Nella mattinata di oggi sono iniziati i lavori di smantellamento dell’orribile “gabbia” installata all’interno di Villa Margherita. Si tratta di un’azione fortissimamente seguita e voluta dal nostro movimento che, è bene ricordarlo, contestò la precedente amministrazione rea d’aver installato tale manufatto. All’epoca quell’intervento fu aspramente criticato in quanto – pur in presenza dell’emergenza “aviaria” e dei conseguenti obblighi di stampo gienico-sanitarie – si sarebbe potuto optare per il trasferimento dei cigni in altro luogo anziché violentare il giardino storico della nostra città. Si ricorderà inoltre che per realizzare la “gabbia” furono addirittura tagliati alcuni alberi che contornavano la vasca, ciò determinando non solo un danno estetico ma anche un attentato al già precario ecosistema di Villa Margherita. E ancora, all’interno della vasca, ad appena un metro dalla storica statua con lo zampillo d’acqua, assieme alla “gabbia” fu costruito un orripilante manufatto in cemento armato.
Oggi, finalmente, le nostre rimostranze e le nostre continue sollecitazioni hanno avuto la giusta soddisfazione grazie alla sensibilità del sindaco Rosario Olivo, dell’intervento dell’assessore ai lavori pubblici Tassoni ed all’apporto prezioso dell’architetto Carolina Ritrovato.
L’iniziativa di bonifica si rendeva fra l’altro indispensabile e funzionale rispetto ai lavori di riqualificazione di cui Villa Margherita è oggetto da qualche tempo e che saranno conclusi a breve. Non c’è bisogno di rammentare l’importanza di questo vero e proprio gioiello cittadino, luogo simbolo per eccellenza del capoluogo di regione, già mirabilmente decantato da visitatori illustri del passato: Norman Douglas lo definì “meraviglioso” e Lenormant, Gissing e Pascoli lo descrissero entusiasticamente per le ammirevoli, intrinseche caratteristiche paesaggistiche, per la caratteristica sistemazione a terrazza, per le sculture di catanzaresi illustri sistemate lungo i suoi viali. Per il fatto poi del tutto originale di essere felicemente situato in pieno centro storico, è questo il parco comunale più importante della città, nonostante Catanzaro vanti diversi polmoni verdi (Pineta di Siano ad est, Pineta di Giovino a sud) e il nuovo maestoso Parco della Biodiversità Mediterranea a nord. Ma Villa Margherita è stata e resta un simbolo per Catanzaro e siamo ben lieti che presto tornerà alla fruizione dei residenti e dei turisti, auspicando che ogni giorno sia riprodotta la data con le pigne sul selciato, come si faceva un tempo.
Infine, restando in zona, cogliamo l’occasione per riproporre la trasformazione di Piazzale Trieste in isola pedonale in luogo dell’attuale disordinato ammasso di automobili; quello spazio rappresenta non solo l’ingresso al giardino (quindi alla Biblioteca ed al Museo Provinciale) ma anche al prestigioso Comando Carabinieri, e ciò richiede maggior decoro nella piazzetta.
Eugenio Riccio
Capogruppo Consiliare Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
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