si propone di identificare il quadro delle coerenze e dei possibili impegni in un ambito territoriale comunale e d’area vasta e assume, come base di partenza, le indicazioni strategiche contenute in una serie di documenti, in primo luogo il programma di mandato del Sindaco, di seguito riportati a grandi linee:
la pianificazione strategica, l’ambiente e la coesione sociale elaborate a diversi livelli (direttive UE, delibere CIPE, direttive e delibere Regione Calabria, ecc.);
la legislazione urbanistica e ambientale, la programmazione economica e le programmazioni settoriali della Regione Calabria;
la programmazione comunitaria e nazionale in essere, come anche gli assi di finanziamento dei Fondi strutturali 2007-2013;
la pianificazione urbanistica comunale e provinciale e la programmazione delle opere pubbliche.
Tale versione resta in ogni caso aperta a successive integrazioni, in modo da valorizzare e proseguire la discussione pubblica e partecipata di quanto svolto sino ad ora.
Il Piano è stato costruito attraverso un continuo processo di comunicazione finalizzato a coinvolgere la molteplicità degli attori istituzionali, sociali, economici, culturali locali, la società civile che costituiscono il sistema di riferimento della città e dell’area vasta.
Con il Piano Strategico non si vuole soltanto offrire un quadro coerente d’opportunità ai portatori d’interessi, ma anche affrontare le condizioni di disagio patite dalle componenti sociali che sono ai margini della vita attiva della città, o che rischiano di esserlo nel futuro.
Il Piano Strategico, pertanto, è lo strumento per superare le barriere dei confini amministrativi, offrendo alle città l’opportunità di affrontare le dicotomie tra le aree di concentrazione dello sviluppo e dell’attrattività e le aree della marginalità sociale e del degrado urbano, riposizionandone le prospettive di rigenerazione fisica, economica e sociale all’interno di una scala territoriale d’area vasta.
Il Piano Strategico è, in sintesi, lo strumento aggiuntivo e non sostitutivo di pianificazione territoriale tramite il quale le città, anche superando i limiti territoriali degli strumenti di pianificazione urbanistica legati al perimetro comunale, si danno strategie per assolvere al loro ruolo di nodi d’eccellenza delle reti materiali ed immateriali considerando fattori, funzioni e interrelazioni metropolitane, extra-regionali e internazionali.
La meta individuata è “Catanzaro città dell’accoglienza, della conoscenza e dell’innovazione”.
Città dell’accoglienza implica obiettivi di qualità, qualità del lavoro, qualità della vita, qualità dell’ambiente fisico. “Catanzaro città dell’accoglienza, della conoscenza e dell’innovazione” significa escludere uno sviluppo puramente quantitativo dell’economia, basato solo su indicatori di crescita quantitativa, sottolineando invece gli aspetti di sostenibilità, di uso equilibrato delle risorse e di convivenza sociale.
L’immagine di Catanzaro come capoluogo provinciale e regionale a servizio del territorio calabrese oggi non sembra più sufficiente a rigenerare la città. Così come ampiamente sfruttata da altri contesti è l’idea di “città cerniera”, o “città snodo”, nel caso di Catanzaro rispettivamente  tra il Tirreno e lo Jonio  e di tutta l’area centrale della regione. Fermo restando il ruolo  della città come capoluogo provinciale e regionale sembra, anzitutto, opportuno rafforzare lo spirito pragmatico della città, in modo da valorizzare e potenziare le funzioni esistenti, in primo luogo il diffuso settore terziario anche avanzato (dall’Università agli uffici pubblici della Regione, della Provincia e del Comune fino alle attività dei servizi pubblici locali e delle iniziative private) funzionale all’avvio di azioni dedicate alla diffusione della qualità urbana nel centro storico e negli edifici più recenti, primo indispensabile passo verso l’attrazione di nuove forme di turismo e di nuove attività produttive. 
