Pochi spettatori, com’era prevedibile, all'”Esseneto” di Agrigento per la sfida a eliminazione diretta fra Akragas e Catanzaro, valevole per i sedicesimi di Coppa Italia di Lega Pro.
Da Catanzaro arrivano una decina di Ultras che espongono il loro striscione e si fanno sentire nel deserto della stadio siciliano.
L’Akragas presenta almeno sei calciatori che hanno giocato nell’ultima sfida interna persa con la Casertana, compreso l’ex giallorosso Madonia.
Il Catanzaro si schiera con un 4 3-3, la squadra è composta dalle cosiddette seconde linee con l’aggiunta di qualche giovane proveniente dalla “Berretti”. La vera novità è Orchi, che è anche il capitano, nel ruolo di play di centrocampo.
Il Catanzaro schiera Scuffia fra i pali con D’Orsi e Barillari terzini e Caselli e Sirigu centrali. Nel mezzo troviamo Orchi con i giovani Fulco e Dodaro a supporto. In avanti, Ingretolli è affiancato da Mancuso e Caruso.
Nei primi venti minuti minuti un’occasione per parte, subito Fulco arriva davanti a Maurantonio che devia in angolo il pallonetto dell’esterno catanzarese. I biancoazzurri rispondono con un’incursione centrale di Savanarola ben chiusa da Sirigu, con una buona diagonale.
Caruso si distingue per alcuni numeri d’alta scuola e al 18′, dalla sinistra, dopo aver saltato un avversario con un delizioso pallonetto, calcia verso il portiere che riesce a respingere sia l’occasione dell’attaccante giallorosso sia la ribattuta di Fulco.
Non si fa attendere la replica dell’Akragas che calcia con Madonia dopo un bel duetto con Savonarola ma Scuffia para agevolmente a terra.
Negli ultimi dieci minuti della prima frazione di gioco, l’Akragas aumenta la pressione ma il Catanzaro non corre alcun pericolo, anzi un cross di Fulco manda in panico Maurantonio ma nessuno dei giallorossi è pronto a respingere.
Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo.
Salvatore Ferragina
Rispedire al mittente tutti gli undici.