CNC – La questione Rom non si risolve a livello locale

riceviamo e pubblichiamo cnn@uscatanzaro.net

L’incredibile quanto deprecabile episodio accaduto ieri nel “quartiere ROM” di Catanzaro dove circa 300 zingari hanno circondato quattro agenti della squadra mobile del capoluogo che stavano cercando di arrestare un giovane, non può che portare tutti a riflettere in modo unanime ed univoco su una questione di estrema criticità. E non tanto per l’episodio in sé, già estremamente grave, quanto per il fatto che non possono essere più tollerate situazioni nelle quali vi sia una tale sfacciataggine e una tale carica offensiva nei confronti dello Stato. Nello stesso tempo mi preme sottolineare che la questione non può essere relegata ad un fenomeno locale. Non si tratta di un problema di Catanzaro così come non si tratta di un problema di Roma o di Napoli. E’ una questione di interesse squisitamente nazionale che deve essere vagliata dal Governo e per la quale l’intero Paese si attende delle risposte e delle soluzioni soddisfacenti. Non è un caso che proprio in queste settimane le cronache nazionali ci parlino di tanti altri episodi legati alla delinquenza proveniente dal mondo ROM e proprio a causa dell’emergenza che si è venuta a creare l’esecutivo ha messo in agenda la problematica, ipotizzando addirittura un commissario straordinario per Milano, uno per Roma ed uno per Napoli. Da ciò si deduce ancora una volta che la questione non può essere risolta a livello locale. Non si tratta perciò di un “guasto” legato ad un determinato territorio; né le amministrazioni locali hanno voce in capitolo nella risoluzione di una vicenda annosa ed estremamente complessa.

Quello che possiamo rilevare, per quanto riguarda la situazione catanzarese, è un forte insediamento abusivo da parte dei ROM se è vero che almeno 400 appartamenti sono stati illegalmente occupati. Si aggiunga che tali insediamenti hanno via via assunto arrogantemente lo status di territori off-limits, come se ci si trovasse in un enclave all’interno del quale le leggi dello Stato non hanno validità. Territori senza regole dove la sola vista di un rappresentante dello Stato, magari in divisa, scatena il putiferio e induce quei residenti ad autoconvincersi di dover essere intoccabili anche quando delinquono, spacciano droga o rubano automobili. Capisco bene che il linguaggio politicamente corretto imporrebbe di essere prudenti, persino rispetto ad un affronto così grave come quello subito ieri dalla Polizia di Stato, per evitare eventuali strumentalizzazioni sfocianti nel razzismo. Ma qui si tratta di essere realisti e registrare, senza buonismo, che il problema esiste ed è un problema legato al disconoscimento della legalità, delle regole civili e della legge non da parte di singoli soggetti, ma di interi quartieri: ecco allora che la questione assume connotati speciali. Di conseguenza occorrono misure speciali che devono provenire dal Governo.

Nel frattempo, in quanto delegato dal sindaco sulle politiche della Sicurezza, rivolgo la massima ed incondizionata solidarietà a tutte le forze dell’ordine, specialmente a quelle che hanno subìto la vile aggressione di ieri.

Eugenio Riccio
Capogruppo Consiliare Movimento Civico Indipendente “CatanzaroNelCuore”
con delega alle politiche della Sicurezza

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento