Le critiche pelose provenienti dal coordinamento provinciale della Giovane Italia rivolte al nostro ultimo manifesto elettorale in cui paventiamo il rischio che Scopelliti, qualora eletto governatore, possa esercitarsi nel suo hobby preferito, ovvero il reggio-centrismo, sono la prova più provata che abbiamo colto nel segno. E che diciamo la verità.
Il nostro è un manifesto autenticamente ribaldo che vuole far riflettere l’opinione pubblica. E’ paradossale che gli amici della Giovane Italia ci accusino di campanilismo ignorando che una delle ispirazioni fondanti del nostro movimento è stata proprio la difesa della città dai continui conati campanilistici rivolti contro di essa, fra cui si segnalano le performance di tale Peppe Scopelliti. Giusto per rinfrescare la memoria alla Giovane Italia: Scopelliti è quel tale che, campanilisticamente, ha fatto ricorso alle sue potenti amicizie politiche romane e ai tribunali per sottrarre a Catanzaro la Direzione Regionale del Lavoro e la Direzione Regionale delle Dogane; ma è anche colui che ha protestato campanilisticamente per l’insediamento, nel capoluogo, del Comando Militare Regionale al pari delle campanilistiche rivendicazioni che ha elevato sul Competence Center delle Poste. Inoltre Scopelliti è quel tale che, venuto a sapere del raduno nazionale dei Carabinieri previsto a Catanzaro in aprile, ha campanilisticamente investito le sue amicizie romane per dirottare l’evento sullo Stretto. E’ colui il quale ostacola campanilisticamente il distacco da Reggio, a costo zero, di una sezione del Reparto Mobile della Polizia di Stato a Catanzaro, che garantirebbe più sicurezza all’intera regione.
Allora qui chi è il campione del campanilismo?
Come si vede noi non facciamo il classico processo alle intenzioni, bensì ai danni già realizzati ed alle prove già provate dal signor Peppe.
Invitiamo pertanto gli amici della Giovane Italia a ravvedersi, ad abbandonare quella masnada di sodali e ruffiani fattisi liquidatori della dignità politica di Catanzaro, che stanno accanto al carnefice della nostra città. Condividiamo l’appello lanciato in favore di Roberto Talarico perché sia votato e mandato a Reggio a rappresentare col cuore questo capoluogo di regione. E infine, incoraggiandoli a spogliarsi di quella ingenuità che li rende troppo concilianti nei riguardi di Scopelliti, gli ricordiamo di tenere a mente la definizione che Winston Churchill dava della persona conciliante: “uno che nutre il coccodrillo nella speranza che questi lo mangi per ultimo”.
Fabio Lagonia
Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”