Con il Piano Strategico Catanzaro può agire contemporaneamente su più fronti evitando, per il momento, di far passare a tutti i costi e quindi forzatamente l’idea di una città capoluogo o cerniera, ma sforzandosi di mettere a sistema e rendere pienamente operativo l’esistente, utilizzando quanto più possibile le dotazioni infrastrutturali e le esperienze  della città e dei comuni contermini. L’essere capoluogo di regione, comincia infatti anche dalla valorizzazione dei punti forti del proprio sistema territoriale non limitabile alla vicinanza con Lamezia Terme, ma ricompreso fra Reggio Calabria e Crotone, Cosenza e Gioa Tauro, Locri e Rocca Imperiale, Vibo Valentia e Corigliano.
A partire da questa impostazione, il Piano Strategico è in grado di fornire una seria visione dello sviluppo di area vasta, protetto dai circoli viziosi del territorialismo fine a se stesso, e di mettere a rete le diverse eccellenze infrastrutturali locali, ora riorganizzate dal PUM, e culturali, turistiche, archeologiche, museali e ambientali.
“Catanzaro città dell’accoglienza, della conoscenza e dell’innovazione”  è il Piano Strategico della città di Catanzaro. Con il formale avvio del Piano il 23 novembre 2007 attraverso un’assemblea pubblica ed altre iniziative collaterali finalizzate ad una prima verifica delle criticità in atto e delle aspettative degli attori sociali catanzaresi, è stato predisposto un questionario, somministrato in prima battuta a tutti i soggetti presenti all’iniziativa di lancio del Piano Strategico e successivamente alla cittadinanza, composto di due sezioni principali: una sezione strategica dedicata alle criticità e una sezione partecipativa volta a evidenziare le aspettative per la città. Entrambe le sezioni sono correlabili ai diversi settori di attività economica.
Tra il dicembre 2007 e il febbraio 2008 si è svolta una verifica approfondita delle criticità e delle attese della comunità locale, mediante l’attivazione di Tavoli tematici, cui sono stati invitati tutti i principali attori sociali, istituzionali, imprenditoriali e rappresentanti di categoria. A tutti i partecipanti sono stati consegnati documenti pertinenti già elaborati in generale o su singoli temi, e un documento di sintesi delle prospettive future per Catanzaro, in seguito integrato da osservazioni e/o integrazioni. 
I Tavoli attivati in questa prima fase della pianificazione strategica, hanno riguardato:
1) Attività produttive. Innovazione e marketing: tavolo riunitosi il 13 dicembre 2007.
2) Mobilità, infrastrutture e trasporti: tavolo riunitosi il 19 dicembre 2007.
3) Inclusione sociale, servizi e riqualificazione urbana: tavolo riunitosi il 15 gennaio 2008.
4) Turismo e cultura:  tavolo riunitosi il 15 gennaio 2008.
5) Ambiente, energia e territorio: tavolo riunitosi il 5 febbraio 2008.
In ragione di questi incontri, nel marzo 2008, l’Amministrazione locale è stata in grado, grazie al prezioso contributo del  gruppo di lavoro incaricato, di presentare il prodotto finito “Elaborazione di una Piattaforma Strategica per la città e il suo territorio rapporto finale d’attività. Fasi 1-2-3-4-5-6-7” elaborato in diversi mesi che, come segnalato, costituisce il documento diagnostico preliminare alla redazione dei tre strumenti di pianificazione strategica di Catanzaro e della sua area vasta di riferimento quali il Piano Strategico territoriale, il piano di marketing strategico ed il piano urbano della mobilità.
Il quadro metodologico adottato dalla piattaforma prevede due fasi principali. Una fase di orientamento e impostazione dei 3 documenti pianificatori e una relativa fase di  elaborazione e redazione. Le attività della fase di orientamento ed impostazione si sono riferite  alla ricognizione delle informazioni e degli strumenti di pianificazione territoriale, al fine di identificare le criticità emergenti e definire, verificare e valutare scenari d’intervento su cui avviare l’elaborazione e la redazione del Piano Strategico, del PUM e del PMS e al contempo, alla comunicazione e partecipazione della cittadinanza per l’individuazione degli obiettivi strategici.
