E’ molto strano, e anche abbastanza disdicevole, che l’on. Michele Traversa preferisca accanirsi contro la sua città anziché difenderla! E sarebbe incomprensibile che restasse ancora in piedi la sua candidatura a sindaco dopo le gaffe sul PON Sicurezza. Ma non solo su quelle: già il non aver votato alla Camera un disegno di legge tendente a scardinare il rapporto tra mafia e politica, il “Lazzati”, dovrebbe indurre il PDL a chiedere a lui, ed a chi su questo tema ha votato come lui, di abbandonare per sempre la politica; sempre che la politica abbia un residuo di moralità e di pudore! Ma le affermazioni che Traversa sta rilasciando in queste ore circa il PON Sicurezza della nostra città meritano un’ulteriore critica: egli, assolutamente infinocchiato dai suoi “vertici”, va sostenendo che il PON Sicurezza di Catanzaro non sia stato dirottato altrove ma, banalmente, non sia stato ancora approvato dal Ministero solo perché abbisognerebbe di modifiche. In realtà il PON Sicurezza del capoluogo calabrese è stato elaborato in modo compiuto, e le infinite richieste di integrazioni avanzate dalla burocrazia ministeriale (ben cinque in meno di due anni!!) non sono altro che l’esempio lampante di come, pur di non rilasciare i relativi finanziamenti, il Ministero stia compiendo non già un “accanimento valutativo” – come l’ha definito il sindaco Rosario Olivo – ma addirittura una “scientifica vessazione” come invece preferiamo definirla noi. In effetti è inconcepibile che, per colpe di burocrati appositamente e politicamente indottrinati allo scopo, il Ministero faccia slittare di mese in mese e di anno in anno l’approvazione del nostro PON. D’altronde lo stesso Maroni rassicurò Olivo, salvo poi mettere in atto la tattica del sistematico rinvio sfociata, poco prima delle ultime elezioni regionali, nel vergognoso scippo dei fondi PON destinati a Catanzaro e dirottati altrove per mere convenienze elettoralistiche.
Il punto è: Traversa c’è o ci fa? Egli, conoscendo bene la politica, sa che questa è la verità dei fatti e che Catanzaro è stata ancora una volta scippata. La domanda che gli rivolgiamo è: perché non ha il coraggio di dissentire dai suoi “vertici”, come ha fatto Scopelliti di fronte al maltrattamento delle Regioni o alle accuse di cialtroneria lanciate da Tremonti? Cos’è che impedisce a Traversa di difendere la città dove – immeritatamente – vorrebbe candidarsi a sindaco? Perché non ha avuto il buon senso di informarsi e chiedere lumi al sindaco Olivo circa il PON Sicurezza, anziché infierire sulla sua città? Perchè, da parlamentare, non ha vigilato e non vigila affinché le opportunità per Catanzaro fossero garantite? Perché, da parlamentare, non si è mai interfacciato con Olivo per le questioni della collettività? Non vorremmo che Traversa sia vittima di quella sindrome da ascarismo rispetto alla quale – per dirla con Victor Hugo – sarebbe disposto anche a pagare per essere servile! C’è bisogno di coraggio politico, dignità e orgoglio. E anche di buona educazione, giacché siamo rimasti stupefatti del tono usato da Michele Traversa nella replica all’ottima onorevole Angela Napoli: lo stile con cui il primo si è rivolto alla seconda evoca un elefante che entra in un negozio di cristalleria, dal momento che l’ha accusata di dire “fesserie” sol perché la Napoli dice la verità senza servilismi verso il padrone, tanto utili per garantirsi in cambio una candidatura alla guida del capoluogo di regione.
Mentre rimaniamo sbigottiti di fronte all’atteggiamento di Traversa, ringraziamo l’onorevole Angela Napoli per la sua encomiabile attività politica. Nel frattempo, chiediamo al candidato-sindaco-messia che fine ha fatto la Scuola Superiore della Magistratura per la quale aveva promesso solennemente un’immediata definizione non appena fosse stato eletto Scopelliti: forse anche qui il Comune di Catanzaro dovrà aspettarsi qualche perenne richiesta di rimodulazione?
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il Direttivo