I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 presunti appartenenti ad una organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina.
La droga giungeva dal Sud America in Italia, attraverso il porto di Gioia Tauro, grazie alla complicità di alcuni dipendenti portuali, alcuni dei quali arrestati. Secondo quanto si è appreso, tra gli arrestati figurano 13 persone sottoposte a fermo il 24 luglio scorso, più altre 5 che non erano state coinvolte nella prima operazione. In quella occasione erano stati sottoposti a fermo, tra gli altri, sei tra dipendenti ed ex dipendenti della società che opera sui moli del porto ed il rappresentante legale di una società di trasporti. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. (ANSA)
Beni per un valore di circa 10 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Scico di Roma nell’ambito dell’operazione che stamani ha portato all’arresto di 18 persone accusate di far parte di un’associazione dedita al traffico di cocaina attraverso il porto di Gioia Tauro.
Le indagini patrimoniali hanno portato ad individuare dieci imprese, terreni, ville ed altri beni riconducibili agli arrestati o a loro familiari, risultati sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati e, per questo, sottoposti a sequestro. (ANSA)