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Che brutto Catanzaro

Scritto da Redazione

Partita senza storia al Manuzzi, il Cesena con il minimo sforzo regola i giallorossi con una rete per tempo

La prima trasferta del Catanzaro nel torneo di Serie B 2024/25 si trasforma in una serata davvero amara per i colori giallorossi.

Inutile negarlo: la prestazione fornita dalla squadra di Caserta al Manuzzi ieri sera è stata a dir poco imbarazzante e, sebbene siamo ancora all’inizio, le perplessità già manifestate nel precampionato sono riemerse con forza.

Cassandro è subentrato a Situm, Pompetti ha preso il posto di Pontisso, Pittarello ha rimpiazzato Biasci e Scognamillo ha sostituito Brighenti: queste sono le novità che il mister giallorosso ha proposto rispetto alla gara con la Juve Stabia.

Il modulo iniziale è 3-5-2, che si trasforma in un 4-3-3 nella ripresa, quando il Catanzaro è sotto di due reti e cerca una miracolosa rimonta che, purtroppo, non arriverà. I tre cambi effettuati dopo dieci minuti della ripresa sono emblematici del fatto che la squadra, a prescindere dai moduli, ha dimostrato di avere seri problemi nell’atteggiamento in campo. Turricchia, Volpe e Pontisso sono i primi a entrare in sostituzione di Cassandro, Pagano e Petriccione. Dopo di loro, Seck ha preso il posto di Ceresoli e infine Biasci ha rimpiazzato Pittarello.

Durante i novanta minuti, la musica non è cambiata. Un Cesena non trascendentale, ma ordinato e con una determinazione di gran lunga superiore a quella mostrata dai giallorossi, ha regolato la partita con un gol per tempo, vincendo meritatamente. Anzi, il risultato è persino stretto per i ragazzi di Mignani, che hanno più volte sfiorato la terza rete.

Stabilire un giudizio su questo Catanzaro è certamente prematuro, ma alcuni segnali non possono essere sottovalutati. Due punti in tre partite sono un bottino esiguo e, più della classifica, che è ancora tutta da decifrare, a preoccupare sono le prestazioni che mancano. Se nelle amichevoli estive c’erano attenuanti, ora stanno diminuendo. Piuttosto che parlare di un approccio sbagliato al match, specialmente all’inizio delle due frazioni di gioco, è opportuno discutere di come il Catanzaro si presenti in campo. Se con il Sassuolo gli stimoli di affrontare una corazzata non sono mancati, e in campo si è visto agonismo e voglia di superare gli ostacoli, la prima ora di Catanzaro-Juve Stabia e i novanta minuti di ieri hanno mostrato una squadra senza né capo né coda. Reparti disconnessi, centrocampo incapace di impostare un gioco degno di nota e sempre in balia degli avversari. La riconquista di un pallone nella metà campo avversaria (vedi rete di Kargbo su pressing di Berti su Iemmello) è diventata una chimera. La manovra avvolgente con gli inserimenti centrali e degli esterni sulle corsie laterali è praticamente inesistente. Se a tutto ciò aggiungiamo la mancanza di grinta e voglia di fare bene, ne consegue che sarà difficile ottenere risultati diversi da quello di ieri. Anche se Ceresoli avesse segnato la rete del pari, fermo restando quanto suddetto sarebbe stato ugualmente difficile uscire indenni perché se è pur vero che l’inerzia di una partita può cambiare i limiti atletici e anche tecnici e di come è schierata in campo la squadra, sono evidenti e difficili da colmare visto il contesto di ieri.

Non deve neanche ingannare la timida reazione avuta ieri sul 2-0 con il cambio di modulo e con gli ingressi dalla panchina. Una volta acquisito il risultato, era fisiologico che il Cesena abbassasse il baricentro e cercasse le ripartenze, che solo grazie alla bravura di Pigliacelli e di qualche difensore catanzarese non si sono concretizzate.

Ignorare che in agosto si disputano ben quattro partite con dodici punti in palio, a nostro avviso, è stato un azzardo. Calciatori giovanissimi e all’esordio gettati nella mischia in una nuova realtà (come ad esempio Pagano e Ceresoli e il Bonini della ripresa dirottato in un ruolo non suo) che giocano fuori posizione non possono essere additati come i principali responsabili della situazione. Il non aver considerato che Koutsoupias non è ancora ponto così come Compagnon che si è infortunato sono problematiche che vanno ad aggiungersi alle altre.

Avere molti esterni con caratteristiche comparative, ma partire con la carenza di uomini nella zona nevralgica del campo, dove è chiaro che calciatori come Pontisso, Petriccione e Pompetti non hanno l’indole per svolgere la doppia fase, è un altro dei dilemmi da chiarire al più presto.

Spetta all’allenatore, e a nessun altro, trovare le soluzioni appropriate. Diciamo questo perché, se nelle passate stagioni calciatori esordienti nel torneo cadetto e di valore tecnico non eccelso rendevano al massimo, era perché si lavorava sui dettagli per ottimizzare le prestazioni dei singoli e della squadra. Per fortuna siamo ancora in fase iniziale e c’è tempo per porre rimedio. In questo momento delicato, è necessario mantenere lucidità sia nei giudizi, sia come tifosi. La squadra deve trovare una propria identità e, soprattutto, la condizione mentale deve acquisire fiducia. Paradossalmente, il fatto che domenica si rigiochi potrebbe rivelarsi utile. Un risultato positivo, accompagnato da una buona prestazione, potrebbe aprire nuovi orizzonti, aumentare l’autostima anche in vista della sosta che consentirà al gruppo (che deve essere completato) di plasmarsi.

