L’agenzia unica del lavoro per la Calabria deve avere sede a Catanzaro. È quanto afferma il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”. “Nell’ambito delle riforme annunciate dal governo – si legge in una nota – è prevista anche la creazione di un’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro. Si tratta di una struttura all’interno della quale saranno integrati i servizi ispettivi attualmente in capo al Ministero del lavoro, all’Inps e all’Inail, prevedendo altresì forme di coordinamento con le Asl e con le Arpa.
Lo scopo è dunque quello di risparmiare e razionalizzare la macchina statale, dal momento che questo progetto comporterà una drastica riduzione delle strutture ispettive attualmente diversificate nei vari enti. Pertanto, – scrive il movimento – a decorrere dal 1* gennaio 2016, data in cui è prevista l’operatività della nuova Agenzia, si annuncia la soppressione di 85 uffici su tutto il territorio nazionale, ossia una drastica riduzione delle strutture ispettive di Inps, Inail e Ministero del lavoro oggi esistenti a livello provinciale e sub-provinciale, nonché di Direzioni interregionali e territoriali del lavoro.
Il risparmio previsto – sottolinea Cnc – è notevole giacché si identifica in circa 26 milioni di euro, con un accorpamento di uffici che porterà ad un massimo di 18 sedi, presumibilmente di livello regionale o pluri-regionale.
Pur senza entrare nel merito della riforma, la quale se può determinare risparmio e razionalizzazione è da salutare positivamente, crediamo sia opportuno chiedere alla nostra classe dirigente e politica di vigilare affinché la sede regionale prevista per la Calabria – o eventualmente quella pluri-regionale che potrebbe accorpare Calabria e Basilicata – sia allocata a Catanzaro. Giova ricordare che il capoluogo calabrese è già sede delle direzioni regionali dell’Inps, dell’Inail, dell’Arpacal nonché, a breve, dell’unica azienda sanitaria che dovrebbe essere istituita per l’intero territorio calabrese, così come annunciato dal governatore Oliverio”. In questa ottica, secondo Cnc, “l’eventuale scelta di una diversa sede, per quanto improbabile e illogica, apparirebbe anomala.
Un simile appello, in condizioni di normalità politica e istituzionale, non dovrebbe nemmeno essere fatto. Ma conoscendo molto bene il vulnus presente nella nostra regione, fatta di anomalie e campanili, in cui ognuno tenta di prevalere sull’altro anche a costo di minare l’ordine istituzionale, la funzionalità, l’efficienza, il risparmio, l’ottimizzazione delle risorse e via discorrendo, sentiamo l’obbligo di intervenire affinché – a partire dal Sindaco per arrivare fino alla classe parlamentare – si vigili con attenzione sulla scelta che da qui a poco il Governo andrà ad operare quando stabilirà le 18 sedi delle Agenzie uniche per le ispezioni del lavoro. Soprattutto – sottolinea il movimento – chiediamo che si vigili su eventuali emendamenti, appendici o piccole clausole ai decreti attuativi (come già accaduto nel recente passato per la Direzione regionale del Lavoro, previsto nei capoluoghi regionali, ma nel caso calabrese assegnato a Reggio grazie ad una postilla fatta furbamente inserire dai parlamentari reggini, nella quale si prevedeva che tali uffici potevano essere allocati anche nelle città sedi di corte d’appello!).
Quando invitiamo a vigilare intendiamo proprio questo: vorremmo che, oggi, i nostri politici tirassero fuori gli attributi senza fingere, domani, di cadere dalle nuvole? Magari perché nessuno gli aveva detto niente”.