Il momento più atteso, quello delle premiazioni, si è consumato sabato sera con il gran galà finale del Magna Grecia Film festival alla presenza delle più alte cariche istituzionali e graditi ospiti del mondo dello spettacolo.
Affiancato dalla splendida Martina Colombari, il direttore artistico Gianvito Casadonte in veste di conduttore ha dato il via alla lunga carrellata dei premi e alla relativa consegna delle “colonne d’oro” preparate per l’occasione dal maestro orafo Gerardo Sacco. Proprio quest’ultimo, con una sfilata dei suoi gioielli creati per il cinema, ha aperto la serata sulle note de “Il gladiatore” prima di lasciare spazio ai tanto attesi verdetti della giuria.
Il primo “Premio Annecy” è stato assegnato ex-aequo a “Nero bifamiliare” (ha ritirato il premio il regista Federico Zampaglione) e “Io, l’altro”, suggellando per il terzo anno consecutivo il gemellaggio con il famoso festival francese diretto da Pierre Todeschini che, in un momento difficile, non ha voluto far mancare il suo sostegno alla kermesse soveratese. Il “Premio popolare”, decretato dai voti raccolti sul sito www.magnagraeciafilmfestival.it, è andato ad “Animanera” di Raffaele Verzillo. E’ salito sul palco per l’occasione l’attore Domenico Fortunato che ha felicemente rivelato che, proprio grazie agli echi suscitati dal successo su internet, il film potrebbe trovare presto una distribuzione. Il “Miglior attore” è stato assegnato ex-aequo ad Ignazio Oliva per “Onde” e Antonio Friello per “Animanera”. Hanno consegnato il riconoscimento i giurati Giulio Scarpati e Rolando Ravello, miglior attore lo scorso anno, che hanno rivolto un simpatico plauso al direttore Casadonte per questi giorni di mare, sole e tanta buona cucina.. “Ora andremo a riposarci”, ha commentato ironicamente Scarpati.
Il premio per la “Miglior attrice” è andato a Barbora Bobulova per la splendida prova in “Fratelli di sangue”. Ha ritirato il premio dalle mani di Sabrina Impacciatore il collega sul set Fabrizio Gifuni che ha così commentato: “Spero che Barbora si convinca di aver fatto una buona interpretazione”. La colonna d’oro per la “Migliore sceneggiatura” è stata consegnata dal maestro Giorgio Arlorio all’ex-allievo Francesco Amato per “Ma che ci faccio qui”, confermando il grande successo della commedia in questa edizione. Il “Gran premio speciale” della giuria è stato vinto invece da “Il giorno più bello” per il gran lavoro svolto dall’intero cast. Silvia Scola ha consegnato il riconoscimento al protagonista del film Fabio Troiano che ha aggiunto “Io terrò la colonna, poi la base la divideranno gli altri…”. La Scola ha annunciato che, per i dieci anni della nascita della compagnia “Il piccoletto” di Roma, il teatro di Soverato coprodurrà lo spettacolo “Telefonami in teatro”, dando inizio ad una collaborazione che durerà tutto l’anno. Le colonne d’oro speciali sono state consegnate ai maestri della fotografia Franco Di Giacomo e della sceneggiatura Giorgio Arlorio, prima della standing ovation per i grandi Ettore Scola, Ugo Gregoretti e Citto Maselli che hanno annunciato il premio per la “Migliore regia” a Francesco Amato che ha raccolto il secondo riconoscimento della serata, una menzione per il grande valore artistico e formativo della Scuola Nazionale del Cinema che “sforna” ogni anno tanti nuovi talenti. Ettore Scola, presidente “ad honorem” della giuria, ha così coccolato il giovane Casadonte: “Se fosse ancora vivo, Platone tornerebbe in Magna Graecia per assistere al Festival…”.
Clou della serata con il premio alla “Migliore opera prima” a “Io, l’altro” di Mohsen Melliti, ritirato da Claudia Gerini per l’amico Raoul Bova che ha ringraziato tutti con un breve messaggio scritto sperando di poter essere a Soverato il prossimo anno. Ultime parole ai rappresentanti delle Istituzioni: il governatore della Regione Calabria Agazio Loiero, il sindaco di Soverato Raffaele Mancini e gli assessori provinciali Pippo Capellupo e Giovanni Mirarchi che hanno rivolto il loro augurio alla nuova attività teatrale con la promessa di un forte sostegno e di una precisa programmazione anche a livello politico. C’è tempo per la sorpresa finale: Federico Zampaglione sale sul palco con la chitarra intonando alcuni dei suoi successi, accompagnato dalla voce di una elegante Claudia Gerini. Una quarta edizione che conferma il successo di questa manifestazione da cui passa il futuro del cinema italiano e lo sviluppo di una terra che ha bisogno di una cultura intelligente e attenta alla qualità.
Questi i premi dell’edizione 2007:
Migliore opera prima:
“Io, l’altro” di Mohsen Melliti
Premio giuria popolare:
“Animanera” di Raffaele Verzillo
Premio Annecy:
“Io, l’altro” di Mohsen Melliti e
“Nero bifamiliare” di Federico Zampaglione
Gran premio speciale:
“Il giorno più bello” di Massimo Cappelli
Migliore regia:
“Ma che ci faccio qui” di Francesco Amato
Migliore sceneggiatura:
“Ma che ci faccio qui” di Francesco Amato
Migliore attore:
Ignazio Oliva per “Onde” e Antonio Friello per “Animanera”
Migliore attrice:
Barbora Bobulova per “Fratelli di sangue
Notizia a cura del sito www.soveratoonline.it