L’ennesimo atto di viltà e di intimidazione compiuto ai danni del signor Raffaele Lagonia, abitante nel rione Aranceto, cui questa volta è stata incendiata l’autovettura, è l’ulteriore segnale di prepotenza criminale che si inscrive nella lunga scia che sta attraversando il capoluogo di regione e soprattutto la zona sud della città.
Manifesto pertanto tutta la mia solidarietà al signor Lagonia ed alla sua famiglia e, alla luce di quanto accaduto, esprimo ancora una volta profonda preoccupazione per l’attuale stato in cui Catanzaro da troppo tempo sembra versare. L’episodio non è certamente isolato e giunge all’indomani dell’atto intimidatorio compiuto al consigliere comunale di maggioranza Andrea Ranieri.
E’ evidente che in città sono in atto moniti da parte di una criminalità che certamente non possiamo definire “disorganizzata” la quale tende a minare gli sforzi e l’impegno a favore della legalità che la nostra Amministrazione, con in testa il sindaco Rosario Olivo, sta palesemente e senza paura portando avanti. Il palpabile clima di incertezza in città deve cominciare a far riflettere e pensare in primis chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica e conseguentemente la società civile tutta. Non voglio, e non è mia intenzione, creare un inutile allarmismo. Ma non credo di poter essere smentito se affermo che nella nostra comunità cittadina regna una tensione dovuta al perpetrarsi di azioni volte all’illegalità messe in atto in particolare da “criminali” di etnia rom che non rendono il capoluogo la città sicura che non desideriamo e in cui vogliamo far crescere i nostri figli. Nelle sedi opportune e nelle sedi pubbliche ho più volte ripetuto la necessità di un intervento a 360 gradi contro questo fenomeno. Le azioni che l’Amministrazione Comunale può mettere in atto per contrastare tali illegalità, pur se spese ai massimi termini, ovviamente non sono sufficienti. E’ necessario che il problema venga considerato e sia analizzato attraverso una seria concertazione di tutti gli organi preposti. L’amministrazione Comunale, quella intermedia e quella Regionale insieme alle Forze dell’Ordine e ai rappresentanti del Governo nazionale hanno l’obbligo di programmare idee e risorse adeguate per contrastare quella che a tutt’oggi è una vera e propria emergenza. Risorse, mezzi e strumenti devono a mio avviso derivare da una presa di posizione forte e concreta. Ad oggi invece il contrasto a questa criminalità è lasciato alle singole iniziative e all’impegno costante di tutte le Forze di Polizia impegnate, con il consueto spirito di abnegazione che li contraddistingue, nonostante i pochissimi mezzi e risorse a loro disposizione. Pertanto, mi auguro che i barbari vigliacchi che hanno incendiato la macchina del signor Lagonia vengano presto individuati e consegnati alla patrie galere.
Eugenio Riccioi
Capogruppo Consiliare Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
con delega alle Politiche della Sicurezza