Ieri camminando nel Centro Storico, avendo partecipato ad eventi e manifestazioni, mi sono trovato davanti la Chiesa del Rosario e trovandola aperta sono entrato. La visita mi ha suscitato delle riflessioni che a caldo vi giro. Che tristezza constatare l’estremo degrado strutturale ed architettonico.
Una metà della Chiesa risulta inaccessibile con ponteggi a “cielo aperto” e basta alzare lo sguardo per constatare il degrado delle volte. Anche il famoso quadro della Madonna del Rosario (altare laterale) risulta danneggiato proprio vicino al volto dell’immagine sacra. I catanzaresi sanno che la Chiesa del Rosario era, anche, la Chiesa degli Avvocati e dei Magistrati per essere attaccata al palazzo dei “Tribunali” (l’odierna GdF). Quasi tutti i matrimoni del mondo forense si celebravano al Rosario.
L’ultimo e’ stato il mio nel 1995 in quanto devoto alla Madonna del Rosario. Mi sono cresciuto in Piazza del Rosario e servivo messa da bambino (con il compianto Don Peppino PARROTTA) e ieri ho guardato con occhi da adulto e non piu’ con quelli da bambino. Non possiamo continuare a far finta di niente come se tutto si fosse fermato a ieri. Il degrado dei bellissimi palazzi e delle Chiese del centro storico avanza e bisogna arrestarlo. Come? Contribuendo tutti ad attivarsi, nelle sedi istituzionali e religiose, per un Piano operativo di finanziamento (aperto ai privati) e ristrutturazione. Il motore della ripresa economica della citta’, per come sosteniamo nel nostro programma “12 punti per la citta'”, non e’ l’apertura dell’ennesimo Centro Commerciale bensi la Cultura. Il mantenimento di un decoro architettonico accettabile ne e’ uno degli aspetti. Ritorniamo a vivere in Citta’ e, soprattutto, in una bella citta’!
In questo periodo di “campagna elettorale” scrivero’ le mie sensazioni di candidato, svelando anche i c.d. “retroscena”, in quanto e’ mio desiderio condividerle con gli elettori al fine di dare concreta attuazione al Palazzo di Vetro della P. A.. Ogni settimana, nel giorno del sabato, sul sito www.luigiciambrone.it verranno pubblicati i “retroscena della campagna elettorale” e i tentativi del vecchio modo di fare politica di inquinare la veste candida.