La città di Catanzaro si è fatta quindi promotrice e portatrice di un processo complesso e integrato di trasformazione, basato sul dibattito e sul confronto con la cittadinanza, al fine di poter costruire una visione della città, strategica per il suo sviluppo sostenibile e partecipata. Il percorso unitario per avviare l’orientamento e l’impostazione del Piano Strategico, con annesso Piano della Mobilità e Piano del Marketing, è, infatti, stato caratterizzato da momenti di partecipazione con soggetti pubblici e privati, fondato su partenariati politici, sociali ed economici tali da individuare un sistema d’azioni condivise, scandite da progetti pilota su cui far convergere le iniziative programmatiche dell’Amministrazione locale.
Il Piano Strategico di Catanzaro è un prodotto frutto di un processo di larga scala tanto territoriale, quanto metodologica. Lungo il primo versante, la città intende proiettarsi, sotto nuova luce, dal contesto di area vasta già indicato in diversi documenti all’intera realtà regionale.
L’impostazione di area vasta è inoltre insita nella prima individuazione degli Enti territoriali con cui intende condividere la visione strategica per lo sviluppo del sistema urbano e territoriale della Calabria centrale, tra cui ricordiamo: a) il Comune di Lamezia Terme, fondamentale snodo infrastrutturale di supporto all’asse dei due mari; b) i Comuni della Provincia di Catanzaro direttamente interessati alla realizzazione del sistema infrastrutturale Catanzaro-Lamezia, lungo le valli dell’Amato e del Corace, nonché quelli della Sila e della Costa ionica, che possono trarre importanti benefici dal potenziamento dell’asse; c) gli Enti gestori delle principali infrastrutture dell’area (Porto di Gioia Tauro, Aeroporto e Interporto di Lamezia Terme, RFI e FCL); d) i Comuni di Crotone e Vibo Valentia, che possono essere nuovamente interessati al rafforzamento dell’asse economico produttivo dell’istmo. Naturalmente si tratta di una prima ipotesi da ampliare e innovare  nella continuità delle dinamiche storiche della città di Catanzaro.
Per questi motivi, il Comune di Catanzaro con un’operazione complessa ed ambiziosa – e probabilmente inedita a livello nazionale – ha messo a sistema risorse finanziarie regionali e statali per dotarsi di tre strumenti programmatici in maniera tra loro integrata ed interdipendente. Sotto il profilo metodologico, pertanto, è d’interesse evidenziare nuovamente il carattere innovatore della città che, per questo, si presenta come costruttrice e portatrice di nuove esperienze di pianificazione integrata, spendibili nell’intera area del Mezzogiorno, inquadrate in tre step: 1. orientamento e impostazione del Piano Strategico territoriale,  del  PMS e del PUM; 2. elaborazione e redazione; 3. adozione e pubblicizzazione.
Conseguentemente il Piano Strategico è un prodotto che indica la descrizione della visione dell’area, le linee strategiche, gli obiettivi e le azioni che, in un’ottica temporale di dieci anni, gli attori pubblici e privati intendono promuovere e realizzare, ognuno per la propria parte di competenza, integrato da due documenti costruiti in maniera parallela ad esso quali  il Piano Urbano della Mobilità, realizzato da Sintagma e  il Piano di Marketing Strategico realizzato da Nomisma.
