Utilizzavano un vicoletto, non lontano dai principali locali dove si riuniscono i giovani di Catanzaro Lido, per spacciare la droga. Si tratta di un’area caratterizzata negli ultimi tempo da un via vai continuo di giovani che è stato notato dagli agenti del Commissariato di Catanzaro Lido e della squadra Volanti.
L’indagine ha svelato un vasto giro di sostanze stupefacenti, con epicentro nel quartiere marinaro, in Via Stretto Antico, gestito da interi nuclei familiari dediti anche ad altre attività delittuose, alcuni responsabili anche di favoreggiamento ai “sodali” per eludere le indagini della polizia.
Nella tarda serata di ieri, nel corso di un ulteriore servizio di osservazione, dopo aver osservato l’ennesimo inizio di un’altra serata di spaccio, gli Agenti del Commissariato Sezionale di Catanzaro Lido e della Squadra Volante facevano irruzione in una traversa di via Cristoforo Colombo, costantemente presidiata da un gruppo di giovani, e rinvenivano un involucro con 27 dosi di marijuana, pronte per lo spaccio.
Gli Agenti hanno dapprima verificato il consistente viavai di giovani che caratterizzava la zona, e la fugacità dei contatti tra gli stessi, molti dei quali peraltro già noti agli uffici di polizia, quali assuntori e/o spacciatori di sostanze stupefacenti.
Cinque persone, tutte catanzaresi, sono state tratte in arresto, perché autori, in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, si tratta di:
DORIA Davide Vitaliano, cl. 1992, pregiudicato;
BASILE Annamaria, cl. 1988, pregiudicata;
CARTISANO Vittorio, cl. 1994;
CELI Emanuele Giuseppe, cl. 1987;
URZINO Benedetto, cl. 1985, pregiudicato.
Gli stessi sono stati trovati in possesso di gr. 30 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in 27 dosi, pronte per lo spaccio.
Sulla persona di uno dei 5, venivano altresì rinvenute delle banconote di vario taglio, per la somma complessiva di euro cento, che venivano sequestrate in quanto provento dell’attività di spaccio.
I 5 giovani, previo riscontro positivo degli accertamenti tossicologici eseguiti presso il laboratorio di Polizia Scientifica, sono stati tratti in arresto e sottoposti al regime degli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, a disposizione dell’A.G. procedente, per l’udienza di convalida.