L’atteggiamento del presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, nella polemica sollevata sull’inaugurazione della provinciale SS280 per Germaneto, per la grave dimenticanza di quella che viene definita una tragedia, quasi a volerla rappresentare come una bruta fatalità, la morte di un giovane operaio sul lavoro, è sbagliato ed inaccettabile.
A leggere le parole del presidente Ferro viene in mente una favola di Rodari su due vecchi muratori che si ritrovano in un ricovero per anziani poveri.
[– Ne avete costruite, di case…
– Eh qualcuna, non per dire, qua e là per il mondo.
– E voi?
– Eh, a far le case per gli altri sono rimasto senza casa io. Sto al ricovero, vedi? Così va il mondo… – Sì, così va il mondo, ma non è giusto.] Così come non è giusto lavorare nell’insicurezza, morire e venire dimenticati.
Non si tratta, solamente di una mancanza di rispetto nei riguardi di Stefano Guarascio, morto di lavoro a soli 24 anni, ma dei tanti che ogni giorno perdono la vita in un mondo del lavoro che guarda solamente al profitto come unico scopo da raggiungere, in barba alle regole ed al rispetto delle normative sulla sicurezza.
Così il mondo politico ed Istituzionale si scalda, ogni qual volta accadono tragedie come quelle tristemente note della Thyssenkrupp, o per citarne una più recente quella di Barletta, per poi dimenticarsene subito dopo, quando si tratta di applicare leggi, far rispettare regole, prestare attenzione all’esecuzione dell’appalto, specie se è pubblico.
Che poi il ricordo di Stefano, sia stato affidato al vescovo Bertolone, non assolve le Istituzioni dalle proprie mancanze; il vescovo è un’autorità religiosa ma noi viviamo in uno Stato laico.
Il problema di fondo di questa vicenda, non è la ricerca di un colpevole e neanche, crediamo, di un titolo sensazionale sul quale speculare.
Chi, rappresentando le Istituzioni, fa questi ragionamenti da l’idea di un senso della politica alla giornata e da costante campagna elettorale e purtroppo questa sembra essere la situazione nella quale versano le nostre Istituzioni ai vari livelli. Per cui, si sta attenti a non essere criticati, si danno priorità alle esigenze delle amministrazioni locali “amiche”, si adottano provvedimenti a seconda delle convenienze. Non si guarda, cioè, al bene della collettività e all’interesse generale.
La Provincia di Catanzaro, deve dimostrare nei fatti di essere attenta ai temi della sicurezza sul lavoro e del rispetto delle regole negli appalti pubblici.
Chiediamo, e qui sta la vera sfida innovativa, al Presidente Ferro, di condividere con le forze sociali e con gli Enti che si occupano della materia, delle azioni politiche mirate di modo che l’attenzione verso la Sicurezza sul Lavoro non venga mai meno, che nella gestione ed affidamento dei pubblici appalti si rispettino le regole perché non siano sempre gli stessi a pagare le storture e le inadempienze di un mondo del lavoro sempre più ingiusto.