E’ l’Aeroporto il prossimo scippo per il nostro territorio? Se abbiamo interpretato bene quanto dichiarato dal governatore Scopelliti durante la conferenza stampa tenutasi martedì scorso presso la SACAL, la nostra preoccupazione è ben fondata. Ovviamente speriamo di sbagliarci ma, comunque stiano le cose, chiediamo alla politica locale di non soggiacere a distrazioni di sorta e di fare chiarezza su quello che, per ora, è soltanto un rischio che noi intravvediamo.
Alludiamo ad uno specifico passaggio nel quale il nostro governatore ha parlato di “rete aeroportuale calabrese, con una collaborazione tra gli scali di Lamezia, Reggio e Crotone” lasciando intendere ai più che ciò si estrinsecherà “nell’unione delle forze per ottenere migliori risultati, soprattutto per quanto riguarda gli accordi con le compagnie aeree”. Messa così non ci sarebbe nulla da eccepire: chi potrebbe infatti contestare il principio della collaborazione? Nessuno. Anzi, noi stessi siamo convinti fautori che sia questa la strada da seguire per incoraggiare il turismo. Ma….c’è un ma! Chi ci dice che per “collaborazione” fra gli scali aeroportuali si voglia intendere realmente una “collaborazione” – cosa certamente da auspicare – e non già la fusione in un’unica società di gestione degli aeroporti calabresi? In quest’ultimo caso sarebbe un’operazione abominevole, stante gli attuali bilanci di SACAL, COGAS e S.ANNA. Infatti mentre lo scalo catanzarese presenta un bilancio positivo, sotto ogni profilo, quello reggino e quello crotonese sono in fortissimo e drammatico affanno, per usare un eufemismo. Da un punto di vista prettamente tecnico ed imprenditoriale un eventuale accorpamento delle tre SpA significherebbe dunque una cosa soltanto: distruggere fatalmente un’eccellenza (la SACAL) per ripianare gli spaventosi buchi delle altre due società.
Se è vero che politiche adeguate hanno il compito di trovare soluzioni per risollevare le sorti della SOGAS e del S.ANNA, per le quali auspichiamo una ripresa, ciò non può tradursi nel danneggiamento di un’azienda che produce ottimi risultati e che – come ribadito proprio durante la conferenza stampa dello scorso 4 gennaio – ha registrato il record nazionale di incremento del traffico (oltre un +16%) con quasi duemilioni di passeggeri. E per Lamezia il trend, sotto ogni profilo, è in crescita. Non si può allora esaltare l’aeroporto catanzarese per i dati, i risultati e i servizi che fornisce all’intera collettività regionale e poi, contestualmente, essere subdoli nel programmarne il suo declino. Né certa politica può pensare che la gente sia ingenua al punto di farsi infinocchiare e zittire – rispetto alla vicenda che noi oggi richiamiamo – con la promessa della realizzazione del nuovo moderno terminal di Lamezia e relativo allungamento della pista: ricordiamo infatti che tale ristrutturazione era già finanziata con i fondi FAS che poi Tremonti (incredibile ma vero!) dirottò al Nord Italia; dunque il restyling dello scalo catanzarese è un atto dovuto per un Aeroporto che ha tutte le qualità per diventare lo strategico nell’intera area mediterranea, e non essere pesantemente penalizzato dall’eventuale costituzione di una società “unica” di gestione…che come obiettivo “unico” avrebbe solo quello di ripianare i debiti altrui.
Movimento Civico “Catanzaronelcuore”