Linea strategica 1: La città in rete, Centro, periferia, area vasta
Obiettivi
Obiettivo 1.1
Promuovere Catanzaro come città capoluogo regionale
Obiettivo 1.2
Sviluppare  l’e-government
Obiettivo 1.3
Progetto “Reti amiche”
Obiettivo 1.4
L’integrazione policentrica e la prospettiva trans-regionale
Obiettivo 1.5
Favorire la qualità urbana
Obiettivo 1.6
Recupero e valorizzazione del Centro Storico
Obiettivo 1.7
Il territorio collinare e costiero
Obiettivo 1.8
Linea strategica 2: Cultura e creatività
Obiettivi
Obiettivo 2.1
Potenziare l’offerta dei servizi  culturali
Obiettivo 2.2
Qualificare e valorizzare il patrimonio culturale e le strutture a valenza culturale
Obiettivo 2.3
Promuovere gli eventi e le iniziative culturali
Obiettivo 2.4
Riutilizzare gli spazi pubblici e le aree dismesse in funzione della cultura e della creatività
Obiettivo 2.5
Razionalizzare e potenziare le strutture universitarie, le eccellenze e l’alta formazione
Obiettivo 2.6
L’innovazione organizzativa e la sperimentazione tecnologica nel sistema culturale
Obiettivo 2.7
La creatività dei giovani
Linea strategica 3: Mobilità, infrastrutture e cultura dell’utilizzo del mezzo pubblico
Obiettivi
Obiettivo 3.1
Catanzaro cerniera tra Jonio e Tirreno
Obiettivo 3.2
Riorganizare la viabilità di accesso alla zona e relativi servizi
Obiettivo 3.3
I collegamenti metropolitano-ferroviari
Obiettivo 3.4
I servizi di trasporto pubblico
Obiettivo 3.5
Catanzaro città della mobilità alternativa
Obiettivo 3.6
Il sistema della sosta nella città
Linea strategica 4: Turismo e sostenibilità ambientale
Obiettivi
Obiettivo 4.1
Valorizzare e promuovere l’identità  dei territori
Obiettivo 4.2
Incrementare i benefici economici e sociali del turismo
Obiettivo 4.3
L’orientamento al mercato
Obiettivo 4.4
Garantire la qualità, la continuità e l’innovazione dell’offerta turistica
Obiettivo 4.5
Proteggere l’ambiente per migliorare la qualità della vita
Obiettivo 4.6
Energia e territorio
Linea strategica 5:  Innovare le istituzioni e i servizi ai cittadini e alle imprese
Obiettivi
Obiettivo 5.1
Il progetto “Sistema di welfare della città”
Obiettivo 5.2
Innovazione del sistema sanitario
Obiettivo 5.3
Promuovere la cultura della legalità
Obiettivo 5.4
Valorizzare la cultura d’impresa
Obiettivo 5.5
Università e distretto produttivo
Obiettivo 5.6
Incrementare la competitività della pubblica amministrazione
Obiettivo 5.7
Incentivare i servizi alle imprese
Obiettivo 5.8
Garantire condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Obiettivo 5.9
Migliorare il sistema creditizio locale
Obiettivo 5.10
La qualità e l’equità della partecipazione sociale e lavorativa
L’assemblea, con  21 voti favorevoli e sei astensioni( Albano, Cimino, Costanzo, Esposito, Tallini e Romano), ha dato il via libera al regolamento per la disciplina del commercio sulle aree pubbliche. Ha introdotto la delibera l’assessore all’attività economiche, Francesco Curcio, il quale, ha spiegato le ragioni della rimodulazione del piano, proposto dall’amministrazione,  che punta innanzitutto “sul rispetto delle nuove norme igieniche  e  sulla valorizzazione del centro storico per le attività commerciali che dovranno essere espletate in modo più disciplinato. Curcio ha anche sottolineato la necessità  di individuare nuove aree per gli ambulanti e per i nuovi  mercati a Siano e Corvo, per fiere di prodotti  biologici , per l’artigianato, dell’antiquariato. Bisogna anche lavorare – ha aggiunto Curcio – per una riqualificazione della fiera di San Lorenzo. Tutto una serie di iniziative che  non dovranno penalizzare gli operatori , ma andando incontro alle  loro esigenze”. Il presidente della commissione attività economiche, Andrea Ranieri ha poi illustrato l’emendamento  ed i vari passaggi che hanno  portato alla stesura del regolamento.

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Redazione

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