Sapevamo tutti che si ripartiva da zero, ma è fondamentale interrogarsi sul perché elementi che lo scorso anno erano decisivi oggi sembrino calciatori sotto la sufficienza, senza apportare contributi significativi per migliorare la squadra.

La crisi mentale emersa ieri è supportata dalle ammonizioni gratuite subite, dai mugugni visibili sui volti dei calciatori e da alcuni falli di frustrazione commessi.

Il pubblico catanzarese, dopo due anni di soddisfazioni, dovrà tornare a fare la propria parte e dimostrare di essere presente anche nei momenti difficili. Ieri i 631 giallorossi al seguito, hanno dimostrato tutto il loro calore incitando la squadra che di certo non ha brillato.

La sua parte in questo frangente deve farla anche la proprietà tutelando tifosi e tecnico. Le prestazioni negative è inutile negarlo disperdono quel grande patrimonio che sono i tifosi che nel tempo grazie al grande lavoro svolto dalla società sono ritornati in massa a seguire il Catanzaro. Allo stesso tempo, va tutelato mister Caserta, completando la squadra con elementi di spessore e soprattutto di fisicità per alzare il livello qualitativo di un gruppo che è apparso poco maturo e poco propenso alla lotta in campo. Se Juve Stabia, Cesena, Sudtirol e qualche altra squadra hanno più punti di noi, di certo non è per la qualità di un gioco spettacolare, ma grazie a una solidità che il Catanzaro oggi dimostra di non avere

C’è tutto il tempo per rimettersi in carreggiata e, solo facendo quadrato, potremo rivedere un Catanzaro più logico rispetto a queste prime apparizioni.

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10 Commenti

  • Disamina ineccepibile! Aggiungo solo che nelle dichiarazioni del dopo partita Caserta come sempre trova scuse per scaricare le sue responsabiltà … prima erano i carichi di lavoro, poi perché si affrontava una squadra retrocessa dalla A, poi perché Juve Stabia e Cesena hanno lo stesso organico dell’anno scorso, e ieri ha scaricato le colpe sui giocatori…

  • Perché non è il fatto di aver perso o di avere solo 2 punti dopo 3 giornate, ma il problema è non vedere un idea di gioco, non vedere azioni se non frutto delle singole giocate… Giocatori confusi e società assente…Pirlo dopo 3 giornate è stato esonerato, noi per quanto tempo dobbiamo assistere a questa agonia? Solo per non avere uno a libro paga, o per non ammettere che si è sbagliato?

  • Da ciò che si è visto temo che i problemi vadano purtroppo oltre il povero ed incapace Caserta. Che probabilmente è stato messo lì proprio per questo.

  • Ve lo ricordate auteri, ad ogni brutta prestazione trovava le sue assurde giustificazioni senza assumersi mai le responsabilità e caserta fa lo stesso. Insisto su antonini che deve andare via per come si è comportato e per come sta giocando, vedo già dei mugugni da parte dei calciatori. Ieri sera pittarello non era affatto contento di essere stato sostituito. Biasci per quello che ha fatto non merita di fare queste pessime figure giocando da prima punta, in quanto non lo è, farebbe meglio per come leggo ad andare a cesena. Facciamo il gioco del ” portiere” cioè più tiene il pallone più passa il tempo fino alla fine della partita per cercare di evitare di prendere qualche goal. Centrocampo inesistente con un Iemmello fuori dal gioco e con l’aggravante che quando perde palla come lo scorso torneo subiamo goal. Difesa debole lenta macchinosa incapace di saltare sui crooss avversari. uguale per scarsità a quella dello scorso torneo. Sulle fasce non creiamo superiorità. non c’è nessuno che sa saltare l’avversario. In attacco:
    iemmello dovrebbe fare il centrocampista snaturando le sue qualità, pittarello non mi sembra una punta che
    vede la porta, a centrocampo petriccione viene saltato dai lanci lunghi, pontisso più di un tempo non regge, pompetti non è ghion. Pensiamo veramente di fare un campionato per salvarci con questa accozzaglia di giocatori?

  • Buonasera caro Presidente prenda esempio dalla Sampdoria che dopo solo tre giornate ha esonerato Pirlo noi cosa aspettiamo a mandare via Caserta ancora sulla piazza qualche bravo allenatore è libero perciò tragga molto presto le sue conclusioni se vogliamo conservare la B come lei ha sempre affermato.

  • Bisogna ammettere che Caserta ha molti limiti, li ha già dimostrati negli anni precedenti, li sta dimostrando anche ora. Una squadra con molti limiti sia tecnici che caratteriali, con giocatori impiegati fuori ruolo che già manifestano malcontento. Un allenatore, se così si può definire, che si nasconde dietro scuse continue, per pararsi il suo CULO, senza assumersi responsabilità non è degno di rimanere sulla Nostra Panchina.

  • Sei il Sassuolo realizzava il rigore e se convalidavano il goal alla juve Stabia, eravamo a zero punti, meritatissimi !
    Ma d’altronde tutti ci aspettavamo quest’andazzo
    Noto cosa ti aspettavi, il miracolo ??

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