Nulla da fare, nessun “rumor” riecheggia nel vuoto “Ceravolo” e la sola presenza del Dg in pectore D’Ambrosio non serve ad evitare l’undicesima sconfitta stagionale alla squinternata Fc. Anche il Pomezia raccoglie il bottino pieno, ringrazia e se ne va. Una gara come tante finora condotta con impegno, moltissimi limiti tecnici, col solito rigore contro, la solita espulsione, ma un insolito avvio di gara. Per 60 secondi palla nella metà campo ospite e calciatori del Catanzaro seduti sul rettangolo di gioco per protesta … NO COMMENT! E’ arrivato forse il momento di mettere in mora la società? Oppure attendiamo ancora la cordata giuliana con i suoi ambiziosi progetti? In ritardo come sempre sulla città dei tre colli, una presa di posizione da parte degli attori principali di questa vicenda che oggi suona come una beffa nei confronti dei pochi disinteressati tifosi che vorrebbero di nuovo poter parlare solo di calcio.
A quando l’epilogo di questo coma irreversibile? Un tutti contro tutti figlio del disagio di una città che senza capo né coda si avvicina alle prossime comunali utilizzando il calcio come pura campagna elettorale. Ma chi gioca col fuoco si sa, prima o poi si scotta. E forse già oggi qualcuno che si è avvicinato troppo, metaforicamente parlando, ci lascerà le penne. La sconfitta di una città intera, un fallimento prossimo che bussa alla porta, una classe politica inadeguata ed una classe imprenditoriale sorda da tutte e due le orecchie. Come si può pensare di fare del calcio in città? Forse è giunto il momento di chiudere il sipario, non si può vivere sempre di ricordi, una terza categoria è il massimo a cui Catanzaro attualmente può aspirare, una categoria adeguata ad una popolazione con una grande storia alle spalle, ma con un presente piccolo piccolo. Domenica prossima alla volta di Trapani partirà un gruppetto di ragazzi con i mezzi propri per “onorare” l’ultimo impegno del girone d’andata di un campionato mediocre e falsato dalla presenza di una squadra, quella ultima in classifica che porta un nome importante, ma è che è solamente il clone venuto male di ciò che una volta rappresentava l’orgoglio di una regione intera.
Sui campi delle squadre di calcio della Seconda Divisione Lega Pro, girone C, da segnalare la sofferta vittoria del Latina sulla Vigor Lamezia, i tre punti consentono ai laziali di rimanere saldamente al comando del girone e solitari in vetta, grazie all’inaspettata sconfitta del Trapani sul campo del Matera. In attesa del posticipo del lunedì tra Avellino ed Aversa Normanna, il Neapolis ex terza forza del campionato, compie un mezzo passo falso sul campo della Vibonese, dopo essere passata in vantaggio praticamente in avvio di gara ed aver condotto per ampi tratti la partita, subisce sul finire il goal del pareggio di Pasca, che regala un insperato punticino alla squadra calabrese. Un po’ di ossigeno per il Brindisi che pareggia con merito sul campo del Melfi, importante vittoria per il Milazzo che con un goal per tempo, regola le velleità del Campobasso. In fondo alla classifica colpo gobbo dell’ Isola Liri che sul campo del Fondi raccoglie l’intera posta in palio, addirittura dopo essere passata in svantaggio.
Massimo Saverino