Il Catanzaro ha avuto ragione della capolista del girone (rimpiazzata al momento dalla Paganese) ed espugna per la prima volta nella sua storia il Curi. Un Mengoni sontuoso contribuisce non poco alla vittoria esterna e permette ai giallorossi di centrare l’obiettivo che si erano prefissi sin dall’inizio.
Non ne ha fatto mistero mister Cozza che senza peli sulla lingua nel post gara, ha dichiarato: “Eravamo venuti a Perugia per vincere e lo abbiamo fatto“.
Potremmo definire il mister testardo ed anche presuntuoso. Qualcuno altrove ha esplicitamente detto che la dea bendata gli ha dato una grossa mano. Meglio così, i campionati si vincono anche con il suo ausilio. Sta di fatto che il buon “Ciccio” ha avuto ragione e soprattutto ha caricato a dovere i suoi ragazzi. I venti punti in classifica non possono essere figli della fortuna ed anzi a dire il vero, ne mancherebbe qualcuno. La personalità e certezza nei propri mezzi sono le fondamenta che l’allenatore deve imprimere nei propri uomini. Cozza lo sta facendo. Sa cosa vuole e responsabilizza a dovere la squadra. Sinceramente, lasciatemelo dire, a me piace molto. Anche se i risultati fossero stati diversi, avrei detto lo stesso.
Alzare la testa e prefiggersi degli obiettivi non è sinonimo di presunzione e soprattutto se ti trovi in seconda categoria con un brand di assoluto prestigio. Cozza dopo tanti anni è il primo allenatore che cestina la diplomazia stucchevole e dice a tutto e a tutti: ”voglio vincere”. Benvenuto mister Cozza, la aspettavamo da tempo. Si sa, è rischioso e ci si espone alle critiche degli inguaribili “moderati” di italica progenie. Ma dopo avere raggiunto il risultato voluto, la soddisfazione è immensa. Pretendere il massimo da se stesso e da chi si allena. Questo sta facendo Ciccio Cozza. Non è alla guida del Catanzaro solo per battezzarsi alla carriera di allenatore “sfruttando” una piazza importante, per poi fare l’opinion man a tuttomercato.web & C.…… Ha sposato una causa che ama e lo sta dimostrando con i fatti. Grazie mister!
Ovviamente così come dalle sconfitte possono trarsi note positive, dalle vittorie possono trarsi insegnamenti preziosi. Che Mengoni sia stato tra i migliori (ne sa qualcosa anche l’ex di turno, Sebastian Bueno…), se non il migliore in campo, non può che far piacere (il portiere fa parte della squadra, ricordiamocelo) perché vuol dire che in quel ruolo i giallorossi godono di garanzie, ma deve far riflettere in merito alla linea difensiva che più di una volta si fa superare in velocità e lascia troppo liberi i portatori di palla avversari. Anche ad Aversa e soprattutto sulla fascia destra, si erano avute avvisaglie (dolorose…) di tal genere. Con il tempo certi meccanismi andranno necessariamente perfezionati.
Ciò detto, il pensiero non può che rivolgersi a tutti coloro i quali da ogni dove si sono mossi alla volta del capoluogo umbro. Molto probabilmente tra questi erano presenti molti dei convenuti al Flaminio…ai tempi della famigerata sfida contro la Ciaccia’s family. Immaginiamo l’assoluta goduria a fine gara e l’ugola già provata dal gol di Accursi, rimettersi in gioco al gol di Gigliotti. Due a zero per i giallorossi, vittoria al Curi e ritorno alle rispettive dimore con la gioia ed il sorriso nel cuore, finalmente esorcizzati da tristezze e paure che non hanno rappresentato le scomode compagne di viaggio. Immaginiamo telefonini all’opera al fine di raccontare (colti da improvvisa afonia) il successo, con una bella scorta di cioccolatini possibilmente fondenti al peperoncino… probabilmente acquistati a Eurochocolate dove campeggiava il motto: “non si vive di soli ricordi”. E’ vero, ma è altrettanto sacrosanto che a lenire il bruciore di gola e deliziare le papille gustative oltre ai dolciumi, ci saranno le rimembranze di questa giornata che passa nel capitolo dei “ricordi” che costituiscono la semenza imprescindibile per costruire un presente ed un futuro migliori. Grazie anche a tutti voi e grazie a mister Cozza ed ai suoi uomini.
Tre punti, tre punti che pesano più di qualsivoglia altra vittoria perché ottenuti in un campo storicamente ostico, nel campo della capolista, in casa della potenziale competitor alla vittoria finale. Siamo certi che mister Cozza (come è suo costume) non farà fare voli pindarici ai suoi, ma al contrario analizzerà le cose positive e le cose meno belle viste al Curi, infondendo l’umiltà giusta che è presupposto necessario al raggiungimento di tutti i traguardi. Avanti tutta Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori